•eighteen

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1 anno e mezzo dopo

Harry emise un uggiolio, scuotendo il pelo e bagnando così Liam che era accanto a lui. L'altro lupo ringhiò esasperato, facendolo sorridere interiormente. L'ultimo anno era stato davvero tranquillo, lui, Stacy e Michael avevano frequentato l'ultimo anno di scuola, e adesso avevano iniziato anche loro il college. Harry e Stacy si erano iscritti a musica, mentre Michael ad architettura. Le cose procedevano a gonfie vele anche tra di loro. L'unica pecca, l'unica cosa che continuava a rattristare Harry era il suo calore. In quell'anno era andato in calore altre tre volte, e ogni volta non succedeva nulla. Niall e Stacy si erano trasferiti a casa loro, e un po' a Stacy era dispiaciuto lasciare il branco di Ashton, ma il suo alpha era un lupo solitario e non gli piaceva stare in branco. Loro invece erano più una famiglia allargata e a Niall piaceva quell'atmosfera, così non ci aveva pensato due volte a dire di sì quando Louis glielo aveva proposto. Harry era felicissimo della loro amicizia. Lui e Liam percorsero il bosco in tutta tranquillità, arrivando finalmente a casa. Quel giorno erano soli, mentre gli altri erano al college. Harry aveva deciso di restare a casa, più che altro non ne voleva sapere di uscire dalle coperte quella mattina, e Louis si faceva incantare dai suoi occhioni e e così non aveva insistito per farlo alzare. Appena furono in casa, si trasformarono in forma umana, vestendosi velocemente, sebbene l'aria dell'abitazione fosse calda. Harry si spostò vicino al divano, ma poi si bloccò. Una sensazione molto simile al vuoto lo colse allo stomaco, e si ritrovò a sbattere le palpebre. Deglutì, avvertendo il cuore accelerare all'improvviso e un capogiro prenderlo di colpo, facendolo quesi cadere in terra. Liam lo afferrò per le spalle.

"Haz, Haz, stai bene?" gli chiese, preoccupato, e lui scosse il capo.

"Mi sento... mi sento male, Lee..." mugolò, avvertendo quasi la sensazione della nausea colpirlo. Il castano lo fissò spaventato non riuscendo a capire che gli prendesse. Il viso più pallido del normale, e le labbra rosse che tendevano al viola.

"Haz, dobbiamo andare in ospedale, non stai bene" disse, cercando di sollevarlo, ma il più piccolo gli svenne tra le braccia, e Liam sgranò gli occhi.

"Harry- lo chiamò, ma quello non rispondeva- Harry!" urlò, spaventato a morte. La porta di casa sia aprì in quel momento, e Niall si fiondò all'interno.

"Lee, che... che cazzo succede?" sbottò, avvicinandosi. Toccò la fronte del più piccolo, ma era gelida.

"Non lo so, qualche minuto fa stava benissimo!" sbottò, Liam. Niall si morse il labbro, prendendo il corpo di Harry tra le braccia e tirandolo su. Era leggerissimo.

"Prendi le chiavi della mia macchina. Dobbiamo portarlo in ospedale. Adesso!" disse, e l'omega si fiondò al piano di sopra, nella stanza di Niall e Stacy, per poi tornare giù e fiondarsi fuori dalla porta, seguito dall'alpha. Corsero nella sua macchina, poggiando Harry dietro e Liam si mise di fianco, le labbra del suo migliore amico quasi blu.

"Avvisa Louis che stiamo andando lì" disse, Niall.

–––––

"Harry..." soffiò fuori, Louis, fiondandosi nella stanza dove avevano portato il suo omega. Non aveva prestato attenzione nemmeno ai ragazzi che aspettavano fuori. Liam gli aveva avvisati e si erano precipitati tutti lì di corsa. A lui importava solamente del suo compagno in quel momento. Si richiuse la porta alle spalle, mentre due paia di occhi si voltavano verso di lui. Gli occhi scuri del dottor Anderson, e gli occhi verdissimi di Harry. Il suo omega era steso sul lettino, il medico vicino a lui, a a Louis non era mai sembrato così piccolo come in quel momento. Il volto pallido, i capelli ricci scompigliati, le labbra appena colorate.

"Lou" mormorò, il più piccolo, e Louis gli fu vicino in un attimo, accarezzandoli i capelli.

"Amore, che c'è?" gli domandò con apprensione.

vapor // larry Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu