•eleven

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Erano passati un paio di giorni dalla scoperta che Harry l'aveva scelto come compagno. E Louis era seriamente sul punto di impazzire. L'omega dai capelli ricci, fin da quando era rientrato dall'uscita con Ashton e gli altri, non gli aveva tolto gli occhi di dosso. Appena aveva varcato l'ingresso di casa, aveva salutato tutti, si era scusato con Liam e poi aveva abbracciato Louis. Il castano aveva ricambiato l'abbraccio, stringendolo un po' di più quando avvertì l'odore di Ashton sul più piccolo. Sul suo compagno. La cosa lo fece irrigidire un po', e immaginò che il rosso dovesse averlo abbracciato come stava facendo lui. Forse Harry aveva raccontato all'alpha come stavano le cose. Un po' si offese, insomma, ne aveva parlato con Ashton e non con lui? Ma poi le parole di Zayn e Liam tornarono a fargli visita, doveva dargli i suoi tempi. Ad ogni modo, Harry non gli toglieva mai gli occhi di dosso, come per assicurarsi che lui fosse sempre nei paraggi, sempre a portata di sguardo. E quella mattina, quando stavano aspettando il più piccolo per andare a scuola, a Louis era quasi partito un embolo quando l'aveva visto con la sua felpa rossa "scomparsa". Harry era arrossito quando lui l'aveva guardato in quel modo, e si era mordicchiato il labbro con forza. Louis però gli aveva sorriso dolcemente, e l'omega si era rassicurato, regalandoli un sorriso così timido che a Louis si era sciolta anche l'anima. E durante quella giornata a scuola, aveva beccato più volte Harry ad annusare la sua felpa, cosa che gli aveva smosso una tenerezza dentro senza fine. A mensa si era seduto di nuovo in braccio a lui, causando non pochi mormorii, che Louis aveva bellamente ignorato. Jessy gli aveva fatto un occhiolino, sussurrando un: "lo sapevo", che l'aveva fatto ridacchiare divertito. E adesso erano ritornati a casa, e Harry era seduto poco lontano da lui sul divano, piuttosto che guardare il film però, continuava a fissare lui, torturandosi le mani e avvicinandosi di poco ad intervalli regolari. E Louis non voleva mettergli fretta, aveva detto che non lo avrebbe fatto, ma vedere il più piccolo in quel modo gli stata stritolando lo stomaco. Insomma, quella mattina a scuola si era seduto in braccio a lui, e adesso aveva quasi paura di avvicinarsi. "Voleva marcare il territorio questa mattina", gli suggerì la sua parte animale. E Louis non voleva forzare la mano, ma se Harry avesse continuato a stare in ansia come in quel momento, avrebbe ucciso anche lui. Si voltò a guardarlo, alzando un braccio e accennandoli un sorriso.

"Vuoi venire qui, cucciolo?" gli domandò. Harry sgranò gli occhi verdi un secondo, prima di annuire e fiondarsi su di lui, abbracciandolo e infilando il viso nell'incavo del suo collo. E Louis deglutì a vuoto quando lo sentì annusare con forza, inspirando il suo odore.

"Stai comodo?" gli chiese poi, e il più piccolo annuì, rannicchiandosi quasi su di lui, sempre con il naso sul suo collo, e Louis passò le mani tra le ciocche ricce, con calma, sentendo l'odore di Harry diventare dolce e sereno. Era tranquillo e felice, sentì chiaramente. Liam arrivò in quell'istante, lanciandosi sul divano con poca grazia, prima di rivolgere loro un'occhiata.

"Siamo in vena di coccole?" domandò, ridacchiando, e Louis vide Harry arrossire pesantemente, Strinse la presa su di lui, rilassandolo.

"Dov'è Zay?" gli rispose solo, l'omega. Liam scrollò le spalle, facendo inarcare il cipiglio ad entrambi.

"Non lo sai?" si accigliò, Louis.

"Ha detto che voleva correre. Non so" disse, e allora l'alpha annuì. Harry sorrise al castano, che ricambiò quando vide il ragazzo dai capelli ricci sbadigliare e mettersi più comodo contro il petto di Louis. Louis che non riusciva a staccare gli occhi dal più piccolo. Liam era felice per loro due, era davvero felice che i loro lupi si fossero scelti. Harry aveva sofferto molto in vita sua, e il castano era più che convinto che nessuno fosse riuscito a rimettere assieme i suoi pezzi come aveva fatto Louis negli ultimi due anni. Un compagno era per sempre, e sì, chiunque fosse stato gli sarebbe stato vicino, perché era un legame speciale. Ma Louis... Louis era esattamente ciò di cui Harry aveva bisogno, Louis era il suo compagno ancor prima di esserlo davvero. Era quella differenza tra lui e gli altri, ed era quello che Liam non avrebbe pensato ne ora ne mai che il più piccolo potesse scegliere un alpha diverso diverso da Louis. Sarebbe stato semplicemente contro natura. Tornarono a prestare attenzione alla tv, ridendo di tanto in tanto per qualche battuta stupida e commentando ciò che accadeva. Zayn rientrò poco più di un'ora dopo, sorridendo alla scena che si ritrovò davanti. Liam era sulla poltrona a mangiucchiare delle patatine, e Louis teneva Harry accucciato a lui. Il più piccolo dormiva però.

vapor // larry Où les histoires vivent. Découvrez maintenant