•ten

6.7K 250 124
                                    

"Ei, Lee?- lo richiamò, Louis- hai visto la mia felpa? Quella rossa..."

"No. Perché?" gli rispose, il castano, voltandosi a guardarlo. Louis si stiracchiò, facendo schioccare le ossa del collo, mentre osservava Liam preparare la colazione.

"Non la trovo da nessuna parte"sbadigliò, ancora assonnato. Come aveva fatto a svegliarsi alle otto del mattino? Era un mistero. Di solito il sabato non si svegliava prima delle undici e mezza.

"Hai provato nell'armadio?" rimbeccò, Liam. Louis gli scoccò un'occhiata fintamente divertita, come a dirgli che non era così stupido, e l'omega ridacchiò in risposta.

"Ho il tempo di una doccia? O è quasi pronto?" chiese, il liscio. Liam lanciò un'occhiata all'orologio, e poi annuì.

"Vai tranquillo. Zay ed Harry stanno ancora dormendo" gli rispose, il castano. Louis emise l'ennesimo sbadiglio e annuì solamente, prima di tornare al piano di sopra e raggiungere la sua camera. Si sfilò la maglietta che aveva usato per dormire, lanciandola sul letto, per poi entrare nel suo bagno e chiudere la porta, finendo di spogliarsi e aprendo l'acqua della doccia. L'acqua calda lo aiutò a rilassare i muscoli, mentre poggiava il capo contro le piastrelle blu scuro. Si sentiva implodere dall'interno, e non aveva quasi più la forza per trattenersi. Il suo lupo in quei giorni era piuttosto irrequieto, sembrava non voler capire, non voler aspettare. Voleva il suo compagno e basta, non faceva altro che reclamarlo, e Louis non sapeva come stava riuscendo a gestire se stesso e il suo lupo. Perché ogni volta che Harry gli si avvicinava, lui avvertiva un tassello del suo autocontrollo crollare, consapevole che non sarebbe durato a lungo. E neanche a farlo apposta, il rumore della porta della sua camera che si apriva gli accarezzò l'udito. Dopo nemmeno qualche secondo la porta si richiuse di nuovo, e l'odore di Harry gli arrivò dirompente anche da lì. Era il suo compagno, era così ovvio che l'odore del più piccolo fosse così facilmente riconoscibile per lui. Non aveva nemmeno bisogno di sforzarsi per capire. Harry lo stava cercando? Probabilmente la colazione era pronta, edera andato a chiamarlo, salvo poi sentire il rumore della doccia. Finì di lavarsi i capelli, e poi uscì dal bagno. Cercò di fare il più velocemente possibile, asciugandosi i capelli come capitava. Tornò in stanza, non facendo caso al proprio letto. Si infilò un jeans e una maglietta e scese al piano di sotto. Zayn era seduto al bancone della cucina insieme a Liam, e stavano confabulando sull'ultimo album di una band che Louis non aveva mai sentito nominare. Quando l'altro alpha lo vide gli rivolse un sorriso. Louis si sedette accanto a Liam, facendo vagare lo sguardo per il salone, ma di Harry nemmeno l'ombra.

"Zay, sei un trombone quando dormi" disse poi, Louis. L'altro lo fisso offeso, ma Liam rise, annuendo.

"Ei!" sbottò, Zayn, fissando male il compagno, che in risposta gli fece un occhiolino. Il dibattito durò pochi minuti, prima che l'odore dell'omega dai capelli ricci accarezzò l'olfatto del castano. Louis si voltò, proprio mentre Harry entrava in cucina. E si ritrovò a sgranare gli occhi così come Zayn.

"È il mio piumone quello?" gli domandò, Louis. Harry lo fissò solamente, mordicchiandosi il labbro, senza rispondere, mentre girovagava per la cucina avvolto come un fagotto nel piumone del castano. Zayn inarcò il sopracciglio, mentre Liam sembrò scrutarlo qualche secondo. Louis era ancora stranito dal fatto che il più piccolo non gli avesse risposto, ne sembrava intenzionato a parlare. Che gli prendeva? Harry era sempre gentile e dolce con tutti.

"Hai fame?" gli domandò, Liam. Il più piccolo storse il naso, sedendosi vicino a Zayn senza fiatare, lanciando di tanto in tanto un'occhiata in sua direzione. Zayn cercò di intavolare un discorso, distogliendo l'attenzione dal più piccolo e Louis sospirò, ancora stranito. Osservò come Harry di tanto in tanto si stringesse un po' di più nel suo piumone, facendolo solo preoccupare. Non faceva così freddo quella mattina. Insomma, lui aveva solo una maglietta a maniche corte. In casa si stava bene, eppure il riccio non sembrava dello stesso avviso. Poi il piumone si scostò di poco, e Louis si ritrovò quasi a strozzarsi quando vide che Harry indossava anche un suo maglioncino, che gli stava due volte più grande. Zayn seguì il suo sguardo, inarcando maggiormente il sopracciglio e scambiandosi un'occhiata con lui. l'omega non parve rendersi conto che lo avessero notato, e continuò a starsene zitto fissandolo ogni tanto. Louis continuava a preoccuparsi man mano che il tempo passava, soprattutto perché Harry snobbava qualsiasi tentativo di conversazione, storcendo il naso e sbuffando scocciato. Ok. Qualcosa non andava, pensò Louis. E la situazione peggiorò ancora quando qualche minuto dopo, Liam gli infilò una mano tra i capelli.

vapor // larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora