33. Until it's all gone

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-TAEHYUNG-

La sua spalla colpì violentemente una superficie dura e spigolosa, e venne bruscamente risvegliato dal breve stato di incoscienza nel quale il dolore del fuoco demoniaco lo aveva costretto.

Grugnì per il colpo e si lasciò cadere supino a terra, la testa reclinata all'indietro e le spalle che posavano sopra quelle che, a primo impatto, gli parvero delle rocce acuminate; aprì e sbatté lentamente le palpebre, intravedendo la luce intensa e ravvicinata di fiamme attorno a lui che svanì  velocemente con un fioco crepitio morente. Accolse il buio con un basso sospiro, godendosi ad occhi chiusi l'unico sollievo che il suo corpo ferito e stremato riuscì a permettersi prima che le scottature sulla sua pelle cominciassero a bruciare a contatto con l'aria fredda della notte terrestre. 

Qualcosa gli sfiorò la spalla e lo fece sussultare per il dolore e la sorpresa, portandolo a spalancare gli occhi sul cielo scuro sopra di lui. I punti luminosi delle stelle erano distanti e sfocati, le cime appuntite degli alberi cominciarono a muoversi lentamente una volta che la testa smise di girare, e solo in quel momento si rese conto della presenza di sagome scure che si stagliavano contro il cielo libero dalle nuvole.

"Ma cosa...?"

Il bisbiglio di una voce a lui familiare fu seguito da due fiamme chiare, che apparvero a mezz'aria illuminando i volti sconvolti dello stregone Hoseok e del suo apprendista, che rimasero fermi a guardarlo come se fosse appena caduto dal cielo. Li vide scambiarsi uno sguardo attonito prima che un intenso bruciore sulle braccia e sul petto gli fece distorcere i lineamenti in una smorfia sofferente, le palpebre serrate e la testa dolorosamente reclinata all'indietro mentre dalla sua bocca non uscivano altro che bassi lamenti, gemiti e parole sconnesse.

"Aiutatemi ad alzarlo." esclamò Hoseok, spegnendo con un movimento secco della mano la fiamma tra le sue dita ed afferrandolo bruscamente sotto le braccia, facendogli ricadere in malo modo la testa sui muscoli tesi della schiena. Percepì delle mani sollevargli le gambe ed il suo corpo venne posato a terra l'attimo prima che i suoi occhi venissero feriti dalla luce improvvisa delle fiamme del falò; portò faticosamente un braccio a coprirsi il volto, sentendo la pelle lesa tirare e muoversi in maniera anormale sopra i suoi muscoli indolenziti, ma venne abbassato immediatamente dalla presa di Hoseok che lo costrinse con entrambe le braccia bloccate contro il suolo. Lo stregone rimase a fissarlo per alcuni istanti, per poi afferrargli con poca delicatezza il viso e voltarlo completamente nella sua direzione.

"Chi sei?" sibilò con foga, gli occhi spalancati mentre si avvicinava a lui e le dita sulla pelle del suo volto si facevano sempre più roventi "Perché sei apparso nel mio focolare? Perché hai le sembianze del demone che si fa chiamare V?"

"Perché sono io." espirò con un filo di voce, la testa bloccata dalla presa del ragazzo ed il corpo che agonizzava in ogni punto in cui le fiamme lo avevano sfiorato.

"Provamelo." lo incalzò lo stregone spingendogli la testa più indietro "Dimostrami che sei V o ti rispedisco negli Inferi senza nessun cerchio rituale, e sai bene che senza questa mia gentilezza non ti verrà risparmiato alcun dolore nella tua-"

"Non posso tornare, cazzo! Sono io, sono davvero V!" urlò Taehyung disperato, il calore sul suo viso e sul suo collo che cominciava a farsi insopportabile quasi quanto le fiamme di Kai "Chiamate Jungkook, chiedete a lui! Non è cieco, mi riconoscerà non appena-"

Sentì Yoongi borbottare parole che non riuscì a comprendere e lo vide avvicinarsi ad Hoseok per mettergli una mano sulla spalla. Questo la scostò con un gesto improvviso, e si fece più vicino al volto di Taehyung guardandolo con un'espressione minacciosa "Non metterò in pericolo la vita di Jungkook. Non finché non parli e non ci mostri delle prove del fatto che tua sia V."

Dark Wings - TAEKOOKWhere stories live. Discover now