Mission: Dabi - [ 6/7 ]

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TRIGGER WARNING

In questo capitolo c'è una scena di tentato stupro.

Se siete particolarmente sensibili all'argomento o semplicemente non vi sentite a vostro agio nel leggere queste cose, metterò un segno sul paragrafo dove inizia la scena e dove finisce.

Non è nulla di troppo esplicito, anche perché io stessa sono facilmente impressionabile, ma comunque valutate se leggere oppure no.

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NOTA

c/f = cognome falso

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Il salone al quale portava la scalinata era a dir poco stupendo: il pavimento era tirato talmente a lucido da riflettere gli affreschi color pastello che adornavano le pareti e il soffitto, dando l'impressione di camminare su un variopinto specchio d'acqua.

L'enorme spazio era riempito da addobbi floreali che aggiungevano colore all'ambiente, risaltando contro il tenue panna del mobilio. Lampadari enormi e ricchi di decori sovrastavano le teste sia delle persone intente a vagare per la sala sia di quelle adagiate su divani e poltrone, probabilmente stanche per l'aver passeggiato in giardino.

Quest'ultimi erano tutti raccolti attorno ad un'unica persona, la quale stava raccontando una vicenda alquanto interessante a giudicare dalle espressioni interessate degli invitati che lo ascoltavano.

Non appena T/n lo intravide in lontananza non ebbe dubbi: era l'uomo ritratto nella foto che Shigaraki le aveva mostrato prima di partire.

Con un cenno del capo lo fece notare anche al suo collega.
- Lo abbiamo trovato. Quello è Sukekawa -

Il Villain guardò nella direzione indicatagli e non appena lo vide assunse un'espressione scocciata.
- Beh, è un bel problema... - sussurrò nel vedere quanta gente stesse accerchiando il loro bersaglio.
- È impossibile avvicinarsi a lui senza che qualcuno ci noti -

La ragazza non poté che essere d'accordo. Per un secondo ebbe l'impressione che quel teatrino fosse stato progettato appositamente per loro, come se Sukekawa si aspettasse che qualcuno avrebbe provato ad avvicinarlo con delle cattive intenzioni.

- Allora? Che facciamo? -

T/n emise un leggero sospiro, vagando per la stanza con lo sguardo alla ricerca di un modo per attivare il suo quirk sull'uomo e ottenere finalmente quei maledetti proiettili.

- Iniziamo col muoverci attorno, diamo più nell'occhio se stiamo fermi qui... - disse stringendo la presa sul braccio del ragazzo.

- Ok, e poi? - continuò Dabi guardandola di sottecchi.

- Un attimo, ci sto pensando! Certo che potresti darmi una mano anche tu! - gli rispose brusca iniziando ad addentrarsi nella villa.

A passi lenti e disinvolti, la coppia di Villain si fece sempre più vicina a quell'agglomerato di persone che impediva loro di raggiungere Sukekawa. T/n osservò con attenzione quella scena: l'uomo in questione stava intrattenendo i suoi ospiti parlando di qualcosa, una mano che gesticolava in aria per animare il discorso mentre l'altra teneva un calice di champagne, dal quale di tanto in tanto prendeva un sorso.

Ad un tratto si alzò di scatto dalla poltrona su cui era seduto e scoppiò a ridere di gusto, e così fece anche parte della folla. Il suono di tutte quelle risate messe assieme fece capire alla ragazza che solamente il pubblico femminile aveva reagito alle sue parole.

One shot x readerWhere stories live. Discover now