Notes - Iwaizumi [ 2/4 ]

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- Andiamo Iwaizumi, mettici più grinta! Quella schiacciata era un po' fiacca! - gridò l'allenatore seduto sulla panchina accanto al campo mentre osservava gli allenamenti della squadra.

Il ragazzo annuì debolmente con il capo, andando nell'altra metà campo per recuperare il pallone appena colpito.

- Il coach ha ragione Iwa-chan, c'è qualcosa che non va? - gli chiese Oikawa, rimasto sotto rete per alzare agli altri compagni.
- Le mie alzate non ti vanno bene ogg...? OW! -

In tutta risposta l'asso gli lanciò il pallone dritto in fronte, non lasciandogli concludere la frase.

- Sai benissimo perché sono stanco Shittykawa, ed è tutta colpa tua! -
aggiunse asciugandosi il sudore dalla fronte con il dorso della mano, per poi fare un enorme sbadiglio.

- Oh andiamo, non può essere solo per quello. Insomma, guardami! Io sono in forma come al solito. O forse anche meglio - continuò il capitano con la sua solita aria esuberante, massaggiandosi la botta che nel frattempo aveva assunto un colorito roseo.

Iwaizumi tornò in fila per schiacciare, lanciando uno sguardo assassino all'amico. - Infatti non riesco a capire perché tu sia comunque riuscito a riposare -

- Perché il mio sonno di bellezza è miracoloso~ -

I due ripresero l'allenamento, ma dopo ogni salto il corpo di Hajime sembrava farsi più pesante, come se le sue gambe e le sue braccia fossero ricoperte da cemento. Anche le sue palpebre cercavano disperatamente di riposare, impedendogli di calcolare bene la traiettoria della palla durante le schiacciate.

Insomma, il suo corpo era pronto a crollare per la stanchezza da un momento all'altro. A quanto pareva, il sonno recuperato durante le ore di lezione non era stato abbastanza per rimetterlo in forze.

Oikawa e gli altri pallavolisti del terzo anno continuavano a fargli notare tutti gli errori che stava facendo e l'asso stava iniziando a perdere la pazienza.

Certo, sarebbe potuto tornare a casa e andare finalmente a dormire. Del resto che senso aveva allenarsi se non si era in piena forma? Ma saltare gli allenamenti era un concetto che la sua mente non aveva ancora assimilato. E mai lo avrebbe fatto.

Era il suo ultimo anno, e ciò significava che se non si fosse impegnato al massimo ora non avrebbe avuto altre possibilità per andare ai nazionali. E Dio solo sa quanto lui, Oikawa e il resto della squadra desiderassero andarci. (State piangendo? Bene :))

- Iwaizumi, è il terzo servizio al salto che sbagli! Concentrati! - lo incitò il coach.

Il ragazzo riprese fiato facendo dei profondi respiri: sentiva il palmo della mano destra bruciare per aver dato tutti quei colpi, ma non aveva intenzione di fermarsi. Andò a prendere un altro pallone dal cesto e si mise in posizione per prendere la rincorsa.

- Iwaizumi - lo chiamò Matsukawa mentre stava per servire la palla che aveva lanciato in aria. - Qui fuori c'è una ragazza che chiede di te -

Il diretto interessato corrucciò le sopracciglia, confuso. Riprese al volo il pallone e guardò verso il suo compagno di squadra sbattendo le palpebre un paio di volte.

Non sto aspettando nessuno...

- Chi è? - gli chiese, ma Matsukawa si limitò a fare spallucce.

- Non so, non la conosco. Ma ha chiesto se puoi uscire un attimo - spiegò indicandogli la porta con il pollice.

- Cosa cosa cosa?! Iwa-chan ha un'ammiratrice segreta?! - commentò Oikawa avvicinandosi ai due.

- Non ho nessuna ammiratrice, fatti gli affari tuoi - disse l'altro tirandogli uno scappellotto sulla nuca.

- Vedo che la forza per colpirmi ce l'hai anche sei stanco! -

One shot x readerWhere stories live. Discover now