Mask: Shinsou Hitoshi - [ 5/5 ]

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Shinsou se ne stava con le spalle al muro avvolto dalla penombra della sua stanza. Ripensava a quello che aveva fatto: ci pensava ancora, ancora e ancora. Non riusciva a darsi pace.

Con quale coraggio...
Con quale coraggio ho usato il Brainwash su di lei... su T/c...

L'immensa frustrazione che provava si stava lentamente trasformando in rabbia. Era arrabbiato con se stesso, arrabbiato perché aveva perso il controllo e si era lasciato trascinare dal corpo e dall'istinto, finendo per baciare T/n con l'inganno così da soddisfare il suo desiderio.

- Come ho potuto! - ringhiò a denti stretti, cercando di non farsi sentire dagli altri.

Gli tornò alla mente il viso di lei nel momento in cui le si stava avvicinando per unire le loro labbra.

Mentirebbe se avesse detto che non l'avrebbe rifatto. Non appena le loro labbra si toccarono Shinsou provò una felicità fuori dal comune. Una felicità come non l'aveva mai provata.

Si portò le mani alla testa, nascondendole tra i folti capelli viola. La rabbia stava sfociando nuovamente nella disperazione, rendendo il suo respiro più affannoso e veloce.

Con quale coraggio riuscirò a guardarla in faccia ora? Magari non vorrà più rivolgermi la parola...

Ma è anche possibile che non se ne sia resa conto... Giusto... Forse non se ne è nemmeno accorta, forse sono salvo...

E se invece se ne fosse accorta?
Ahhhhhh cosa faccio ora!?

Una frase di sconforto dopo l'altra, nel petto di Shinsou si formò un macigno di vergogna e senso di colpa.

Oh cazzo e se... e se fosse fidanzata!? Non so nemmeno se ha già il ragazzo! Come ho fatto a non pensa-

Toc toc toc

Hitoshi tornò in sé quando sentì qualcuno bussare alla porta.
Durante la cena aveva specificatamente chiesto agli altri ragazzi di non disturbarlo, giocandosi la carta del "ho assistito a un'esplosione, devo riprendermi dallo shock".

Così rimase in silenzio a fissare la porta, sperando che chiunque ci fosse là dietro se ne andasse.
Ma a quanto pare la persona che aveva bussato non sembrava d'accordo con lui: aprì la porta senza aspettare una risposta e la richiuse alle sue spalle dopo essere entrata nella stanza.

- Scusa se ti disturbo a quest'ora... -

Shinsou si strozzò con la sua stessa saliva. Pensava di essere al sicuro nella sua camera, e invece eccola là: T/n in tutto il suo splendore.

- C-Come... -

- I tuoi compagni mi hanno fatta entrare e mi hanno indicato la tua stanza - spiegò lei come se fosse ovvio.

Non poteva rimettersi la tuta da lavoro sporca dopo essersi fatta la doccia, e non aveva intenzione di indossare la divisa scolastica. Sarebbe andata da lui anche in pigiama ma si disse che forse non era il caso, così mise la maglia e i pantaloni più comodi che aveva in armadio. Non si era nemmeno legata i capelli tanto era ansiosa di voler andare da Shinsou per scoprire finalmente se il ragionamento che aveva fatto era corretto.

One shot x readerWhere stories live. Discover now