Paralyzed: Garou - [ 4/8 ]

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La notte trascorse tranquillamente e senza intoppi: Garou dormì sul divano e le ragazze nelle rispettive stanze. Il risveglio invece fu leggermente meno piacevole: un insistente bussare alla porta d'ingresso svegliò di soprassalto il cacciatore di eroi.

Chi cazzo è a quest'ora?!

Sperando che anche T/n lo avesse sentito, aspettò che andasse ad aprire la porta visto che lui, per ovvi motivi, non poteva. Ma nessuno sembrava essersi accorto dei colpi alla porta, quindi si vide costretto a usare le maniere drastiche.

- DONNA! QUALCUNO STA BUSSANDO! -

Questa volta fu la ragazza a svegliarsi di colpo. In piena tachicardia, imprecò con la voce ancora impastata dal sonno e di malavoglia si alzò dal letto per andare in soggiorno.

- Sei pazzo o cosa?! - lo sgridò non appena lo vide.
- Aisa sta ancora dormendo! -

Lui fece per risponderle ma si bloccò per qualche secondo.
Il suo sguardo era stato catturato dalla shiluette della ragazza, coperta solamente dal leggero tessuto del pigiama che lasciava intravedere qualche curva in più del dovuto.

- Allora?! - continuò.

- Ah, ehm... Volevo dirti che qualcuno sta... -

Toc toc toc
(Le onomatopee. Quelle belle)

T/n girò la testa verso la porta.
- Chi può essere a quest'ora? - riflettè lei avvicinandosi all'ingresso e guardando dallo spioncino.

Sorrise nel vedere quel viso familiare e aprì la porta lasciando entrare la sua ospite, non preoccupandosi del fatto di essere ancora in pigiama e con i capelli arruffati.

- Tatsumaki! Che ci fai qui? - le sorrise non appena richiuse la porta dietro di lei.

Garou osservò la ragazza che aveva appena varcato la soglia di casa: aveva degli insoliti capelli verdi e uno striminzito vestito nero che sembrava fluttuare in aria. Aspetta, no. Lei stava fluttuando in aria.

Ma quella è... Sì è lei, la seconda in classifica degli eroi di classe S. Tatsumaki.

- Mi serve una scusa per venire a trovarti? - sorrise l'esper abbracciando la sua amica.

- No, certo che no! -

T/n conosceva Tatsumaki e sua sorella Fubuki da molto prima di entrare a far parte dell'Associazione Eroi, ma a causa delle loro posizioni in classifica e il conseguente ruolo che avevano nella difesa delle varie città, riuscivano a vedersi solo di rado.

- Apparte gli scherzi... - continuò dopo essersi staccata.
- Faccio parte della scorta che ti ha promesso Sitch -

T/n sbattè le palpebre un paio di volte, perplessa. - Ehm, no. Sitch mi aveva promesso due eroi... -

- Ma io sono un classe S. Valgo per due! - ribattè la ragazza facendo una piroetta in aria.

Nel mentre, la voce della nuova arrivata era giunta alle orecchie di una certa bambina che adorava fare amicizia con gli sconosciuti.

- Ciaaaaao! - esclamò Aisa agitando la manina verso Tatsumaki, correndo nella sua direzione. - Tu chi sei? -

L'eroina rivolse un'occhiata a T/n. - Mia nipote... - le sussurrò in risposta.

- Ehm... - degluttì guardando il faccino sorridente di Aisa, incorniciato dalla matassa scompigliata dei suoi capelli c/c.

- Io... mi chiamo Tatsumaki... - tentò di rivolgerle un piccolo sorriso.

- WOW! MA TU VOLI! - esclamò la bambina con occhi entusiasti vedendo che la ragazza non toccava il pavimento con i piedi.

Tatsumaki allora si voltò verso T/n in cerca di aiuto. Aiuto che le fu prontamente fornito.

One shot x readerWhere stories live. Discover now