Paralyzed: Garou - [ 3/8 ]

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- Oooooooh! Che strani capelli che hai signore! - ridacchiò Aisa affondando le mani nella chioma argentea di Garou.

- Non. Chiamarmi. Signore. - ringhiò lui a denti stretti.

Qualche ora dopo aver avuto quella desolante conversazione telefonica, T/n si era diretta a casa di suo fratello per prendere la sua adorata nipotina, Aisa.

Non appena varcata la soglia di casa, la bambina vide quel curioso ragazzo disteso sul divano e decise subito di andare a farci amicizia.

T/n era piuttosto riluttante nel lasciar avvicinare sua nipote al cacciatore di eroi, ma visto che i due si sarebbero visti praticamente tutti i giorni per una settimana intera non c'era molto che potesse fare per impedirlo.

Garou, dal canto suo, sopportò tutte le attenzioni che la piccola gli stava rivolgendo, accennando un sorriso di tanto in tanto e rispondendo a tutte le sue domande. Ma dentro di sé non ne poteva più.

Lasciami stare, ti prego!
Vai a giocare con le bambole o qualcosa del genere!

- E questo cos'è? - chiese Aisa notando una cosa sottile e luccicante sul braccio del ragazzo.

Incuriosita, allungò la manina verso uno degli aghi che stavano paralizzando il corpo di Garou, ma fortunatamente T/n se ne accorse appena in tempo.

- NONONONO AISA FERMA! - esclamò allontanandola da Garou e prendendola in braccio.

- Ascoltami bene: questi qui... - disse indicando i vari aghi - ...non si toccano. Capito? -

- Perché? - chiese inclinando la testa da un lato.

- Perché la zia ci ha messo un sacco di tempo per metterli lì. Mi fai questo piacere? -

- Sì zia T/n - annuì lei sorridendo.

- Brava -

Le diede un bacio sulla guancia e la rimise per terra, guardandola sfrecciare di nuovo verso il ragazzo, il quale stava le rivolgendo uno sguardo supplicante, del tipo "salvami ti prego".

- Aisa, che ne dici di lasciarlo un po' stare? Secondo me il signore è stanco - disse trattenendosi dal ridere.

- Uhmmm va bene... -

- Ma allora lo fai apposta - disse Garou rivolto alla ragazza non appena Aisa si allontanò da lui.

- Non chiamarmi signore. Mi fa sentire vecchio... -

- Ma per lei siamo tutti vecchi - gli rispose ridacchiando, indicando la nipotina.

- Ho capito, ma io ho diciotto anni. Non sono poi così tanto più grande di lei... -

Sentendo quelle parole T/n si bloccò di colpo e lo fissò incredula, come se dovesse ancora capire il pieno significato di quella frase.

- Quanti anni hai?! -

- Diciotto - ripeté lui.

- Huh. E io che pensavo che fossi più grande di me. Allora mi dispiace Garou, ma dimostri più anni di quelli che hai... - commentò lei.

- Perché? Tu quanti anni hai? - le chiese sollevando un sopracciglio.

La ragazza gonfiò le guance. - Non si fa questa domanda ad una donna. Ma solo perché siamo in argomento... ne ho venti -

Garou roteò gli occhi. - Sai che roba, siamo praticamente coetanei. Da come l'avevi messa tu mi aspettavo che ne avessi qualcosa come venticinque -

- Ehi! Che discorsi sono?! Sono ancora un bocciolo di rosa! - esclamò allontanandosi da lui.

Seh, credici...

One shot x readerWhere stories live. Discover now