Chapter THREE

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Non dovrei sentirmi così in questo momento.

Lo rivedrò, dopo cinque settimane che sono sembrate che sono sembrate cinque lustri.

Non dovrei sentirmi bruciante di attesa e desiderio, mentre osservo prima quella porta, poi il punto sulla mappa che indica la statua di Gregory il Viscido in cui comparirà da un momento all'altro.

A rigor di logica, tutto questo è sbagliato.

Noi, siamo sbagliati. Il nostro amore, la nostra passione, il nostro bene che va al di là del semplice bene che dovrebbe esserci tra me e lui.

Ma non è mai stato così. Non è mai stato semplice, non è mai stato 'tutto qui'.

E mi rendo conto che, molto probabilmente, non lo sarà mai, quando il mio cuore fa un paio di capriole mozzafiato, non appena lui compare sulla mappa.

E quando lui compare sulla porta, con quel sorriso enorme, gli occhiali sgangherati, i capelli in disordine... tutto il resto - la colpa, la vergogna, il biasimo per me stessa - scompare.

A rimanere, soltanto le braccia di James, che corrono a stringermi come se non volessero lasciarmi mai più.



*


"Merlino... tutto questo si sta trasformando in un romanticismo epistolare anni '20 ch'è davvero troppo per i miei occhi e per le mie orecchie fin troppo normali."

"Rox, per favore, un po' più in là... Questo acidume mi sta contagiando."

"Sì.. Sì, mi allontano. Dio non voglia che sia tu a contagiarmi con le tue farfalle nello stomaco. Potrei vomitare."

In tutta risposta, le lancio il cuscino della poltrona accanto a me, come da prassi. Ma ovviamente non sortisco l'effetto sperato.

Non importa, il contenuto di questa lettera necessita di una risposta. E questo è tutto ciò che mi preme.

Mentre scrivo la lettera di risposta ad Andrea - e questo richiede concentrazione al massimo - mi rendo conto che c'è un silenzio fin troppo silenzioso nella nostra stanza.

Alzo lo sguardo, dando un'occhiata in giro.

A parte Roxanne - e il suo sarcasmo rompipalle - ed io, la camera è completamente vuota, nonostante siano le undici passate, e il 'coprifuoco' sia scattato da circa un'ora.

Ma la mia preoccupazione non è dovuta tanto al fatto che io abbia una spilla da Caposcuola che mi impone un certo rispetto delle regole. Cioè, sì, anche quello, ma... Tutto questo è strano.

Durante la settimana, le scampagnate notturne si fanno solo in caso di necessità - e per necessità, s'intende riunioni di famiglia (Scamander e Malfoy compresi) in cui si pianificano cose non troppo legali -

L'assenza di Helena Sue non mi preoccupa più di tanto. Ma quella di Lyanna e quella di Dominique fanno scattare il mio campanello d'allarme.


*

"E' un'idea folle."

"Potter, non me lo sarei mai aspettato, di sentire queste parole da te."

"Istinto di autoconservazione, Thompson."

"Già, a volte dimentico che sei una Serpe."

Dannatamente bella probabilmente ce l'ho scritto a caratteri cubitali in fronte. Ma è tutto ciò che penso ogni volta che la guardo.

È dannatamente bella. Irraggiungibile, inarrivabile, ma bellissima.

"Potrei ricordartelo ogni volta che vuoi.." dico, e sento il solito ghigno stirarsi sul mio volto, mentre mi avvicino a lei.

Heaven can wait... We're only watching the Sky!Where stories live. Discover now