Chapter TWENTY-SIXTH

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Roxanne



"Tu hai paura, Roxanne Weasley."

"Non sai di cosa stai parlando, Grace.."

"Sì, invece. Tu hai una paura fottuta.."

"Smettila… io non…"

Le parole mi muoiono in gola. E non perché ciò che dice non corrisponda a verità.
Non riesco a replicare, perché è lei a dirmela, la Verità.

"Guardami in faccia, quando mi parli."

Con un sospiro faticoso, lo faccio: la guardo.

È vero: ho una fottuta paura. Di questo, di noi. Di non essere all'altezza di questo terribile, meraviglioso sentire che mi sta legando inevitabilmente a lei.

Mi ha raggiunta qui, in questo angolo di castello dimenticato da Dio e dagli uomini, in cui sono arrivata dopo una corsa pazza, via dalle sue carezze, via dalle sue parole, dolci, semplici, parole.

'Ti amo' mi ha detto.

Come se si potesse davvero amare una persona come me. Come se si potesse amare un casino ambulante - ed è così che ci siamo incontrate, letteralmente - , un vortice di disordine, chiasso, che è tale perché si sente inadeguato da una vita, che da una vita rifiuta ogni vicinanza perché incapace di essere vicina a sua volta.

Un senso, a tutto questo, non c'è. Ne sono consapevole. Anche di questo.

"Hai ragione. Ho paura." ammetto, dopo un lungo silenzio, in cui lei non ha smesso di stare qui, vicina a me. Non si è allontanata, non ha paura di questo. Non ha paura di me.
E le opzioni sono due, a questo punto: o è una temeraria scavezzacollo che non ha paura dell'incoscienza, oppure è vero ciò che dice, cioè che… mi ama.

Anche in mezzo a tutto questo viaggiare, a tutto questo farmi del male con i miei stessi pensieri, non posso fare a meno di notare quanto sia bella.
Bella nei dettagli, nei suoi capelli castani e lucenti, così ordinati e composti, nella sua pelle bianca, cosparsa qua e là di qualche lentiggine che a me non sono mai piaciute le lentiggini (sebbene ne sia circondata da quando sono nata, di persone con le lentiggini) e invece su di lei sono perfette. Bella nelle sue lunghe ciglia, che racchiudono quegli occhi così preziosi da sembrare pezzettini di ambra lucente. Bella in ogni dettaglio.
Bella nell'insieme.

Sorride, e si avvicina cautamente, dosando attenzione e premura ad ogni passo che compie verso di me.

"Tu non hai paura di amare. Tu hai paura di essere amata."

Afferra la mia mano, senza andare oltre, rispettando un limite che neanche sapevo ci fosse.

Abbasso lo sguardo, perché non so se riesco a sostenere il suo, ma lei, con l'altra mano, mi costringe dolcemente a farlo.

"Non pensare neanche un minuto, di non esserne degna." sussurra lei.

Le mie paura hanno un nome, con le sue parole, ma adesso che mi tiene per mano, sembrano meno grandi, meno mostruose, meno invincibili.

"Nessuno è indegno di riceverne. Neanche l'essere più abietto di questa terra. E tu sei lontana mille miglia, dall'esserlo. Sei la persona più meritevole, per me."

Heaven can wait... We're only watching the Sky!Where stories live. Discover now