9# L'ultima corsa

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Spencer Reid POV:
Arrivai mentre stavano portando via i corpi dei due ragazzi e chiesi aggiornamenti a Derek e Hotch.
Dalle dinamiche della scena del delitto sembrava ci fosse stata una colluttazione.
Provandola a ricostruire, ci immaginammo la scena così:
Marco entra a salutare i due ragazzi, e Kathrine o Sam gli offrirono un bicchiere di vino. Subito dopo deve esserci stata una discussione, perché uni dei bicchieri sulla scena del crimine era a pezzi, probabilmente era stato lanciato. Per la posizione dei corpi, Marco deve aver tenuto come ostaggio la ragazza, mentre Sam invece cercava la pistola. Trovammo un cassetto aperto con una custodia di pistola vuota e l'arma precedentemente usata da Marco, la calibro 44 buttata a terra sulla scena del crimine. Subito dopo ha sparato le vittime e lasciato l'arma a terra per scappare via.

Notai sul corpo di Kathrine mentre la portavano via la stessa collana di Scarlett, solo che al posto di una J c'era una S.
Chiamai Garcia.
«Garcia tra i contatti telefonici di Scarlett e Kathrine ci sono numeri in comune?»
«Controllo subito! Si, tre. Uno è quello del bastardo, il secondo è quello di Marco.. e il terzo... è di un agente Marshall, Ronald Mckenzie. Lo contatto subito.» ci informó.
«Si, inoltre scava nella vita di Kathrine. Lei è Scarlett avevano la stessa collana.» le dissi.

Tornammo in commissariato, ed io cercai di focalizzarmi su un profilo geografico aggiungendo anche gli spostamenti che aveva fatto Marco quando faceva parte del programma testimoni.
Penelope richiamó.
«Ragazzi, Il nome della ragazza è sicuramente un alias. Questa donna non ha vita prima del 2017.» disse.
«2017 è l'anno in cui Scarlett torno dalla sua missione in segreto contro il cartello di Sinaloa!» disse Hotchner.
«Quando andavo sotto copertura, spesso non ero da sola. Al tornare alcuni dei miei colleghi lasciavano l'unità, e per loro protezione gli davano una nuova identità.» disse Emily.
«Manda i dati di Kathrine e Sam ai Marshall, cerca un riscontro con loro Garcia!» disse Aaron.

«Prendiamoci una pausa, siamo stanchi e continuando così non troveremo niente che possa aiutare Scarlett.» disse passandosi una mano nei capelli e strofinandosi il viso David.
«Concordo, torniamo in hotel e riposiamo qualche ora!» ci ordino Hotch.
«Io vado in ospedale da Scarlett. Non riesco a riposarmi.» disse JJ.

Jennifer, a dispetto delle apparenze, era una delle persone più sensibili del team, semplicemente non lo dimostrava.
Uno dei corsi di training in accademia era quello di distaccare le emozioni e i sentimenti dalle indagini.
Spesso, quando si investigava su alcuni casi, era davvero difficile mantenere un approccio oggettivo, soprattutto se riguardava qualcuno del team.
Eravamo una bellissima famiglia, e spesso, riconosco di non aver sempre rispettato i protocolli quando riguardava qualcuno di noi.
In questo caso, anche se Scarlett faceva parte del team da poco, l'approccio non cambiava.
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Eravamo tornati in hotel e non riuscivo a riposare. Scesi giù al bar dell'hotel per prendere un caffè e trovai li Aaron che riguardava tutti i file su Scarlett, Marco e la missione sotto copertura che li aveva portati a conoscere.

«Tutti in hotel a riposare eh?» gli dissi porgendogli un caffè.
«Le ho detto di restare in commissariato!» rispose Aaron con uno sguardo pieno di sensi di colpa.
«Non hai premuto tu il grilletto.» gli risposi.
Dopo qualche minuto in cui stavamo rivedendo i file, Penelope chiamó. Nel frattempo erano scesi anche gli altri, e stavamo lavorando su un tavolo di un bar.
«Garcia m, aggiornaci, sei in viva voce!» le disse Aaron.
«Allora, ho parlato con i Marshall e pare che Kathrine era proprio una nuova identità. Il suo reale nome è Jennifer Huston, 30 anni. E non finisce qui..» iniziò a spiegarci Garcia.
«Jennifer era la partner di Scarlett quando entrambe facevano parte della DEA, e quando Scarlett conobbe Marco. Mentre il vero nome di Sam è Frank Orlando, Italo-Americano, sposato con Jennifer da quando lei aveva 24 anni. »
«Ecco perché la J della collana di Scarlett!» dissi chiudendo gli occhi.
«Se il proiettile non l'ha uccisa, lo farà questa notizia!» disse David.
«Jennifer aveva una seconda casa, in San Marcos, che ironia. Fa parte della contea di San Diego, ma è condivisa con Tijuana, Messico. » continuò Penelope.
«Non abbiamo trovato niente che riportasse a una seconda casa, neanche un ulteriore mazzo di chiavi!» disse Derek.
«È li che sta andando!» esclamò JJ.
«Garcia...» iniziò la frase Aaron.
«Gli indirizzi sono già sul vostro telefono!» rispose prontamente.
«Sei magica bambolina!» la ringrazió Derek.
«Rossi e Emily, voi andate in ospedale da Scarlett per assicurarci che nessuno si avvicini a lei! Derek, JJ e Reid, voi con me a San Marcos! Andiamo a prenderlo!».

Reborn ~Where stories live. Discover now