38# Corpi

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SCARLETT POV:
Più passavo del tempo con Spencer più mi rendevo conto di quanto sentissi che fosse giusto averlo al mio fianco.
Tutto lo stress e le preoccupazioni della settimana precedente si erano annullati come per magia quando questa mattina lo avevo riabbracciato dopo due settimane.
Parlare della mia famiglia era sempre stato qualcosa per me difficilissimo, mentre con Spence era sembrato tutto così naturale.
Era questo che amavo di lui: che i miei demoni, gli orrori che mi portavo da troppo tempo dietro non pesavano niente con lui vicino. Il nero del mio passato insieme a lui riacquistava colore.

Ero a cavalcioni su di lui e non riuscii a controllare nessuna parte del mio corpo dal momento in cui iniziò a baciarmi.
La passione era a fior di pelle e allo stesso tempo aveva il sapore dolce come il miele.
Non potevo vedermi in viso, ma sono sicura che entrambi avevamo le pupille dilatate. I miei occhi amavano ciò che vedevano e i suoi a volte socchiusi per il desiderio trasmettevano sicurezza, amore, passione e, se avessi potuto trasformare le sensazioni in odori, avrei sicuramente descritto quel momento come l'odore di casa.
I freni inibitori dei nostri corpi erano stati totalmente disattivati, e dopo pochi secondi ci ritrovammo sul divano a lasciare che si conoscessero per la prima volta.
Potevo sentire il calore dei sui baci riscaldarmi ogni nervo teso, e le sue mani diventare come la coperta più calda che abbia mai rivestito il mio corpo.
Nel mentre i nostri corpi diventavano uno, lui prese il palmo della mia mano e la porto sul suo cuore per toccare il suo battito. Esatto, potevo toccarlo. Ci fermammo per un attimo quando io decisi di appoggiare la mia testa sul suo cuore. Lui avvolse le sue braccia intorno a me e dopo aver passato una notte di passione e amore ci addormentammo insieme, abbracciati sul divano.

Erano le cinque di mattina quando mi svegliai. Spencer stava ancora dormendo. Spostai delicatamente le sue braccia che ancora avvolgevano il mio corpo e mi rivestii.
Mi guardai intorno e la casa era davvero un disastro.
Ancora seduta sul divano notai la lettera sul tavolino di fronte. La presi e inizia a leggerla per l'ennesima volta.

"Cara Scarlett, se leggerai questa lettera vuol dire non sarò più su questo mondo. Durante questi mesi di malattia ho ripensato ai miei errori commessi nella mia vita e I più grandi li ho commessi con te e tuo fratello.
Sono stato un padre assente, codardo. Codardo perché invece di prendere la cornetta di un telefono e provare a chiamarti per vedere per l'ultima volta il tuo viso, ho preferito scriverti una lettera. Probabilmente questa scelta è stata dettata non solo dalla facilità della cosa, ma perché quando chiudo gli occhi ti immagino ancora la piccola Scarlett che corre per casa. Ho visto però che sei cresciuta e sei diventata una donna.
La verità è che non sarei stato forte abbastanza per avere un confronto con te, capace ormai di rispondermi a tono e non più assecondarmi come quando eri piccola.
Volevo scusarmi di tutto e ricordarti soltanto che non c'è stato nessuna notte in cui non ho fatto i conti con me stesso e nessuna mattina che mi sono svegliato senza pensarti.

Papà ti amerà sempre!».

Questa lettera aveva riaperto una grande ferita che aveva provato a cicatrizzarsi durante anni e anni. Spencer si svegliò nel frattempo. Probabilmente l'avevo svegliato io mentre mi rivestivo. Notò che stavo leggendo la lettera, si avvicinò e mi diede un bacio sulla spalla sinistra.
«Buongiorno!» disse.
«Buongiorno principessa!» gli risposi sorridendogli.

Quella era l'alba di una nuova mattina, di una nuova vita e di una nuova Scarlett.
Ci preparammo, facemmo colazione e andammo al lavoro.

«Buongiorno piccioncini!» disse Emily stampandomi un bacio in fronte.
Ci mettemmo subito a lavoro.
Garcia non aveva trovato nulla, ma avevamo l'interrogatorio della fidanzata del ragazzo. Non fu facile parlare con lei, era distrutta dal dolore.
Diverso fu per David e Aaron che intervistarono le amiche della ragazza.
Risultò che il professore prometteva alle studentesse che si mostravano "simpatiche" nei suoi confronti dei volti più alti e, che giravano voci sul ragazzo che raccontavano che avesse abusato di una ragazza al primo anno. Ma di lei non si avevano notizie, non si sapeva chi fosse e per un lungo periodo si pensò a un semplice chiacchiericcio da corridoio.
Ci dividemmo quindi in due gruppi: io, JJ e Emily a intervistare tutte le ragazze della facoltà, e Derek e Reid invece avrebbero riparlato nuovamente con gli amici del ragazzo.
Nel frattempo un altro ragazzo era scomparso e David e Aaron si erano recati a casa della famiglia per scoprire qualcosa di lui.

Dalle investigazioni uscì il nome di una ragazza, da poco laureata: Janette Smith.
Garcia controllò e risultò essere anche volontaria della mensa per universitari e professori. Probabilmente era lì che aveva avvelenato le sue vittime.
Avevamo le ore contate prima che il veleno potesse far effetto. Veleno e incendio avevano solo poche ore di differenza.
Dopo qualche ora, con l'aiuto di Garcia e delle colleghe di lavoro di Janette scoprimmo dove potevano trovarsi l'S.I e la vittima.
Salvammo la vita del ragazzo in tempo portandolo all'ospedale e somministrandogli un antidoto al veleno.
Nel frattempo nella sala interrogatori JJ ed Emily stavano interrogando la sospettata.
Ci raccontò di quella volta che fu sessualmente aggredita dal primo ragazzo vittima. Non era  nessun chiacchiericcio. Provarono a insabbiare tutto con l'aiuto del "Sarà una cazzata", e, traumatizzata da ciò divenne un giustiziere per tutti i soprusi fatti alle donne da parte degli uomini. Il professore con i suoi voti alti in cambio di "favori", e l'ultimo ragazzo per aver stuprato una ragazzina del primo anno.
Vittima che grazie all'S.I confessò tutto.
Fui molto felice di mettere le manette al ragazzo una volta dimesso dall'ospedale.
Ma tutta questa storia mi fece pensare al mio lavoro, a quante vite salviamo e quante invece in silenzio, non riusciamo ad aiutare.
Mi ripromisi di non lasciar mai più una donna covare il suo dolore in silenzio.

Ciao ragazzi, lavoro e studio mi stanno uccidendo, per questo delle volte faccio ritardo con i capitoli. ❤️ Ecco a voi! Fatemi sapere cosa ne pensate! ❤️

Reborn ~Where stories live. Discover now