☆ 18

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Jungkook POV

-"Senti Kook, non voglio intromettermi nella vostra storia, ma dovrai pur risolvere la cosa o lo perderai per sempre. Jimin non te lo perdonerà mai e non perdonerà neanche me, se non cerco di convincerti."

-"Ormai l'ho già perso Yoongi" Abbassai lo sguardo mentre i miei occhi si riempivano di lacrime. Non ero sicuro se Taehyng volesse ancora parlarmi dopo quello che gli avevo detto. La tristezza prese il sopravvento sulle mie mille emozioni.
Yoongi mi mandò a quel paese, in silenzio solo con lo sguardo.

-"Ma che cazzo di fine ha fatto Jimin?" Vedo Yongi fare avanti e indietro, per poco non scaraventava il cellulare contro il muro.

-"Amico calmati, sarà con lui"

-"Si ok, ma non può ignorarmi da un giorno intero. È quasi mezza notte e non ha risposto nemmeno ad un mio messaggio, ho solo saputo del parrucchiere". *Parrucchiere?*. Sorrisi leggermente, vedendo la preoccupazione mista a gelosia di Yoongi. Non lo avevo mai visto fare così per un ragazzo, e se quel ragazzo era Jimin, ne ero felice.

Il mattino seguente Jimin non si era ancora fatto sentire. La preoccupazione si fece spazio in Yoongi. Tornai in camera dopo aver fatto colazione, quando lui entro quasi piangendo. Spalancai gli occhi, non lo avevo mai visto piangere come un bambino.

-"Che cazzo è successo?"

-"J-jungko-ok, J-imin.." Singhiozzò. Mi avvicinai cercando di calmarlo.

-"Calmati, respira e parla" Prese un grande respiro e continuò:

-"Jimin è in ospedale. Mi ha chiamata un'infermiera, perché aveva sentito suonare il cellulare di Chim ininterrottamente" respirò ancora -"Mi ha detto che è stato pestato di brutto". In quel momento impallidii.. Chi aveva potuto fare del male a Jimin e.. se lui era in ospedale, che fine aveva fatto Taehyung?

-"Ti ha detto se c'era qualcun altro con lui?"

Lui alzò lo sguardo, ma scosse solo capo. Ci preparammo e ci fiondammo letteralmente all'ospedale. Chiedemmo il numero della sua camera e quando finalmente la trovammo, Yoongi si paralizzò. Jimin steso su quel letto, il viso rosso, gonfio, pieno di lividi ed escoriazioni.

Le lacrime si impadronirono degli occhi di Yoongi. Cercò di toccarlo il meno possibile, ma gli veniva molto difficile. Jimin dormiva profondamente e non si accorse della nostra presenza. Passarono circa due ore, quando entrò l'infermiera per cambiare le sue bende a Jimin.

-"Siete suoi amici?"

-"Io sono il suo ragazzo" disse Yoongi singhiozzando. Lei annuì, poi ci sconvolse.

-"Lui è in condizioni ottimali rispetto all'altro ragazzo." Spalancammo gli occhi. Mi precipitai da lei per avere più informazioni.

-"Quale ragazzo? Come si chiama? Si chiama Taehyung? Come sta?" dissi in un sol fiato.

-"Calmati ragazzo, prendi fiato. Non so il nome del ragazzo, ma sono stati trovati in un vicolo insieme, ma presumo fossero amici perché si tenevano per mano." Le lacrime cominciarono a scendere velocemente. Era sicuramente Taehyung.

Mi fiondai nel corridoio, ma mi diedi dello stupido da solo, non sapevo nemmeno il numero di stanza. Tornai indietro, chiedendo della camera e tornai in corridoio. *Terza sanza a destra in fondo al corridoio, numero 107*.

Appena lo vidi, steso anch'essi in quel maledetto lettino, mi maledì. Questa era la seconda volta che non fui capace di proteggerlo. Stavo piangendomi addosso, mentre lui piangeva e soffriva per le botte e chissà cos'altro.

Non riuscii nemmeno ad entrare. Avrei voluto stringerlo, baciarlo, accarezzarlo. Ma come un codardo corsi fuori, e ancora una volta non riuscii a prendermi cura di lui.

Il petto faceva male, il respiro accellerato, la vista appannata, il sudore colava sulla fronte, ma non smisi mai di correre. Arrivai sul ponte che divideva le due sponde del fiume. Guardai l'orizzonte ripensando al dolce sorriso quadrato di Tae.

Lui non aveva bisogno di un fallito come me, che non riusciva nemmeno a proteggerlo da chi gli aveva fatto questo. Forse un giorno me ne sarei pentito, ma avevo già preso la mia decisione.
Tornai in ospedale, vidi Yoongi parlare con il medico.

Ci disse delle condizioni di Jimin, che sarebbe guarito. Ma le condizioni più preoccupanti erano quelle di Taehyung. Le sue ferite, non solo superficiali, non sarebbero guarite solamente con delle bende e medicinali.

Quando ci disse dell'aggressione, dello stupro, quasi mi si fermò il cuore, se non si fermò del tutto. Il respiro si mozzò.
Era troppo per Taehyung. E io non gli sarei stato di nessuna utilità.

Mi girai verso Yoongi, gli occhi lucidi.

-"Yoon.. prenditi cura tu, del mio Taehyung".

 prenditi cura tu, del mio Taehyung"

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Qualche ora dopo, lasciai tutto.


Lui cadde nel baratro.

Lui cadde nel baratro

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Crazy Change [TaeKook]Where stories live. Discover now