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■4 Anni dopo.

Il suo pianto rieccheggiava nella stanza.

Le lacrime uscivano incessanti, ancora dopo quattro anni.

Taehyung, non vedeva Jungkook da quattro fottuti anni e il suo cuore debole e pieno di crepe e rotture ne risentiva ancora.

Da quando lui se ne era andato, erano rimasti nella sua vita solo Chimm e Yoongi e a ripensarci non poteva chiedere di meglio. Lo avevano aiutato in qualunque modo, rallegrandolo, non facendogli mancare l'amore che meritava, donando amicizia e sorrisi.

Aveva provato ad avere altre relazioni, ma la fine era sempre la stessa e lui non ci rimaneva nemmeno troppo sorpreso o deluso ormai. Il suo cuore aveva relegato dentro di sé un certo tipo di affetto.

Sapeva benissimo ciò che gli mancava, quale amore avesse voluto. Quale baci, quale abbracci, quale coccole. Lui se ne era andato, portando tutto via con se.

Yoongi aveva intravisto delle foto di Jungkook, ma non volle mai mostrarle a Taehyung o farglielo sapere. Perché sapeva come il ragazzo avrebbe reagito e far passare e ripassare di nuovo quell'inferno, non lo voleva proprio. Ci teneva a Taehyung, era diventato parte della famiglia.

Tutte le notti passate ad asciugargli le lacrime e ad abbracciarlo, fino a quando, il ragazzo non cadeva in un sonno profondo con le guance rigate da acqua salata e in preda a spasmi.

Quella vista lo rendeva ogni volta triste e si chiedeva come Jungkook, avesse potuto lasciare una persona speciale come lui.

Jimin dal canto suo, malediva Jungkook per aver trattato e abbandonato il suo piccolo Tata, in quel modo. Fortunatamente, tanto quanto era debole, Taehyung era anche molto forte.

Aveva provato ad andare avanti, 'dimenticarlo'. Ma Jimin sapeva che era ciò che Taehyung voleva mostrar loro. Ma dentro moriva ogni volta che un luogo, un segno, o un particolare, gli ricordasse Jungkook.

Lo capiva dallo sguardo di Taehyung, dagli occhi lucidi, dal suo silenzio e dal suo perdersi nei sui stessi pensieri.
Ma aveva trovato modi per non pensare a lui.

Aveva iniziato a suonare il pianoforte, aveva iniziato a far concerti e ogni tanto lo vedeva cercare tra la folla, una persona in particolare, non trovandola mai.

Lui e Yoongi sapeva dove si trovasse Jungkook. Lo avevano scoperto per caso, un giorno di inverno. E non era nemmeno tanto distante. Lì Jimin, non poteva che odiarlo ancora di più.

Ma dall'altro capo del paese, un Jungkook depresso compariva ogni tanto. In tutti quegli anni non aveva mai dimenticato Taehyung, come poteva?

Anche lui come Tae, aveva avuto delle relazioni. All'inizio era un modo per allontanare la frustrazione e i vecchi ricordi, ma dopo quattro anni ormai aveva capito che l'estremità del suo filo rosso era legato ad un solo mignolo.

Ma non riusciva ad avvicinarsi, dopo essere scappato come un codardo e aver abbandonato in un letto di ospedale, la persona che reputava la più importante.

Non era riuscito a salvarlo per l'ennesima volta, si era detto che un giorno avrebbe reincontrato Taehyung, ma quel giorno doveva essere diverso, lui doveva essere diverso.

Si ripeteva che doveva diventare più forte, più capace e meno egoista, da poter finalmente proteggere sé stesso e l'amore della sua vita.

Si era fatto dei nuovi amici, ma nessuno era come lui. Nessuno poteva essere come quel piccolo e tenebroso angelo. Aveva sopportato tante cose senza mai pretendere che qualcuno lo protegesse. Quindi lui era di gran lunga più forte e lui stesso non voleva essere da meno.

Era scappato dopo aver saputo la verità dallo stesso Taehyung. Era rimasto allibito dalla sua confessione, ma con il tempo a lui non interessava minimamente.

Aveva cominciato ad accettare il fatto che lui, avesse distrutto o quasi, Tannie. E questa consapevolezza lo aveva portato ad amare di più Taehyung e a disprezzare sé stesso.

Era in quel parco ormai da ore. Un album da disegno quasi esaurito, con all'interno i suoi sogni e pensieri e sopratutto i suoi ritratti.

La sua vita si divideva in: scrivere canzoni, recarsi in studio o dalla psicologa, uscire di tanto in tanto. Tutto si ripeteva ogni giorno e questa cosa iniziava a pesare al povero Jungkook.

Sospirò abbassando gli occhi sul suo album da disegno, la pagina aperta su un ritratto di Taehyung.

*Tea.. -sospirò- aspetta solo un altro po'. Solo un altro po'. Dopo di che non ti lascerò mai più solo. Te lo prometto*

Crazy Change [TaeKook]Where stories live. Discover now