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Taehyung Pov

-"No, tu non capisci Chim. Come diavolo hai potuto?" dissi acidamente.

-"Ma Taehyung calmati, non è mica la fine del mondo, no?"

"Yeontan è un maschio e tu me lo hai vestito con un tutù? Sei serio? -Dissi alzando gli occhi al cielo- e sai benissimo che odio mettergli i vestitini, ha una dignità anche lui" sbuffai prendendo in braccio il cagnolino e sfilandogli quel ridicolo regalo.

-"Se vuoi proprio regalargli qualcosa, regalagli dei biscotti o dei giocattoli nuovi"

"Ok, bene. La prossima volta porterò un nuovo cappottino" Lo fulminai con lo sguardo. Lui rise andando in cucina.
Ormai devo rassegnarmi, dovrei comprare un armadio nuovo solo per tutti i completi per Yeontan regalati dal mio 'quasi ex migliore amico'.

-"Almeno abbi la decenza di comprarlo della misura giusta. L'ultima volta sembrava che portassi fuori un cappottino volante, Yeontan nemmeno si vedeva per quanto era grande".

Entrai in cucina, osservando Jimin prendere un piccola teiera. E frugare fra i cassetti in cerca del the ai frutti rossi, uno dei suoi preferiti.
Ormai lui faceva come fosse a casa proprio e a me non faceva altro che piacere.

-"Ora che ci penso, come sta andando la preparazione del concerto, ti serve una mano?"

"A dire il vero va tutto alla grande, Jisoo mi sta aiutando con le scenografia. Devo dire che ha un'inventiva pazzesca quella ragazza."

-"Non vedo l'ora che arrivi. Però sono un po' deluso, mi avevi promesso che tutte le esclusive aspettava a me sentirle, prima di tutti gli altri" disse mettendo il broncio.

Aveva ragione. Da tre anni, ogni mia nuova canzone aspettava a lui sentierla, giudicarla e cambiarla se qualcosa secondo lui non andava. Ma questa era speciale per me.

Ci avevo lavorato per due anni e ogni singolo sentimento era racchiuso in questa nuova melodia. Ogni lacrima, tristezza, gioia e sorriso era racchiuso in essa.

-"Lo so questo e mi dispiace, ma sono sicuro che ti piacerà" gli donai un grande sorriso, lo vidi addolcirsi, ricambiandomi.

-"Spero che questo concerto ti renda felice Tata, più  di quanto tu possa immaginare" fece un altro piccolo sorriso. Tralasciai il discorso sentendo Yeontan abbaiare come un ossesso davanti alla porta finestra del salotto.

Mi diressi verso di lui prendendolo in braccio.
-"Cosa ti prende piccolo?" Osservai l'esterno della casa, ma l'unica cosa che vidi fu la neve scendere fioca.

I miei occhi si illuminarono e corsi subito da Jimin
-"Chim Chim, nevica, corri" lo presi per il braccio trascinando fuori.
Iniziammo una lotto a palle di neve, e lì mi ritrovai a non pensare a nulla.

Il giorno dopo mi ritrovai con un febbrone da cavallo *Direi che non è stata una buona idea lasciare il cappotto in casa, con -2°*

In giornate come questa, me ne stavo comodamente sotto le coperte aspettando solo che il mio sonno venisse disturbato da Jimin o Yoongi, venuti per prepararmi un bel brodo caldo.

Questa volta non successe, cosa molto rilassante ma anche molto strana. Ormai ero diventato il bambino viziato della coppia, non che a loro dispiacesse ma a me pesava dipendere da qualcuno che non fosse me stesso.

Avevo ormai compreso da tempo, che se avessi voluto ottenere qualcosa, avrei dovuto ottenerlo con le mie sole forze.

E se avessi avuto bisogno di qualcuno.. Beh, lì arrivano gli amici e per fortuna potevo contare su Jimin e Yoongi. Non deludevano mai.

Ogni tanto spuntavano dei Nam e Jin selvatici, a fare un saluto. La loro vita era ormai frenetica, dovuta al nuovo locale in centro, aperto da Jin.
Mi faceva piacere passare del tempo con loro a rivangare le notti dove Nam piagnucola tra le mie braccia, a causa dei litigi con Jin.

Tutti felici e accoppiati insomma.
Sì, tutti felici..

[...]

"Cosa sei tu, un mostro?"

"LASCIALO STARE"

"Chim, che succede?
Chim non sento più le gambe. Cosa mi sta succedendo, Chim?"

Dolore, lancinante dolore.

"NO!"

Lacrime, urla, sirene.

"Tae, mi dispiace. Tae devi tenere gli occhi aperti, mi senti? Tieni gli occhi aperti".

Mi svegliai ricolmo di sudore. Tastai la mia fronte e scottavo ancora parecchio. Quel sogno era ormai ricorrente e avrei solo preferito dimenticarlo alla svelta.

Decisi di alzarmi, per lo meno provare a cucinare qualcosa di commestibile.
Aprii la porta, dirigendomi barcollante verso la cucina, quando la mia attenzione venne catturata da un figura incappucciata vicino la porta finestra. Che cazzo! Il respiro si fece pesante.

-"Ch-chi cazzo se-"

Dopodiché il buio.

Crazy Change [TaeKook]Where stories live. Discover now