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–Quindi.– disse Hyunjin, fissando Jisung dritto negli occhi, il suo caffè che non aveva toccato minimamente da quando erano stati serviti. –Tu non sai assolutamente nulla di ciò che sta succedendo.

Jisung scosse la testa, coprendosi le mani con le maniche della felpa.

–Prima, quando quelle persone hanno incominciato a parlarti..tu non avevi idea di chi fossero. Zero. Non ci avevi mai parlato prima.

–No.

–Dimmi, come hai conosciuto Minho?

Jisung distolse lo sguardo, ripercorrendo le sue esperienze passate nella sua testa. –Beh..siamo vicini di casa. L'ho incontrato il primo giorno di università, mi ha chiesto un paio di cose, come mi chiamavo, se ero nuovo..mi ha offerto un passaggio un giorno..e poi..

La mente di Hyunjin stava già lavorando per afferrare ogni minimo dettaglio che poteva trovare nel discorso del ragazzo di fronte a sé. A quanto pareva, era stato Minho quello a parlargli per la prima volta.

–Avete fatto sesso due volte, non è vero?

Jisung arrossì, infastidendosi per il fatto che dovesse ammettere qualcosa di quel tipo a quel ragazzo. –Sì.– rispose soltanto.

–Lo sai che non è qualcosa che lui fa spesso?

–Cosa?

–Fare sesso per più di una volta con una persona.

–Significa qualcosa?– chiese Jisung, confuso.

Hyunjin annuì. –Jisung, sarò diretto con te. Per Minho vederti tra quelle persone è stato un incubo. Si stava cominciando a fidare di te, ma quella singola scena, quei pochi secondi hanno rovinato tutto. Ti ho portato qua per parlarti, per capire se posso fidarmi di te. Voglio che tu sia completamente sincero con me, okay? Non sembri impressionato dal fatto che stai parlando con me, ed è una buona cosa, ma non è abbastanza per farmi decidere. Dimmi la verità, se menti e lo scopro sarà la fine per te.– disse, la sua voce bassa, il suo sguardo intenso ancora sui suoi occhi. –Tu non stai usando Minho, è così?

–No, perché mai dovrei usarlo?

Gli indizi si stavano velocemente collegando nella sua testa, era vicino alla risposta, ma ancora sentiva che gli mancasse qualcosa di importante da sapere.

–Ci ero arrivato al fatto che lo stessero usando. Ma perché, in che modo? Vogliono ottenere qualcosa? Vogliono parlare a te, o agli altri due vostri amici? Perché? Se trattano voi come dei, perché trattano così male lui?

–Minho non è il fuck boy che voi pensate che sia.

–Fin qui ci sono arrivato.– disse Jisung, diventando d'un tratto molto più serio di prima. –Lo so che non lo è. Dimmi tutto quello che non so. Ti dimosterò che non voglio fare del male a Minho. Farò qualunque cosa mi dirai di fare, risponderò ad ogni domanda. Ma ti prego, spiegami cosa cazzo sta succedendo.

–Subito. Ma prima. Ti piace Minho?– chiese Hyunjin, finalmente prendendo un sorso del suo caffè.

Jisung fece scorrere lo sguardo sul tavolo, non riuscendo a trovare una risposta precisa a quella domanda.

–Lo so quello che gli hai detto, me ne ha parlato.– disse poi sempre Hyunjin, rompendo il silenzio che si era formato tra i due.

–Minho ti ha parlato di me?

Hyunjin annuì. –Viene sempre da me quando ha bisogno di parlare di qualcosa. Non lo fa facilmente, come avrai potuto notare non si apre facilmente con le persone. Comunque, sono felice che tu ti sia sentito bene in sua compagnia. Lui prova lo stesso.

3 am | minsungWhere stories live. Discover now