Gabriel

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Il sonno continuava a non arrivare.
Mi rigiravo nel letto senza sosta da almeno un oretta buona. Fortunatamente il dolore alla schiena era passato completamente, probabilmente dovuto solo alla botta iniziale.
Ma ugualmente il sonno sembrava evitarmi quella notte.

Guardai il soffitto color bianco panna della mia stanza con sguardo perso,
continuando a ripensare alla mia proposta fatta a Sophie.
Cosa mi era saltato in mente?
Ero forse impazzito? È per chi mai? Per uno che nemmeno mi considerava?
Di cui non sapevo nemmeno il nome?

Portai una mano sulla fronte, stanco di tutti questi pensieri, e domande fastidiose che occupavano la mia mente non lasciandomi pace.
Ecco che significava "reagire di pancia" o a dir si voglia "istinto".
Non poteva essere nient'altro.
Che grossa fregatura!

"Per me non ci sono problemi! Che ne dici, andiamo domani a iscriverci?"

Sophie aveva accettato di getto entusiasta, dicendo anche che un po' di movimento gli avrebbe fatto sicuramente bene, indicandosi la pancia, inesistente a mio parere con una faccia schifata sul volto.
Mentre ora, io che avevo fatto la proposta ero addirittura intenzionato a tirarmi indietro.

"Vigliacco", urlò la mia coscienza educatamente.

Afferrai il cuscino stringendolo forte tra le braccia.
Mancava solo un piccolo orsacchiotto e potevo essere scambiato per un bambino, data la mia faccia confusa da "ti ho fregato il naso".

Troppe emozioni contrastanti invadevano il mio corpo.
Da una parte potevo conoscerlo... Per ringraziarlo ovviamente... Oppure no.
Ma dall'altra avevo una paura tremenda che... Lo avrei disturbato e che... Non si ricordasse di me.

"Che mal di testa!" Mi lamentai alzandomi dal letto, mettendo una felpa, un giubbotto e le scarpe.
Forse stare un po' all'aria aperta mi avrebbe fatto bene.

Il parco di notte era spettrale, ma non mi era venuto nessun altro posto dove poter vedere le stelle.
Fin da piccolo guardarle mi faceva rilassare. Così presi posto nella prima panchina che trovai occupandola, guardando in alto perdendo la percezione del tempo.

L'aria era gelida, forse presto sarebbe arrivata la neve.
E forse anche la febbre se continuavo a rimanere lì da solo come un idiota. Sbuffai riportando la testa davanti a me.

Dei rumori attirarono la mia attenzione. Due giovani ragazzi che si sorridevano dolcemente.
Li guardai accennando un sorriso, prima che presero a sbaciucchiarsi con... Vigore. Troppo vigore.
Sospirai, con tutti i posti proprio il parco? Un hotel magari non era male.
Mi alzai, se rimanevo ancora probabilmente il parco si sarebbe tinto a luci rosse e non ci sarei rimasto volentieri.

Ritornai all'appartamento con la stessa velocità di come ero uscito, sprofondando ancora vestito nel letto. Guardai distrattamente l'orario.
"Le due di notte... Ottimo!" Pensai sarcastico.
Presi il piumone mettendomelo addosso.
"Dormi! Dormi!" Pensai chiudendo gli occhi con forza,rimanendo sveglio ancora per un paio di minuti prima di cadere finalmente nelle braccia di Morfeo, esausto.

"Raph!... Che brutta faccia!" Dichiarò mio cugino alla mia vista, sbattendo i suoi occhioni verdi, più volte.
La voce della verità e dell'innocenza la chiamavano.
"Oggi sei davvero gentile, Joe." Feci sarcastico, chiudendo la porta prima che entrasse onde evitare che vedesse la precarietà dove vivevo per arrivare finalmente al giorno dello stipendio, avviandomi giù per le scale seguito da lui.
"Dai non prendertela!!" Gridò, giocoso tirandomi i pantaloni della divisa in un chiaro segno di attenzione.

Sospirai esausto prima che il mio cellulare cominciasse a trillare nella tasca del giubbotto. Lo presi. Era un messaggio.

Da: Sophie
Buongiorno Raph! <3
Vieni subito verso la palestra! :) Prima ci iscriviamo meglio è ;)

MedicinaWhere stories live. Discover now