"Sei un pessimo bugiardo."

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"Lo detesto!!!" Urlai appena entrato in pasticceria, sbattendo la porta d'entrata.
Louis sembrò non capire questo mio piccolo gesto. Mi guardò stranito come se stesse parlando con un pazzo.
"Ma io ti ho chiesto solo come era andata la giornata..." Sussurrò lentamente mentre si metteva in bocca un generoso pezzo di torta al cioccolato, masticandolo rumorosamente, facendomi innervosire ancora di più.

"Di chi stai parlando?" Aggiunse poi, tagliandosi un altro pezzo di torta per ricominciare daccapo a mangiarlo.
Strano come la sua tranquillità, mi diede ancora più ardore nel raccontare quello che era successo. È strano che fosse così magro dopo tutto quello che ingurgitava.
"Sto parlando dell'essere più irritante, egocentrico e maestrino dell'intero universo!!" Dissi camminando avanti e indietro nel tentativo di calmarmi. Non mi ero mai sentito così!
Si indicò, affranto dalle mie parole.
"No, stavolta non sto parlando di te! Ma di Gabriel! Ops, forse è meglio dire il signor so tutto io!" Buttai lo zaino da allenamento nello sgabuzzino degli addetti incominciando a mettermi la divisa di cucina. Concentrando tutta la mia frustrazione in quei bottoni color pece che mi ricordavano tanto i suoi misteriosi occhi.

"Oh, beh dai per una volta che non centro nulla potresti anche essere più gentile! Gabriel? Ancora lui? Cosa ha fatto stavolta?" Domandò divertito, cambiandosi insieme a me.
Ero appena tornato dall'allenamento, e la mia testa ogni qualvolta ritornavo da lì era in subbuglio.
Gabriel... Era... Era insopportabile!!
Non avevo ancora imparato a stare a galla, per cui in un modo o nell'altro eravamo a stretto contatto. Già stargli vicino era un impresa, poi non smetteva di lanciarmi frecciatine di tutti i generi.
"Mi ha buttato la testa sotto l'acqua! Dico io, sotto l'acqua!!! Ma che diavolo di maestro sei?? Già sono terrorizzato ogni volta che metto piede in acqua! Ci mancava solo questa!" Urlai, mettendomi la divisa da cucina in fretta e furia, rabbrividendo al ricordo.

*FLASHBACK*

"Invecchierò prima che tu impari a nuotare!" Incassai anche questa volta l'ennesima frecciatina.
"Forse è meglio che mi insegni Chris, allora! MAGARI IMPARO QUALCOSA!!" Sbottai rosso in viso. Mai nella vita mi era capitato di sentire quella emozione. Ero arrivato al punto di rottura.
Fu un attimo. Portò la sua mano sopra la mia testa per poi spingermi giù.
Non feci in tempo nemmeno a prendere il respiro, l'acqua mi sorpassò in un attimo.
Mi agitai, scalciando da tutte le parti sentii un movimento alla mia destra e il peso della sua prepotente mano sparire, per poi tornare su.
Presi un lungo respiro, un altro e poi un altro ancora. Aprii con fatica gli occhi per vedere il volto di Sophie preoccupato. Mi stava tenendo lei a galla.
"MA CHE TI PASSA IN QUELLA TESTA?? Razza di idiota!!" Urlò infuriata.
Gabriel mi guardò o meglio mi fulminò un ultima volta, notai la guancia destra di color rosso, forse Sophie gli aveva tirato uno schiaffo...

*FINE FLASHBACK*

Ora che riflettevo forse era una piccola vendetta per aver accettato l'invito di Chris. Una cosa era certa, detestava l'idea di essere messo da parte e sopratutto che parlassi con il suo migliore amico.

"Sai, forse gli piaci." Mi bloccai intento a tirarmi su i pantaloni a scacchi, che scendevano più larghi del dovuto. Avevo perso tre chili da quando avevo incominciato a risparmiare i soldi per pagare le bollette. Quanto avrei dato per un bel hamburger da mettere sotto i denti... Zio Matt stamattina prima di lasciarmi a scuola mi aveva squadrato da capo a piedi dicendomi di mangiare di più e di non strafare troppo al club.
Era stato contento nella mia scelta di entrare, forse dettata anche dal fatto che mi vedeva sempre da solo a parte quando ero con Sophie o con Louis e Anne.

"Non dire stupidaggini Louis! Quello mi odia! Oggi poi devo uscire con loro! L'ha fatto apposta!" Sputai infastidito. È pensare che ero entrato solo per lui.
Ero stato proprio un idiota.
"Si dice che per attirare l'attenzione della persona che ci piace si ricorra anche ai mezzi più impensabili!" Spiegò diligentemente fingendo di tirare sul naso degli occhiali inesistenti per sottolineare la sua intelligenza.
"Io non mi comporterei così." Diedi voce forse per la prima volta ai miei pensieri, facendo incuriosire Louis che non perse occasione di mettermi in difficoltà.
"È come ti comporteresti?" Questa era davvero la domanda da un milione di dollari. Con lentezza misi il cappello in testa stringendolo dalla parte dello strap.
"Io... Non lo so." Ammisi. "Probabilmente cercherei di stargli vicino senza farmi notare... Mi basterebbe questo..."
Non era normale. In quel momento mentre pronunciavo quelle parole, nella mia mente l'immagine di Gabriel ebbe forma. Arrossii travolto dal battere furioso del mio cuore.
No! No e no! Era fuori questione che quel tipo arrogante mi piacesse!

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