Capitolo 13.

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Accettai l'invito a cena di Luca e ne fui anche felice. Ci scambiammo i numeri di telefono quella sera stessa al 55 e parlammo tanto su WhatsApp, fino alla sera che dovevamo vederci.

Stavamo imparando a conoscerci e andavamo davvero d'accordo. Era un ragazzo molto simpatico, per bene, ed era bello poter intraprendere un discorso con lui. Inoltre, detto tra noi, era davvero un bel ragazzo. I suoi occhioni azzurri erano magnetici e il suo sorriso era dolcissimo. Per non parlare del fatto che i tatuaggi lo rendessero, ai miei occhi, ancora più attraente.

Insomma, aveva tutte le carte in regola per essersi aggiudicato un'uscita ed ero davvero entusiasta all'idea. Mi iniziai a preparare qualche ora prima della cena, per essere sicura di non fare tardi, infatti appena mi avvisò di essere sotto casa, alle 20:30 circa, ero pronta.

Avevo optato per un completino bianco. Che aveva degli shorts a metà coscia e un top che lasciava la schiena scoperta. Per non essere eccessivamente elegante ci avevo abbinato le mie Dr Martens nere e una borsetta piccola dello stesso colore. Anche col trucco ero rimasta sobria. Un filo di mascara con un po' di matita nera dentro l'occhio e un rossetto nude. E avevo deciso, infine, di legare i capelli in una coda alta.

Scesi velocemente, dopo essermi spruzzata un po' del mio profumo solito; amavo essere notata per la scia di profumo.
Intravidi immediatamente la macchina di Luca, visto che mi aveva scritto per messaggio quale fosse in modo tale che lo riconoscessi subito, e mi avviai verso di lui.

Bussai al finestrino, per attirare la sua attenzione, così lui bloccò il cellulare e mi sorrise, facendo scattare l'apertura delle portiere. Salii immediatamente in macchina e mi avvicinai a dargli un bacio sulla guancia a mo' di saluto.

-Ciao Luca- gli lanciai un'occhiata e mi resi conto che aveva addosso una semplice maglietta nera e dei jeans quasi neri. Era semplice, ma stava veramente molto bene

-Venere, sei veramente bella.- sorrise in quel solito modo dolce e io abbassai leggermente lo sguardo, un po' imbarazzata. Era da tempo che nessuno mi faceva complimenti simili ed era da ancora più tempo che qualcuno non mi nascondeva ma mi invitava addirittura a cena fuori senza paura.

Lo ringraziai per il complimento, poi lui inserì la prima marcia e partì, guardando però prima lo specchietto per capire se potesse uscire dal parcheggio senza scontrarsi con altre macchine. -Ho prenotato un posto carino e che abbia una stanza un po' isolata, mi piacerebbe poter mangiare in tranquillità con te.-

Immaginai che avesse voglia di un po' di normalità. Sì, essere apprezzati e fermati per le foto era bello, soddisfacente, ma il desiderio di potersi godere un'uscita normale, senza le persone che ti fermassero ogni due per tre per fare una foto o un autografo era allettante. Potevo solamente immaginare.

-Ma certo, non ti preoccupare.-

Non c'era bisogno che si giustificasse. Ero rimasta in disparte, in un angolo, per tanto tempo, sicuramente non mi spaventava l'idea di mangiare in un ristorante intimo. Non mi spaventavo con così poco.

Annuì capendo che non avessi nulla in contrario e io mi persi a guardare la città che scorreva fuori dal finestrino illuminata dalle luci. - È molto bella Torino- non che Firenze non lo fosse, anzi era magica e chiunque ci andasse anche solo una volta ci lasciava il cuore, ma pure Torino era da lasciarti senza fiato. Ero felice all'idea di avere così tante cose da visitare. Amavo la storia delle città italiane

-È bellissima, ho già giocato alla Juve e ho avuto modo di scoprire tanti bei posti qua. Se vorrai: potrò farti da guida turistica un giorno-

Ancora una volta mi sorprese con le sue parole. Sapevo che fosse normale parlare in quel modo, ma davvero con Chiesa non avevo mai fatto progetti su una nostra possibile uscita o che. Solo in quel momento mi resi conto di quanto ero stata messa da parte nella relazione con lui, di quanto fossi quasi annientata, sia nella parte di amante che di fidanzata. Ma poi, in fin dei conti, ero davvero mai stata la sua fidanzata? Mi nascose pure nel momento che non stava più con Chiara.

Un altro amore|| Federico ChiesaWhere stories live. Discover now