Capitolo 25.

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Arrivò anche dicembre e con esso Natale. Era la mia festività preferita, riempiva il mio cuore di gioia, quell'atmosfera leggera e i sorrisi sui volti delle persone, uniti alle centinaia di lucine colorate e di canzoncine. Era davvero tutto fantastico e, ancora più emozionante, fu essere invitata da Luca alla cerimonia di Natale e alla cena che la Juventus era solita organizzare ogni anno.

Ogni calciatore che ci partecipava portava con sé la propria famiglia e lui aveva chiesto a me di andare. Appena me lo chiese scoppiai a piangere e non riuscii a non pensare a quando la Fiorentina organizzava il medesimo evento e io mi ritrovavo sola in casa a chiedermi come sarebbe stato essere accanto a Chiesa in quella occasione e a chiedermi se a fine serata avrebbe avuto un po' di tempo da dedicare anche a me.

Ma in quel momento la situazione era tutt'altra, non erano due cose paragonabili. Ora ero invitata ufficialmente. Quando entrammo nella sala enorme, tutta addobbata e super elegante, lo stomaco mi si strinse in una morsa piacevole.

Luca teneva la mia mano stretta tra la sua e mi conduceva accanto ai suoi compagni e amici, per presentarmi a chi ancora non conoscevo e per scambiare quattro chiacchiere con loro. Nonostante l'imbarazzo iniziale, ben presto mi sentii a mio agio e iniziai a chiacchierare con le mogli di Morata e Rugani, che si mostrarono immediatamente molto dolci, e con Sophia che aveva accompagnato Paulo. Ero così felice di vederla accanto a lui, i miei pensieri non si erano rivelati sbagliati. Quei due si frequentavano sempre più seriamente ed ero convinta che Sophia fosse sempre più affezionata e meno sulla difensiva.

Lanciai uno sguardo a Luca, che sorseggiava un po' di spumante da un calice di cristallo e chiacchierava con alcuni compagni, ma ben presto la mia attenzione venne catturata da Federico che si avvicinò a me, chiedendo alle ragazze se poteva rubarmi per qualche secondo. Loro acconsentirono, pur non capendone il motivo, e ci lasciarono soli. Ovviamente nessuno sapeva chi fossi stata per Chiesa.

Vidi che Luca ci stava osservando, avendo notato cosa stesse accadendo, così gli sorrisi e con il labiale gli dissi: "tranquillo, ti amo". Sorrise e annuì, come se lo sapesse e ne fosse al corrente, poi mi girai verso Chiesa, sentendolo ridacchiare.

Cosa c'era di tanto divertente? Non trovavo davvero la parte comica della scena! -Che c'è? Cosa devi dirmi?-

Mi osservò dalla testa ai piedi, per qualche secondo, e per un attimo mi sentii in imbarazzo nel mio vestito lungo, stretto e nero. Lasciava la parte di abbastanza scollata e anche la schiena era scoperta. Sotto il suo sguardo bruciante mi sentii più nuda di quello che ero. Per fortuna, però, poi riprese a guardarmi negli occhi.

Inutile negare che averlo davanti a me, vestito elegante, riportò alla mia mente tutte le volte che a Firenze ci eravamo incontrati in occasioni simili. -Volevo solo dirti che sei molto bella-

Trasalii e mi girai di scatto verso Luca come per assicurarmi che fosse ancora abbastanza lontano, poi riprestai la mia attenzione a Federico. Non volevo certamente che si mettessero a litigare in un posto del genere. La Juventus non avrebbe mai perdonato una scena simile dai propri calciatori. Ci tenevano al decoro.

-Non mi interessa sapere cosa pensi tu sul mio aspetto.- fui tagliente, mentre rubai dei salatini dal contenitore sopra al tavolino alto davanti a noi -Ora, se non ti spiace, ed è tutto qua ciò che dovevi dirmi, torno dalle ragazze-

-Mi ami ancora?- mi bloccai ancora prima di fare un passo, appena sentii la sua domanda. Per un momento è come se mi congelai, tanto che se mi avessero punta con un ago, probabilmente, non mi sarebbe uscita nemmeno una goccia di sangue. Poi spalancai la bocca e scrutai attentamente i suoi occhi.

Era uno scherzo? L'avevo sognato? Doveva per forza essere una delle due cose, perché lui non aveva nessun diritto di pormi una domanda simile dopo così tanto tempo e dopo tutto. -Sei stato tu a lasciarmi, Chiesa.- digrignai i denti per il nervoso, con quale coraggio mi chiedeva una cosa del genere se stavo con Luca? E poi, era una domanda che faceva sembrare quasi come se fossi io il motivo della rottura.

Non ero io a non averlo amato abbastanza, bensì lui. Perciò...

-Lo so, ma la mia domanda era un'altra! Tu mi ami ancora?- sospirò debolmente, come se fosse vittima dei troppi pensieri -Sono mesi, da quando ti ho rivista a Torino, che vorrei tornare con te, ed è per questo che ho lasciato Chiara. Ma ora ho bisogno di capire se con te avrò mai più una possibilità-

-Sei uno stronzo.- mi si riempirono gli occhi di lacrime. Non riuscivo a credere che mi stesse dicendo quelle cose dopo mesi. Ero riuscita a rifarmi una vita e lui aveva deciso di tornare da me, così? Ma come faceva ad essere così egoista? Stava rovinando una delle serate più belle di sempre -Sto con Luca e sono innamorata di lui. Basta con queste scene-

-Dio, continui a non rispondere a nessuna delle mie domande, Venere. Perché?- si mostrò quasi esasperato e quello mi fece innervosire ancora di più. Ero io quella a dover essere esasperata. Esasperata da lui, dalla situazione, da tutto.

Scossi la testa e mi portai i capelli lunghi, a cui in quella occasione avevo fatto i boccoli, dietro le spalle, come in un gesto di stizza. Volevo solo sparisse da davanti a me. Quella situazione era assurda. E parlarne in mezzo a tutti, come se niente fosse, era roba dell'altro mondo.

-Federico Chiesa, stammi lontano.-

Feci per andarmene, ma lui mi mantenne il polso, fregandosene di essere in una sala piena di gente e di avere il mio fidanzato a pochi metri da noi. -Lo sai anche tu che con lui non proverai mai ciò che provi con me.-

Mi persi per qualche secondo nei suoi occhi, mentre analizzai le sue parole, poi mi liberai dalla sua presa con un colpo secco e deciso ma che non attirasse l'attenzione di nessuno. -Infatti l'intento è quello. Non vedo perché dovrei voler provare sofferenza, lui mi fa sentire amata-

Gli occhi di Federico vennero attraversati da un lampo di dolore e per un attimo mi pentii di essere stata così dura e diretta, ma poi pensai a ciò che avevo provato a causa sua e al dolore soffocante che mi aveva causato senza nemmeno preoccuparsi, e mi ripresi. Non si meritava la mia pietà. Assolutamente.

Gli lanciai un'ultima occhiata infastidita e poi mi allontanai da lui, uscendo direttamente dalla sala in cui eravamo tutti. Passai velocemente accanto a Luca, ma non mi fermai quando fece il mio nome, non volendo mostrare a tutti in che condizioni ero e che umore avessi.

Camminai fino a fuori e raggiunsi immediatamente i bagni, per potermi riprendere completamente e svuotare la mente.

Mi guardai allo specchio e visi il mio viso fin troppo pallido, le mie mani tremavano e non sapevo minimamente il perché. O meglio, sapevo cosa facesse scaturire tutto ciò, ma non mi capacitavo del perché gli dessi ancora tutto quel potere.

Era bastata una sola domanda da parte sua per riportare alla mente il dolore e i ricordi nostri. Era bastata una sola domanda per farmi sentire come se fossi io quella ad aver sbagliato con lui, mentre era stato lui quello ad abbandonarmi e spezzarmi il cuore.

Presi un respiro profondo e mi obbligai a calmare il battito del mio cuore, che era in leggera tachicardia, e i miei pensieri che volteggiavano su di loro mischiandosi e facendomi venire un forte mal di testa.

Io cercavo di continuare la mia vita, godendomi le nuove cose belle che mi erano state donate, ma lui tornava sempre a distruggere ogni cosa... Quando sarebbe finito tutto quello? Ero veramente al limite.

Nota: 02:25 ecco a voi il nuovo capitolo. Sto davvero aggiornando ogni giorno, mi merito assolutamente una statua. La voglio a Cagliari, grazie.

Detto ciò, quanti confronti e incontri stanno avendo Chiesa e Venere ultimamente? Solamente che lui continua a sbagliare l'approccio e non si mette per nulla nei panni di lei, non chiedendosi minimamente come possa stare a sentirsi porre certe domande, dopo tutto ciò che ha passato. AH FEDERICO TI SVEGLI??

Detto ciò, come sempre aspetto pareri su questo capitolo e pronostici. Se ancora non mi seguite su Instagram: eleecabiddu.
Vi auguro una dolce notte, a presto (spero) 🤍

Un altro amore|| Federico ChiesaWhere stories live. Discover now