Capitolo 3

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"In campeggio?!" Rispose a quel punto Scorpius con un'aria piuttosto stralunata. "Non ti è mai interessato! Come mai adesso questo cambio di idee?"

"Beh, perché vorrei recuperare il rapporto con te."

Dopo quella dichiarazione Scorpius lo guardò. "Oh."

"E penso quindi che sarebbe una bella idea."

"Sì, beh, allora potremmo andare nella foresta di Sherwood dove due anni fa ho fatto quel corso di sopravvivenza." Sorrise felice al pensiero di rifare tutto ciò. "Lì vicino c'è anche una casetta dove mi sono fermato per riposare assieme a tutti i miei amici e l'istruttore."

Draco sorrise. "Andiamo?"

Dopo che Scorpius annuì i due iniziarono a prepararsi e a quel punto prepararono uno zainetto con dei panini e dell'acqua in modo da non arrivare a stomaco vuoto.

Nel mentre Draco e Scorpius iniziarono ad avviarsi, Blaise Zabini dopo aver verificato una missione con i suoi loschi compagni di lavoro, montò poi in auto e dopo pochi secondi iniziò a parlare al telefono con una donna che voleva essere informata di come stava procedendo il loro piano, uno stratagemma di cui nessuno a parte loro era informato.

In quel momento però Blaise, nonostante fosse un uomo molto attento ed altrettanto meticoloso alla guida, a causa di un altro individuo sulla sua strada che stava conducendo un furgoncino e si era distratto per un attimo perse il controllo della sua vettura in quanto l'altro stava parlando al cellulare e dunque i due uomini fecero un incidente e Zabini quindi perse per un periodo di tempo la coscienza.

A quel punto Blaise venne portato immediato in ospedale e gli infermieri che lo volevano assistere nel momento in cui lo spogliarono per potere vedere le ferite riportate notarono una pistola.

"Dottore!" Gemette quindi una delle infermiere per poi guardare il dottore che a quel punto parlò.

"Portiamolo in una stanza e chiamiamo l'FBI!"

Qualche ora dopo Blaise si svegliò lentamente e con la testa in fiamme a causa del dolore provato, nonostante il fatto che i medici lo avessero imbottito di farmaci e nel guardarsi intorno non poté fare altro che incontrare lo sguardo di un poliziotto dai capelli scuri e gli occhi verde smeraldo che lo stava fissando seriamente.

"E lei chi è?" Domandò Blaise per poi rendersi conto del fatto che il suo polso sinistro era legato da una piccola ma resistente manetta argentata.

"Mi chiamo Potter e sono un agente dell'FBI."

"Perché mi avete legato con questa manetta?! Voglio essere liberato, immediatamente!"

"Con calma signor Zabini, prima mi deve delle spiegazioni esaurienti sul perché al momento dell'incidente aveva un'arma con se." Dopo quelle parole Blaise lo guardò accigliato. "Dai suoi documenti risulta essere un avvocato in uno studio di Londra."

"Non le devo nessuna spiegazione agente Potter. Quando verranno qui a prendermi?"

Harry lo guardò. "Non vuole assolutamente difendersi signore? Eppure lei è un uomo di legge, quindi dovrebbe sapere che in una situazione del genere potrebbe rischiare molto!"

"Mi lasci in pace Potter, intesi?"

A quel punto Harry lo guardò dicendo: "Domani verranno qui degli uomini, nel mentre dei miei agenti rimarranno qui tutta la notte solo per lei, Zabini."

Non appena Harry uscì dalla stanza guardò tutti i suoi collaboratori seriamente.

"Tutto bene Capitano Potter?"

"Guardia alta ragazzi."

"D'accordo signore."

Appena detto ciò Harry si allontanò da lì sospirando.

Drarry/Scorbus ~ Avventure in campeggio Where stories live. Discover now