Capitolo 6

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Appena Harry e Draco con i figli Albus e Scorpius si avviarono in direzione del bosco, Theo Nott venne ammanettato con le mani tenute dietro e Potter Senior a quel punto si mise a controllarlo per evitare che il biondo potesse fuggire da un momento all'altro.

Theo infatti prima di essere catturato da Draco ed Harry stava inseguendo Blaise in macchina -sapendo dove stava andando in quanto Zabini era riuscito a comunicare con la sua banda perché in ospedale aveva sottratto un cellulare ad una infermeria- nella speranza di poterlo riavere per potere proseguire "il loro piano", quando ad un certo punto l'agente che poi è rimasto ferito ed è morto davanti a Draco ed Harry lo ha notato provando ad arrestarlo, fino a che nella colluttazione creatasi tra Theo e l'agente, i due non finirono dentro il torrente del bosco che li ha condotti direttamente da Albus, Scorpius, Draco ed Harry che si sono ritrovati in una situazione piuttosto tortuosa.

"Prova a fare un passo falso e ti giuro che te la vedrai davvero brutta Theodore Nott!"

Dopo che Harry gli disse così, Draco gli lanciò uno sguardo di pura intesa che il moro percepì al volo e senza farsi vedere dagli altri, i due uomini si sorrisero senza presentarsi al momento in quanto presi dagli eventi che si erano venuti a creare.

"È una minaccia?!" Chiese a quel punto l'uomo con una certa rabbia per poi mostrargli immediatamente i denti un po' gialli ed altrettanto rovinati, nella speranza di provare a scatenare un po' di paura, la cosa però non era tecnicamente possibile in quanto sia Draco che Harry erano stati, erano tutt'ora dei poliziotti e quindi non avevano terrore di nulla.

"Sì." Rispose a quel punto Draco dando in un certo senso manforte ad Harry, nel mentre i due figli Albus e Scorpius invece, stavano camminando in assoluto silenzio vigliando la situazione. "È una minaccia vera e propria, quindi vedi di fare il bravo!"

Nott a quel punto lanciò ad entrambi uno sguardo molto breve, furtivo ed altrettanto odioso, ma per il momento non fece nulla continuando a camminare.

"Grazie." Rispose piano Harry guardando Draco che a quel punto gli sorrise aumentando così la loro già intensa intesa.

"Non c'è di che." Sorrise. "Piacere, io sono Draco." Disse allungandogli la mano.

"Ciao, Draco." Rispose a quel punto il bellissimo moro ricambiando così il gesto. "Sono Harry."

Draco lo guardò. "Anche io un tempo ero un agente."

Potter lo guardò. "Oh, quindi un tempo non molto lontano eravamo colleghi."

"Già." Rispose Draco sospirando.

"E come mai hai deciso di smettere di fare questo mestiere? Se ovviamente posso chiederti!"

"Sono molto emotivo e quindi ho preferito fare altro. Non ti nascondo però che l'istinto da poliziotto non mi passerà mai, lo avrò sempre benché adesso io sia a tutti gli effetti un insegnante di football americano e tennis."

A quel punto il dolcissimo Harry lo guardò: nel suo volto un'espressione davvero molto felice ed altrettanto consenziente: quell'uomo già gli piaceva parecchio.

"Interessante quello che stai facendo, ci vuole polso per avere a che fare con tanti ragazzi, nonché il nostro mestiere sia da meno, ma sono anche certo che ti andrà tutto bene, sia a te che a tuo figlio, giusto?"

"Grazie e sì esatto, Scorpius è mio figlio." Sorrise per poi vedere Theodore che lo stava fissando con sdegno in quanto tutta quella faccenda era davvero surreale.

Nel frattempo Blaise Zabini che era stato anche lui arrestato come Nott da altri tre agenti dell'FBI arrivò in carcere per potere essere una volta per tutte messo in custodia cautelare, visto che in ospedale non aveva voluto fornire spiegazioni del suo incidente e del perché aveva con se un'arma.

Ma che cosa potrà dire l'uomo per uscire da quella situazione che si era venuta a creare?

Drarry/Scorbus ~ Avventure in campeggio Where stories live. Discover now