Capitolo 5

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Dopo essersi fissati per qualche istante, Draco ed Harry iniziarono a preoccuparsi ed interessarsi dei due feriti.

"Che cosa è successo signori?" Domandò a quel punto Harry ai due uomini che quindi lo guardarono.

Ad un tratto, il primo dei due, che era esattamente uno sceriffo, osservò tutti e quattro, anche Albus e Scorpius e poi infine, iniziò a parlare.

"Lui è un prigioniero, un prigioniero." Disse lo sceriffo con sguardo sofferente a causa della ferita procurata al petto dal malvivente. "Dovete tenerlo d'occhio. Quest'uomo ha commesso dei reati molto gravi e nella colluttazione ci siamo feriti!"

"Dei reati?!" Domandò a quel punto Albus del tutto senza parole. "Cioè?!"

"La mia pistola d'ordinanza..." continuò a quel punto lo sceriffo come se non avesse sentito Albus parlare. "È qui dentro la mia scarpa." Appena l'uomo disse così, il malvivente provò ad afferrarla, ma Harry fu molto più veloce ed altrettanto rapido di lui e quindi la prese per puntargliela contro. "Non lasciatevelo scappare!"

Appena detto ciò lo sceriffo a causa della ferita riportata in pancia morì qualche attimo dopo e Draco ed Harry a quel punto nel vedere quella situazione ne rimasero parecchio scossi.

"Signore?!" Disse a quel punto Draco provando poi a scuoterlo per un attimo vedendo che lo sceriffo aveva ormai perso la vita e di conseguenza non c'era più niente da fare per lui.

"Potrebbe abbassare l'arma per cortesia?"

In quel momento il malvivente, non ancora identificato guardò Harry con un certo rancore.

Potter però, che era Il Capitano di una squadra armata e quindi sapeva bene che non c'era da fidarsi mai di una persona del genere, non aveva nessuna intenzione di abbassare la guardia.

"No." Rispose a quel punto il moro. "Andremo verso nord in direzione della città. Una volta lì chiamerò la mia squadra e ti farò sbattere in galera!"

"Papà." Gemette spaventato a quel punto Albus che non aveva mai avuto modo di sperimentare una situazione simile. "Lascialo andare, non ha senso fare così!"

Dopo quelle parole Scorpius non riuscì a togliergli gli occhi di dosso, nel mentre l'uomo sconosciuto invece, lo guardò con molta attenzione e con un'aria quasi compiaciuta gli disse: "Come ti chiami ragazzo?"

"Albus."

"Albus ha ragione, mi lasci andare." Dopo che l'uomo vide ancora per una volta una certa determinazione a non mollare da parte di Harry, continuò dicendo; "Ascolti, lei mi sembra un brav'uomo, come si chiama?"

"Si chiama Harry." Rispose a quel punto Albus con naturalezza ed una certa disinvoltura.

"Harry, glielo dico con assoluta calma e gentilezza: lasci stare questa storia. Rimanete qui per un'ora e poi ritornatevene a casa. Non è pane per i vostri denti."

"Ehm..." iniziò a quel punto il più piccolo dei due Potter. "Beh, ha detto la cosa sbagliata."

"Che cosa?!" Domandò stupito l'uomo. "Che cosa vuol dire che ho detto la cosa sbagliata?"

"Ora si impunterà."

Improvvisamente l'uomo sospirò e Draco e Scorpius così come Harry stesso quindi continuarono a guardarlo in assoluto silenzio.

Poco dopo il moro allora, gli afferrò il braccio e poi alla fine lo condusse a camminare verso una direzione precisa del sentiero.

"Forza andiamo! Come si chiama?"

"Theodore Nott."

"Mi dispiace averla conosciuta."

"La cosa è reciproca, mi creda."

Dopo quelle parole, Draco e Scorpius li seguirono ed Albus non poté che fare altrettanto.

Ma come mai Theo che faceva in teoria parte della stessa banda di Blaise era finito lì con loro? E Zabini che fine aveva fatto?

Drarry/Scorbus ~ Avventure in campeggio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora