Il passato è passato, ma c'è sempre qualcuno che cerca di rivangarlo.
Rose Weasley è al suo sesto anno di Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Durante quest'anno ci saranno molti avvenimenti, che sconvolgeranno del tutto la sua vita. Scoprir...
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{A storm is coming Desire burns A war is calling The tides are turned}
-Ruelle
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‼️Alla fine del capitolo troverete il trailer del finale della prima parte‼️
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«Scorpius, lasciami andare!» rido, mentre mi tiene stretta tra le sue braccia e mi lascia vari baci sul viso, sopratutto sulle labbra.
«Manca ancora un po' prima dell'inizio delle lezioni, non andartene già adesso» mormora con uno sguardo da cucciolo bastonato.
Da quando gli ho raccontato che mio padre ha accettato la nostra relazione, il nostro rapporto si è rafforzato. Siamo riusciti ad affrontare un momento difficile rimanendo uniti e adesso ci sembra come se niente e nessuno potrà mai più separarci; motivo per cui siamo così sereni.
«Devo vedermi con Ella» gli passo una mano tra i capelli biondi, mettendoli leggermente in disordine. Così però ha un'aria ancora più affascinante ed io non voglio che le ragazze lo fissino più di quanto già non fanno, quindi glieli aggiusto di nuovo. «Mi sta aspettando»
Scorpius sbuffa, ma non discute, perché sa quanto io non vedi l'ora di poter chiacchierare di nuovo con la mia amica dopo due lunghe settimane di vacanze.
Ho rivisto Ella alla stazione, per essere più chiari, sul Hogwarts Express, poco dopo che mio padre mi chiedesse di invitare Scorpius a cena da noi, ma non abbiamo parlato molto, quasi niente.
Ho avuto come l'impressione che volesse raccontarmi qualcosa di importante, ma non ha potuto per via dei miei innumerevoli cugini, che non ci lasciavano mai tranquille.
Oggi sono intenzionata a scoprire cosa voleva dirmi, anche se questo significa dover lasciare un'attraente Scorpius Malfoy da solo nel suo letto.
«Non fare quella faccia» alludo alla sua espressione seccata. «Ci vedremo a pranzo—»
«Tra quattro ore» brontola, prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita. «Io cosa farò nel frattempo senza di te?»
«Ehm,» rifletto, accarezzandomi la barba inesistente. «Non so, vestirti?»
Ieri sera abbiamo dormito insieme nel suo rifugio –quello che, tempo fa, apparteneva a Salazar– e, a differenza mia che ho già indossato la mia uniforme da Grifondoro, lui non si è ancora vestito, perché le sue lezioni iniziano più tardi.
