Il passato è passato, ma c'è sempre qualcuno che cerca di rivangarlo.
Rose Weasley è al suo sesto anno di Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Durante quest'anno ci saranno molti avvenimenti, che sconvolgeranno del tutto la sua vita. Scoprir...
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{I have died every day waiting for you Darling don't be afraid, I have loved you For a thousand years I'll love you for a thousand more} -Christina Perri
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Vengo svegliata da una dolce melodia.
Apro lentamente gli occhi e sbatto più volte le palpebre per abituarmi al buio che mi circonda.
Allungo il braccio e lo appoggio sull'altra parte del letto, trovandola vuota. Ieri sera mi sono addormentata con Scorpius accanto e lui adesso non c'è più. Dove sarà andato?
Il suono di un pianoforte mi giunge alle orecchie. È notte fonda, chi diamine si mette a suonare a quest'ora?
E se fosse Scorpius?
Mi metto seduta sul letto, sentendo subito un bruciore al fianco sinistro. Sollevo di poco la maglietta del mio pigiama, osservando con attenzione il mio taglio fasciato. Sono passati due giorni da quando sono stata colpita al Ministero, due giorni da quando Matilda, la proprietaria di una locanda di Godric's Hollow, ha chiuso la mia ferita. Due giorni da quando Albus si è arrabbiato con me per essere stata un "irresponsabile" e due giorni da quando ha smesso di parlarmi.
Stringo i denti, ignorando il dolore al fianco, e mi alzo in piedi. Afferro la mia camicia da notte blu, appesa dietro alla porta, ed esco dalla mia stanza. Scendo silenziosamente le scale fino ad arrivare al piano di sotto, nel salone.
Trovo Scorpius seduto davanti al pianoforte con gli occhi socchiusi. Preme le sue dite sui tasti con delicatezza, animato dalla passione che nutre per la musica. La melodia che sta suonando è dolce, mi rilassa e in qualche modo riesce a farmi sentire... al sicuro. Ho sentito Scorpius suonare molte volte quando era piccolo, ma fino ad adesso non era mai riuscito a suscitare in me questo tipo di sensazioni.
Chiudo gli occhi, lasciandomi incantare da questa meravigliosa melodia, e li riapro solo quando non sento più niente.
Scorpius adesso mi sta guardando ed io non riesco più a distogliere lo sguardo dalle sue iridi grigie. «Sei davvero bravo, lo sai?»
Anche se la luce nel salone è fiacca, riesco comunque ad intravedere l'ombra di un sorriso sul suo volto. «Non volevo svegliarti, scusa»
Scuoto la testa e tengo i miei occhi puntati su di lui, non essendo in grado di smettere di fissarlo. Ha indosso un pantalone del pigiama nero e una maglietta a mezze maniche di colore verde, i capelli biondo platino sono scombinati e ha la faccia di uno che si è appena svegliato. Mi fa tenerezza e allo stesso tempo lo trovo attraente. Sto per fare una battuta sul suo aspetto, volendolo provocare, ma mi fermo giusto in tempo per vedere quel lampo di frustrazione attraversare i suoi occhi. «Non importa» rispondo cauta. «Cosa fai sveglio a quest'ora?»
Si volta, dandomi le spalle, e chiude il pianoforte. «Non riuscivo a dormire»
Cammino lentamente verso Scorpius e mi siedo accanto a lui, facendo attenzione a non alimentare il dolore al mio fianco e, sopratutto, a non fargli vedere che mi fa male. «Cosa c'è che non va?» gli chiedo, accarezzandogli dolcemente la guancia. So che qualcosa lo turba e voglio che si confidi con me.
