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Ha i capelli umidi, che le ricadono leggermente mossi sulle spalle.

La pelle poco truccata lascia però trasparire un certo rossore, che oltrepassa lo strato di fondotinta, rivelando lo stato accaldato della ragazza.

Sale sul palco con passi leggeri, anche quando cammina sembra danzare.

"Ei Sangius, a quanto pare il drink non era abbastanza annacquato se sei ancora qui"

E ride.

Le labbra che si schiudono e gli occhi che si strizzano appena.

E a quel punto, quell'ansia irrazionale che aveva perseguitato Giovanni fino a quel momento, la paura che lei non sarebbe stata presente, lo abbandona.

Le spalle si rilassano improvvisamente non appena incrocia quello sguardo, e si lascia andare.

"Te lo avevo detto che avrei trovato qualcosa per cui valesse la pena tornare"

Lei sorride dolce, un po' imbarazzanta, ma anche emozionata, prima di sentirsi chiamare dal resto del team a lavoro.

"Dai qua 'sto cavo Piero, lo collego io che tu hai già tante cose da fare"

E lui la guarda ammirato mentre la vede così affaccendata nel tentativo di alleggerire il lavoro di tutti portandolo sulle proprie spalle.

Gira come una trottola, finché il caldo causato dalle luci unito al movimento incessante la porta a sfilarsi la felpa un po' troppo grande, mostrando il fisico minuto ma atletico fasciato da un paio di jeans a vita alta ed un crop top bianco.

E nella sua semplicità, catalizza nuovamente l'attenzione.

Sarà il modo in cui si muove sicura in quello spazio che probabilmente conosce molto bene.

O forse i sorrisi e gli sguardi amichevoli che ragala a tutti coloro che incrociano il suo sguardo.

Tutti dettagli assolutamente non scontati che spingono Sangiovanni ad appuntarsi mentalmente di trovare un momento tranquillo per scambiarci due parole da solo nell'immediato futuro, come spinto da una necessità interiore che al momento non sa ancora qualificare.

Un'attrazione istintiva verso quella ragazza così particolare che non è riuscito ancora ad inquadrare del tutto.

E questo è un bene per lui, l'uomo inserito in una categoria non lo considera pienamente libero, e se non si è liberi, non si può essere felici.
Di questo ne è fermamente convinto.

Poco dopo è tutto pronto per la prova, e vedere la ragazza seduta sul bordo del palco, leggermente spostata sul lato sinistro, gli provoca una strana morsa allo stomaco.

Lei di rimando lo osserva attenta, accomodata con il busto girato verso di lui, una gamba stretta al petto e l'altra lasciata penzolante oltre il bordo del palco.

Si sente stranamente agitanto sotto lo sguardo di lei, ma canta.

Lei non mi vuole più
Che ci posso fare?
Ma stare da solo
Non mi fa più male

Giulia lo studia, lascia che la melodia gli entri nella testa, che le parole le attraversino l'anima per poi incidersi nelle ossa.

Crede che il miglior modo per capire qualcosa in più di quel ragazzo sia ascoltare attentamente la sua musica.

Non respiro, c'ho bisogno d'ossigeno
Sono un genio e il mio gene incompatibile
Mi è rimasto un segno dentro indelebile
Sto colorando giallo d'evidenziatore
Vedo sole nel mio petto
Sale l'ansia tutt'un tratto
La cancello, Tratto Pen
Prendo il pennarello giallo

TersicoreWhere stories live. Discover now