• v e n t i q u a t t r o •

2.7K 119 15
                                    


Epilogo


La guarda mentre sistema le ultime cose in valigia. Alcuni pacchi già a Milano, altri ancora sparsi per casa in attesa della nuova avventura che la aspetta.
La fine del liceo era qualcosa che lo aveva sempre spaventato. La vita dopo la maturità, vista sempre come una grande incognita.
Ma a pensarci in quel momento, mentre guarda Giulia ripiegata su se stessa che spinge una pila di vestiti che mai potrà permettere alla cerniera di chiudersi agevolmente, Sangio si rende conto di come quell'epilogo non potesse essere meglio di quello che sta vivendo, che si appresta a vivere.

Se lo ricorda ancora il momento in cui le aveva rivelato la sua scelta riguardante la casa discografica. Era stato criptico sul tema per settimane, aveva ragionato a lungo su come creare l'occasione perfetta per quella piccola grande confessione.

Si trova a ripercorrere con la mente il giro di ristoranti, locali, parchi, giardini. Aveva anche pensato alla possibilità di un piccolo viaggio, solo loro due. Ma poi pochi giorni prima, durante quella che sarebbe stata l'ultima loro sera al Friends l'aveva vista ballare al centro della pista, tra la folla, un rossetto rosso scuro ed un vestito bianco, esattamente come la prima volta che l'aveva vista. Quella volta in cui, pur non sapendo neanche il suo nome, in cuor suo era già sicuro di esserene rimasto completamente stregato.





Seduto al bancone, un mojito davanti, quello che aveva deciso di ordinare tanto per immergersi ancora di più nei ricordi. Quel giorno ormai distante, in quel luogo, aveva segnato la svolta più grande della sua giovane vita. Aveva dato inizio alla sua carriera, ma gli aveva anche permesso di incontrare la ragazza che quella stessa vita gliel'avrebbe stravolta in così poco tempo. Quella stessa ragazza che si muove sinuosa, ancora una volta, tra la folla. Gli occhi chiusi, completamente immersa in ciò che sta, anche involontariamente, comunicando con il suo corpo. Sangio si rende effettivamente conto di quanto in quel marasma di corpi sudati che si dimenano, nota, come sempre, solo lei. E continuerebbe ad osservala se non fosse per Maria che, abbandonato il suo studio sul retro del locale, come raramente fa, si avvicina a lui per richiamare la sua attenzione, cogliendolo quasi di sorpresa.
Maria, quella donna senza la quale ora molto probabilmente sarebbe ancora solo un ragazzo comune che suona nella sua stanza, impegnato a cercare di farsi notare da qualche casa importante. La persona che lo ha accolto in quel piccolo locale di periferia, forse anonimo, ma così familiare. Quel luogo in cui forse per la prima volta si è sentito davvero accolto, veramente capito, libero di esprimersi senza il timore di essere frainteso o ferito.

"È bella vero?", gli chiede, appena dietro di lui, dall'altro lato del bancone.

"Bellissima", è l'unica cosa che riesce a rispondere, "lo è tutta, nella sua interezza, emana una luce che mai avrei pensato di poter cogliere in una persona", continua, "e invece è incredibile il modo in cui brilli anche in questo momento"

"Sai, Sangio", inizia Maria, la voce profonda ma dolce come il miele, un sorriso materno sulle labbra, "è raro trovare persone così luminose. Lei ha sempre brillato. Brillava anche quando era a pezzi, quando le persone provavano in tutti i modi a spegnerla. Mantenere la fiamma viva richiede forza e costanza, e tanta voglia di vivere nonostante tutto", continua, e Giovanni la ascolta rapito, desideroso di sentirla continuare, mentre gli occhi sono ancora fissi su quella ragazza che tempo prima gli ha rubato inesorabilmente il cuore, e che tuttora lo tiene in pugno.

"Nel mondo ci sono due tipi di persone, coloro che quella luce vogliono spegnerla, e chi invece la ricerca per inglobarla, per preservarla e, in qualche modo, per farne parte. Dalla prima volta che ti ho visto, io sapevo che tu facevi parte della seconda categoria", e lui non può fare altro che sorridere, "si vede dagli occhi, ma quando hai cantato, quando ho ascoltato i tuoi pezzi, ne ho avuto la conferma. É per questo che ti ho voluto nella nostra grande famiglia, e sono felice di vederti spiccare il volo ora", una pausa, poi si corregge, "di vedervi spiccare il volo, insieme. Anche se mi mancherete", aggiunge infine, la frase accompagnata da una risata sottile.

TersicoreWhere stories live. Discover now