• s e i •

3K 110 4
                                    


"A cosa devo tutta questa gioia? Vi siete avvicinati?"

Una nuova settimana è appena iniziata e Giulia già si trova in sala.

Ma il suo stato d'animo diverso dal solito, se possibile ancora più frizzante, non è passato inosservato a Simone che, da buon osservatore, non ha potuto fare a meno di notare il passo trafelato con il quale la ragazza ha fatto il suo ingresso in quella stanza piena di specchi, accompagnato però da un sorriso che non lascia particolarmente spazio all'immaginazione.

"Eh un po' too much", è la risposta di lei.

Si sente imbarazzata a scendere nei particolari, ma il suo volto acquista una sfumatura piuttosto innaturale persino per i suoi standard ed il ballerino non può che trattenere una risata.

"Che vuol dire too much? Che avete fatto?"

Lei si contorce tutta su sé stessa mentre confusamente cerca di spiegare le dinamiche.

"Mi è venuto a prendere a lezione ieri"

"Ah ma quindi gli hai elencato per bene tutti i tuoi orari"

"Ma no che hai capito Simo, ha fatto tutto lui", il suo tono è vicino all'incredulità, e lo sguardo di Simone non è da meno quando esclama un "ah" che le suona particolarmente sorpreso.

"E poi...", il suo racconto è interrotto dall'ennesima risata nervosa, e si porta le mani sul volto quasi a coprirlo interamente mentre pronuncia sui palmi "mi ha baciata".

Ride ancora, mentre Simone sorride intenerito.

"Ecco cosa intendevi con too much"

"Era il primo Simo", esclama, "a diciannove anni ho dato il primo, io pensavo che lo avrei dato a quaranta"

E ride mentre ha ancora il volto quasi interamente coperto dalle mani piccole.

"Che scema che sei", le dice con dolcezza mentre le si avvicina lentamente, "vieni qui nenita, fatti abbracciare"

La stringe a sé.

L'affetto quasi fraterno che lo lega a lei, e la grande stima per l'artista che è e che, nonostante le difficoltà, sta diventando, lo spinge a farle quella proposta su cui tanto si è trovato a ragionare.

"Lo so che non siamo abituati a tante belle notizie tutte insieme Giu", inizia.

Lei lo guarda con aspettativa riflessa negli occhi grandi e scuri.

"Sono stato invitato ad un progetto che si terrà tra tre mesi alla Melo Taveira Dance Academy a Milano.
Si tratta di tenere tre giorni di stage e partecipare ad uno spettacolo finale di beneficenza. Ci saranno parecchi professionisti"

Lei non capisce il punto.

"Ho chiesto se potessi portare un'assistente, e mi hanno dato il permesso", lui sorride di fronte allo sguardo di lei che inizia a riempirsi di gioiosa consapevolezza.

"Mi farebbe tanto piacere se venissi tu con me.
Si tratta di lavorare a qualche coreografia da insegnare ai ragazzi che si iscriveranno alle lezioni e poi ballare un passo a due alla serata di beneficenza. È tutto durante la settimana, per cui non ti darebbe problemi con il lavoro. Cosa ne pensi?"

E lei sorride così tanto che Simone ha quasi paura possa farsi male.

Lo abbraccia di slancio.

"Penso che sarebbe un onore"

Gli si accoccola su una spalla quando lui la solleva leggermente mentre continua a stringela.

"Grazie Simo per credere così tanto in me"

TersicoreWhere stories live. Discover now