• q u a t t r o •

2.6K 112 6
                                    


"Sento tutte le bollicine"

È in sala con Simone, il riscaldamento di solito la annoia, ma quella mattina ha un sapore diverso.

Lo stomaco è in subbuglio dalla sera prima.

La notte non ha chiuso occhio, ma è stranamente energica.

Forse è l'euforia al pensiero che quella stessa sera potrà rivederlo.

"Si chiamano farfalle Giu, sono le farfalle nello stomaco", le risponde il ballerino, sorridendo intenerito.

"Ma io mica nello stomaco le sento"

"E dove ce le hai ste farfalle scusa?"

"Tutto er corpo"

Si lascia andare ad una risata imbarazzata, alla quale lui si unisce.

Il suono che emette Simone tradisce però uno sguardo carico di affetto.

La conosce da anni ormai, l'ha vista crescere tanto e maturare sia dal punto di vista umano che ballettistico. Forse perchè alla fine si tratta di evoluzioni estremamente collegate.

Ed in tutto questo tempo crede di non averla mai sentita parlare di un ragazzo in questo modo.

Anzi, a pensarci bene oltre ad alcuni commenti che chiamavano in causa prettamente l'estetica di alcuni ballerini che avevano fatto nel corso del tempo da comparse in quell'accademia, non ricorda altri episodi analoghi a quello che gli si presenta ora davanti agli occhi.

Riconosce infatti in Giulia quell'euforia della prima cotta, l'imbarazzo che le colora appena le gote nel momento in cui si rende conto di essersi lasciata andare a qualche commento in più, quel luccichio negli occhi scuri che non può far altro che guardare con estrema dolcezza.

"Sai, questa sera viene al locale con dei suoi amici"

"Ah quindi ti sei informata proprio bene"

Simone si siede con la schiena poggiata allo specchio mentre le parla, divertito dalla piega che sta prendendo quella conversazione.

"Cosa?! No!"

Il tono è leggermente più alto e stridulo, quasi scandalizzato.

"Che hai capito, me lo ha detto lui"

"Te lo ha detto lui? Cavolo Giulietta, questo cambia tutto"

Lei abbassa appena lo sguardo, gli occhi improvvisamente mesti malgrado tenti di continuare a sembrare allegra.

"Non credo Simo", inizia.

"Se in 19 anni non mi è preso nessuno ci sarà un motivo"

Ed è a quel punto che lui si alza nuovamente, le si avvicina fino a trovarsi ad un palmo dal suo corpo.

Una carezza sul viso.

"Tu ti sottovaluti nenita, sei stupenda. E non appena ci crederai un po' di più nessuno avrà più scampo"


•••


"Cioè quindi fammi capire un attimo. Noi dovremmo accompagnarti stasera al Friends, far finta di non sapere che Giulia lavori lì, fingerci sorpresi quando la vediamo, e fare le candele per tutta la sera soltanto perchè a te serve una scusa per non apparire troppo disperato?
Se solo non conoscessi a memoria la tua brutta faccia stenterei a credere che tu sia effettivamente tu"

Seduto ad uno dei tavolini esterni del loro solito bar Sangiovanni ha appena illustrato ai suoi due amici la sua idea.

Lo mette un po' in imbarazzo in realtà, non si è mai comportato in questo modo con una ragazza.

TersicoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora