• d o d i c i •

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"Mi manchi"


Può un solo messaggio farti sentire così sporco?
Sembrerebbe di no, eppure Giovanni prova esattamente quella sensazione quando ripensa a quelle due parole impresse sullo schermo.

Quella sensazione positiva che lo aveva accompagnato per tutta la giornata svanita sotto il peso del passato, che teme possa rovinare tutto.

Ricorda bene il risveglio di quella mattina.

Non ha dimenticato il momento esatto in cui aveva deciso di non recarsi a lezione, poiché abbandonare solo tra le lenzuola quel corpo minuto che aveva stretto in un abbraccio per tutta la notte non gli era sembrata una soluzione sopportabile.

Sono impresse nella memoria le coccole che le aveva regalato per svegliarla, quelle che si erano donati a vicenda subito dopo, le labbra che si erano accarezzare dolcemente.

Si erano salutati solo quando lei era dovuta correre in accademia, rischiando quasi di far tardi, tanto il bacio di saluto si era prolungato.

Entrambi sorridenti, entrambi euforici.

Quel clima che era svanito troppo in fretta.

Sangiovanni ora ha paura.
Teme che il riaffiorare della sua relazione passata possa portare scompiglio in quella attuale.

Teme che Margherita possa mettersi in mezzo, che possa coinvolgere Giulia.

È la prima volta che prova sensazioni così forti e totalizzanti verso una persona, e forse è per questo che ha così paura che tutto possa essere rovinato, spazzato via dalla cattiveria di una terza parte.

Teme che il suo essere stato un ragazzo poco premuroso in passato possa giungere a Giulia come voce, facendola dubitare.

In realtà nemmeno lui sa di cosa a paura.

Sa però che lei è turbata.

Lo ha capito quando invece di raccontargli con dovizia di particolari la gionata in sala, si è limitata ad esplicitare la sua mancanza senza alcun filtro.

È però anche consapevole che poco può fare in questo momento, trovandosi schiacciato da uno stato d'animo per lui così raro.

È un'illuminazione improvvisa quella spinto dalla quale afferra nuovamente il telefono abbandonato poco distante da lui sul copriletto.

Apre la sua chat, preme sul tasto adibito alla registrazione dei messaggi vocali, ed in un attimo le parole che ha scritto solo pochi giorni prima invadono la sua camera, destinate ad essere poi riprodotte in quella di lei.

Non potevo innamorarmi
Dicevi che non sapevi cos'era
Ti ho baciato sulla bocca e non sapevi come si facesse
E baci solo se lo senti
E dopo 18 anni ti è pure andata bene
Ti è scesa qui davanti
Quella lacrima sul viso
È un miracolo d'amore
Che rimane in questo istante per me
Che non amo che te

Una sua rivisitazione personale del pezzo di Bobby Solo, dedicato esplicitamente a quella regazza che sembra avergli, in così poco tempo, rubato il cuore.

La musica è ciò che sempre lo ha calmato, che gli ha sempre teso la mano nei momenti più bui della sua vita.

Ed ora, per Giulia, non sente di poter far altro che questo, che donarle una parte della sua arte, della sua medicina, sperando che possa esserele di conforto. 

Ma gli basta fermarsi un secondo per rendersi contro che in realtà è lei.

È lei la padrona di quel testo, la musa, colei che lo ha ispirato.
E Giovanni quasi si spaventa non appena gli si presenta prepotentemente davanti la consapevolezza di come ormai Giulia abbia monopolizzato anche quella, tanto è presente ed imponente nei suoi pensieri. 

TersicoreWhere stories live. Discover now