Capitolo 17- Coraggio

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Spazio Autrice:

Ciao, diversamente dal solito pubblico questo capitolo un po' disconnesso dalla storia, ma essendo in vacanza non ho molto tempo per scrivere e non volendo farvi aspettare molto, ho deciso di pubblicarlo. Probabilmente in seguito modificherò la disposizione del capitolo, ma ovviamente vi farò sapere. Spero come al solito che il capitolo sia di vostro gradimento; se avete consigli, idee o volete leggere qualcosa su qualche personaggio in particolare, utilizzate questo spazio, in modo tale che possa leggervi.

Flashback (10 anni prima)

Pov Mamma

Era una fredda giornata di novembre, i bambini più grandi erano alle prese con le varie attività pomeridiane mentre i più piccoli erano a casa a giocare con la mamma. Dopo cena tutti insieme scelgono di vedere un film.

Mamma: "ti sento caldo" dico mentre lascio numerosi baci sul viso della peste

Maurizio: "se mi continui a baciare" dice infastidito

Papà: "ma come, vuoi sempre i baci della mamma" dice stranito

Maurizio: "ora non li voglio" dice mentre cambia divano dandoci le spalle

Franco: "io li voglio i tuoi baci" dice andando dalla mamma per ricevere le coccole nel frattempo mettiamo il film che i bambini avevano deciso di vedere. Verso metà film tutte le pesti sono ormai nel mondo dei sogni così iniziamo a portarli nei rispettivi lettini

Papà: "misuriamo la febbre a Izio che lo sento bello caldo"

Mamma: "allora non era una mia sensazione" dico passando il termometro a mio marito.

Papà: "38.8 è anche alta" dice mentre lo prende in braccio provocando il risveglio del più piccolo che infastidito cerca una posizione comoda

Mamma: "izio devi prendere lo sciroppo" dico mentre gli lascio un bacino sulla fronte

Maurizio: "mmm" dice girando la testa

Papà: "su, poi torni a fare la nanna" dice mentre gli accarezza la schiena

Maurizio: "sto facendo la nanna"

Mamma: "tieni pulce" dico avvicinando il cucchiaio alla sua bocca ma lui cambia lato

Papà: "amore, poi fai la nanna con noi"

Maurizio: "non voglio" dice ribellandosi

Papà: "l'hai già preso altre volte, su. poi ci andiamo a riposare tutti insieme"

Maurizio: "non serve a niente" dice nascondendo la testa contro il mio petto

Mamma: "pulce hai la febbre alta, ti aiuta a guarire amore"

Maurizio: "no" dice spingendo e scalciando il padre per scendere

Papà: "prendi la medicina e domani mattina ti vado a comprare un giocattolo che vuoi" dice attirando L'attenzione del più piccolo che smette di scalciare

Maurizio: "il game boy nuovo" dice subito. Dopo un attimo di esitazione acconsentiamo alla richiesta anche se avremmo evitato di comprare un altro apparato elettronico. Finalmente la peste beve lo sciroppo e lentamente si addormenta dolcemente nel lettone con noi. Il mattino seguente, la peste dorme profondamente dopo aver passato una notte con continui risvegli, siamo quasi sicuri che il problema risieda tra tonsille e orecchie, ma in entrambe le ipotesi si prospetta una giornata orrenda. Maurizio è un bimbo solare, allegro e vivace e anche quando sta male rimane tale, ma diventa intrattabile quando deve prendere le medicine.

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