• XXV •

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•Composure 25•

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La stanza di Taehyung ha un profumo travolgente di menta verde ma anche un odore intenso di Jungkook.

Quando Jimin entra nella stanza, gli viene la pelle d'oca a causa degli odori forti, le scie di un altro Omega iniziano a sopraffare i suoi istinti, al punto tale che il suo stomaco si riempie di disagio.

Jimin non si era mai sentito così strano nel percepire l'odore di un Omega prima d'ora e, mentre continua a camminare con passi incerti nella stanza accogliente, si acciglia nel tentativo di capire il motivo di quella strana sensazione.

Probabilmente è perché riesce a sentire l'odore delle emozioni nascoste negli angoli della camera.

Sconforto, paura, rabbia, confusione, disperazione.

Jimin riesce a sentirli tutti, riesce a capire che Jungkook non sta bene, che sta ancora soffrendo.

Si chiede perché Taehyung gli abbia mentito a riguardo, ma non lo chiede.

Invece, lascia che i suoi occhi scrutino la stanza. C'è un letto matrimoniale premuto in un angolo con le lenzuola e le trapunte sfatte, entrambi i cuscini ammaccati sono la prova che Taehyung non dorme da solo.

Vicino al letto c'è un comodino con sopra una bottiglia d'acqua mezza piena, un orologio digitale e un libro, con tanto di segnalibro che spunta a casaccio.

Jimin trascina i piedi sul pavimento ricoperto di soffice moquette, il suo sguardo si sposta sulla finestra che affaccia sulla distesa di alberi dietro la casa.

La stanza di Taehyung è sorprendentemente pulita e priva di odori eccessivi che i ragazzi in età universitaria solitamente hanno nelle loro stanze.

Lì vicino, Jimin vede Taehyung trascinare un grande pouf sul pavimento, sistemandola a pochi passi dallo spazio relax a destra della porta.

L'Alpha gli sorride per un momento prima di tirare fuori un secondo pouf, posizionarlo vicino al primo per poi fargli un piccolo cenno indicandoli.

"Vieni, ho un sacco di giochi. Che console preferisci?"

Jimin si avvicina, i suoi occhi si spostano sulle diverse console disposte ordinatamente sugli scaffali presenti sotto una TV fin troppo grande.

È estremamente curioso di sapere da dove il branco prende i soldi, ma ingoia subito la sua voglia di chiederglielo.

"Mi piaceva molto l'Xbox, ma ho sentito che le nuove PlayStation hanno giochi più belli."

Ovviamente, dopo essersi rivelato, i suoi genitori non gli hanno prestato più molta attenzione. Hanno fatto il minimo indispensabile per tenerlo in vita, ma per il resto è stato lasciato a sé stesso.

Per questo motivo, Jimin non tocca una console da quando aveva dodici o tredici anni, né ci ha pensato molto dopo essere stato sottoposto ad uno stile di vita da Omega.

"Forte, allora iniziamo con la mia PS4. I giochi sono, uhm-"

Taehyung si accovaccia, aprendo la vetrina del mobiletto a forma di scatola sulla destra, prima di guardare di nuovo Jimin.

"I giochi sono qui. Ne ho un sacco per due persone, quindi scegli quello che preferisci."

Jimin finisce per scegliere un gioco di combattimento.

I due si mettono comodi sui pouf, facendo la parte degli studenti universitari in pausa.

Sembra così normale, così tranquillo, e Jimin si concede un attimo di tregua per godersi il gioco con Taehyung.

Composure | YoonminWhere stories live. Discover now