• XXVIII •

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•Composure 28 pt.1•

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Il bussare è calmo e gentile, il cuore di Jimin sprofonda sempre più finché il petto non fa male per la sua assenza.

Il bussare si ripete, e questa volta Jimin deglutisce nonostante la stretta in gola, strizzando forte gli occhi mentre i suoi palmi cominciano a sudare. Non aveva preso nulla, ma Hoseok lo terrorizza. Lo terrorizza perché Jimin non sa di cosa sia capace di fare Hoseok, non sa i suoi limiti. Jimin si ritrova inevitabilmente a supporre il peggio, perché essere sorpresi di qualcosa di terribile non è brutto tanto quanto l'essere sorpresi da qualcosa di totalmente orribile.

"Jiminie..."
La voce di Hoseok attraversa la porta, la maniglia di metallo si muove ma non cede. Chiudere la porta a chiave non gli serve a niente, non gli serve a niente eppure lo fa sempre. Chiude la porta a chiave perché l'illusione della protezione è più comoda che abbracciare la tempesta.
"Apri la porta o lo farò o... Tu non vuoi che io apra..."
Vorrebbe piangere, davvero, ma al contrario inspira. La stanza puzza di arance marce, ma a Jimin non interessa il fatto che il suo odore sta trapelando, né che la sua angoscia sia quel putrido fetore che ricopre la sua stanza. Jimin vuole essere forte, vuole disperatamente essere forte.

La chiave si muove smuovendo la serratura, ma Jimin può solo fare qualche passo indietro mentre il suo cervello gira cercando di capire la reazione di Hoseok. Sarà infuriato per un po', ma massimo lo stuprerà. Farà male ma... non è nulla che Jimin non possa gestire no?
Giusto?
Una volta aperta la porta, Jimin ha appena il tempo di aprire leggermente la bocca quando la mano di Hoseok lo raggiunge circondando la sua gola, gettandolo a terra con la forza che solo un Alpha ha. Tutta l'aria nei polmoni di Jimin svanisce, ansimi e suoni soffocati sfuggono dalla sua bocca mentre Hoseok lo tiene bloccato a terra.

Si sente sott'acqua, si sente affogare mentre i suoi occhi si bloccano con quelli di Hoseok. Riesce a vedere solo rosso, il rosso terrificante di un Alpha, il rosso del dominio e di tutto ciò che gli causa tanto dolore.

"Non capisco perché ti sopporto ancora."
La prese è così stretta che Jimin ha difficoltà a spingere l'aria dai suoi polmoni raggrinziti, le sue gambe scalciano impotenti mentre le sue mani artigliano il polso di Hoseok. La disperazione è una cosa strana, va di pari passo con la paura, qualcosa che Jimin non ha mai sentito così forte come in questo momento. Quanto può essere crudele rendere qualcuno così disperato solo per respirare?
"Oh, sta facendo il cattivo?"
Gli occhi di Jimin si bloccano su Yoongi, anche se l'Alpha lo guarda con disinteresse mentre Jimin lotta per sopravvivere. È inutile, è così inutile ma Jimin alza comunque il braccio, allungando la mano verso Yoongi mentre la sua vista si oscura. Non c'è più molto tempo, la morte è come una marea gelida e lui riesce a sentirla.
Può sentire le onde gelide che si infrangono.
"Che stupido, inutile Omega. Sei stato fatto per questo, morirai così".
C'è un peso sul petto di Jimin, il suo corpo cede sotto di esso mentre le onde lo inghiottono. Per quanto freddo e buio sia l'oceano, Jimin si sente sorprendentemente leggero.
Si sente stranamente libero.
Jimin si alza di scatto dal letto, il sudore gli cola lungo la schiena inumidendo le lenzuola.
Il sogno sembrava così spaventosamente reale che il suo torace è ancora rigido, il terrore accarezza gli angoli della sua mente mentre il suo cuore continua a battere dolorosamente. La sua stanza è avvolta dall'odore della sua angoscia, il suo fiato è affannoso mentre alza una mano per asciugarsi gli occhi. Sta tremando anche se non è reale, perché gli sembrava così reale, perché credeva davvero che la marea l'avesse finalmente inghiottito.
"Jimin..."
C'è un leggero bussare alla porta, la voce di Taehyung gli fornisce un brevissimo momento di conforto mentre fa scivolare attentamente le gambe sulla sponda del letto.
Quando Jimin apre la porta, l'Alpha si affretta ad entrare, chiudendo la porta dietro di sé prima di iniziare a spruzzare una bomboletta di deodorante intorno alla stanza di Jimin, indicando la finestra e dicendo a Jimin di aprirla.
Nonostante il freddo mattutino, Jimin esegue l'ordine. Aprendo la finestra, permette all'aria congelata di alleviare il terrore rimasto dal suo incubo, un brivido gli percorre il corpo mentre lascia che Taehyung elimini l'angoscia dall'aria.
Quando l'odore è scomparso, l'Alpha finalmente si rilassa.

Composure | YoonminWhere stories live. Discover now