༆𝑪𝒐𝒏𝒗𝒊𝒏𝒄𝒆𝒓𝒆༆

875 51 4
                                    

     Masamichi Yaga era nel suo ufficio irritato in compagnia dei suoi pupazzi a cui stava per rilasciare la sua energia maledetta, quando vide arrivare un Gojo Satoru ansimare vicino alla porta.
     "E anche questa volta sei in ritardo, Satoru." rimproverò.
     "È colpa di Naora" disse a sua difesa.

     "La smetterai mai di dare la colpa a Naora? Che c'entra lei se non è nemmeno in Giappone?" domandò frustrato, ma dovette ritirare tutto quando sentì un rumore acuto dei tacchi che battevano sul pavimento.

     Poi dietro all'uomo dagli occhi cerulei, vide una donna (che per lui rimarrà sempre una ragazzina con un vocabolario alquanto discutibile) anche lei ansimante, che non vedeva da quasi un anno.

     "Che io sia in Giappone o su Marte è sempre colpa tua Satoru, quindi smettila di blaterare cazzate" urlò la corvina a Gojo.
     "Modera il linguaggio" rimproverò il preside, seppur sorridendo mentre pensava ai vecchi tempi.

     Ormai agiva d'instinto, quando sentiva lei usare il suo solito linguaggio volgare. Anche se era diventato il preside, una parte di lui non avrebbe mai smesso di essere prima un insegnante.
     "Mi scusi, preside Yaga" disse Naora sorridendo per niente dispiaciuta.
     "Vieni qui" disse lui mentre le andava in contro e la abbracciala forte.

     A vedere il preside che abbracciava Naora come se fosse sua figlia, l'omone si sentì in disparte, cosa che non gli andava minimamente a genio.
    "Mi sento un po' escluso" borbottò per poi trasformarlo in un abbraccio di gruppo.
    "Ok... ma adesso mi state soffocando tutti e due" si lamentò Naora ridacchiando.

      I tre si sciolsero dall'abbraccio per poi sedersi nell'ufficio.
     "Non sapevo che saresti tornata a Tokyo? Quando sei arrivata? E Yuta?" fece domande su domande Yaga.
     "Fino a qualche giorno fa non sapevo nemmeno che sarei ritornata. Comunque sono arrivata a Tokyo proprio ieri e Satoru ha affidato Yuta a Miguel" spiegò.

     Il preside fulminò con lo sguardo Gojo.
     "Cosa c'è? Miguel è bravo e siamo diventati ottimi amici!" disse convinto.
     "Ma se a malapena ti sopporta" fece notare Naora.
     "Sei solo gelosa perché ho fatto un nuovo amico" contraddisse.
     "Alcune volte mi chiedo se sei davvero scemo o ti comporti così apposta"

     "Nessuna delle due. Io sono intelligente, bello, affascinante, diverte..." venne interrotto mentre elencava le sue innumerevoli capacità.
     "E un emerito idiota" finì Naora.
     "Sei solo gelosa della mia forza e bellezza, come dovresti, ovviamente!" oppose lui.
     "Io ti-" Iniziò per dire Naora ma venne interrotta dal preside.

     "Satoru, quando avevi intenzione di parlarne con me prima di decidere tutto?" chiese Yaga ponendo fine ai loro soliti battibecchi.
      "Lei non me l'ha chiesto, io non ho mai risposto" rispose Gojo sogghignando.

     "Tu piccolo bast-" fece per dire il preside irritato, ma si costrinse a ricomporsi e rivolgersi a Naora.
     "Satoru mi aveva detto che doveva parlare di qualcosa e il tuo ritorno mi dice che ci sei di mezzo anche tu. Quindi, di cosa volete discutere con me?"

     "Ecco... ci chiedevamo se fosse possibile far rimanere Naora qui a Tokyo in modo permanente in modo che lei inizi ad insegnare qui all'Istituto, insieme a me" iniziò a dire l'uomo con gli occhi bendati al posto della corvina.

     Il preside rimase sorpreso dalla richiesta dei sui ex-studenti.
     "Tu? Lei? All'accademia? Insieme?" domandò più a sé stesso che ai due insegnanti davanti a lui, ma comunque quest'ultimi annuirono.

     "Come mai all'improvviso avete preso questa decisione?" chiese.
     I due stregoni più temuti si guardarono l'un l'altro, come era sempre una loro abitudine per accordarsi su ciò che avrebbero dovuto dire.

𝑬𝒏𝒆𝒎𝒊𝒆𝒔 - |{𝒂 𝒈𝒐𝒋𝒐 𝒔𝒂𝒕𝒐𝒓𝒖 𝒙 𝒐𝒄}|Where stories live. Discover now