༆𝑰𝒍 𝒈𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒆 𝒊𝒍 𝒕𝒐𝒑𝒐 ༆

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     Yoshinbu Gakuganki camminava tra i silenziosi corridoi della scuola con una espressione aggrottata, dopo un lungo incontro con i membri dei piani alti.

     Era notte fonda ormai, e l'edificio sembrava essere deserto mentre gli studenti dormivano nei propri dormitori.

     In quel momento, l'unica cosa che si poteva sentire era il cinguettio degli uccelli notturni che impedivano al quel silenzio raccapricciante, di regnare senza problemi.
     Ma il preside era troppo occupato ad essere frustrato dall'affermazione di Akane e Gojo, per rendersene conto.

     Non riusciva ancora a togliersi la sensazione del suo cuore soffocarsi per la colpa della corvina; con il cervello che si trasformava in una poltiglia fino a quando non era stato capace di muovere un muscolo.

     Cercò di scacciare via quella scena dalla sua mente, mentre girava la maniglia della porta del suo ufficio, con l'unico pensiero di sedersi e bere un po' d'acqua

     Ma ciò che vide appena aperta la porta, fece dimenticare il suo intento quando Akane Naora seduta sulla sua scrivania a suo agio, come se fosse a casa sua.

     "Ciao nonnetto" Naora lo saluto.
     Il preside era confuso, oltreché leggermente intimorito. "Che ci fai qui?"
     Lei fece un'espressione fintamente triste. "Non sei felice di vedermi?"

     "Vieni dritta al punto Akane, sei per caso venuta ad uccidermi?" Gakuganji chiede con un piatto.
     La corvina scoppiò a ridere. "Chi credi che sia, una pazza psicopatica?"
    "Si" rispose sincero.

     "Rude" - fece lei un broncio - "Ma non sono venuta per ucciderti. Sappiamo entrambi che se muori, morirà anche Itadori. Sono solo venuta a fare quattro chiacchiere con te"

     L'anziano sollevò le sopracciglia piene di scetticismo e Naora, accorgendosene, indicò la sedia dove la mattina scorsa era seduta lei: "Avanti, siediti"

     Lui camminò lentamente verso la sedia mentre osservava ogni suo movimento, ma non sembrava mostrare ostilità. La cosa lo rendeva ancora più confuso e sospettoso di prima.

     "Conosci la Divina Commedia di Dante Alighieri?" Naora chiese dopo un breve silenzio.
     "Che razza di domanda è questa?pensò il preside tra sé, ma ciò che rispose fu solo un: "Ovviamente"
      Vide la corvina sorridere soddisfatta.

     "Sapevo che saresti stato almeno un uomo colto. Vedi, mi è sempre piaciuto l'inferno di Dante, mio padre me lo raccontava sempre da adolescente. Alighieri aveva avuto una fantasia fuori dal comune quando ha scritto la struttura dell'inferno e le pene per punire i peccatori, non credi?"

     L'anziano annuì, concordando sulla sua opinione e vide Naora avere un'espressione di buon umore.
     "Ma sono sicura che nemmeno Dante sarebbe stato capace di immaginare la mia punizione quando ho ucciso Gojo Masaki" sentenziò.

     A sentire quel nome, il preside s'irrigidì mentre tratteneva un gemito di sorpresa.
     Era un nome che non sentiva da quelli che potevano sembrare secoli, allora perché dal nulla stava nominando il padre di Gojo Satoru?
     Non aveva senso.

     Naora continuò. "Sai, dopo la mia condanna, ho cominciato a definirmi un gatto sazio. Un gatto sazio che può giocare con il suo topo per tutto il tempo che vuole, prima di divorarlo. E il primo che ho divorato, è stato proprio Masaki Gojo"

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⏰ Last updated: May 07, 2022 ⏰

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𝑬𝒏𝒆𝒎𝒊𝒆𝒔 - |{𝒂 𝒈𝒐𝒋𝒐 𝒔𝒂𝒕𝒐𝒓𝒖 𝒙 𝒐𝒄}|Where stories live. Discover now