༆𝑴𝒂𝒏𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒔𝒆𝒈𝒓𝒆𝒕𝒐༆

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     "Ahia! Qualcuno mi liberi da questa strega!" gemette lo spilungone mentre Naora lo prendeva per l'orecchio, uscendo dall'ufficio del preside Yaga.

     "Cos'era quella storia del <è tutta colpa di Naora?>" pretese lei irritata.
     "La solenne verità" rispose Satoru, quando si liberò dalla presa della donna e cominciò a correre.

     "Farmati bastardo" urlò Naora.
     "Prendimi se hai il coraggio!" sfidò Gojo, lanciandole un bacetto per aria, mentre correva per scappare da lei.

     Naora maledisse in tutte le lingue esistenti le sue gambe chilometriche. Nonostante fosse più veloce di chiunque altro, aveva una certa difficoltà a tenere il passo con le sue lunghe gambe.
     Ma non si sarebbe arresa così facilmente, così aumentò la velocità della sua corsa al massimo.
     "Non credere di potertela cavare!" strillò.

     Ovviamente questa confusione non poté non essere evitata dai studenti del primo anno mentre ritornavano da Ijichi, che aveva assegnato a loro una serie di missioni.
    
     Megumi notò le faccie esterrefatte dei suoi due compagni, mentre entrambi guardavano Naora rincorrere Gojo, nonostante Itadori fosse ancora leggermente assonnato.
     Ma il corvino non li poté nemmeno biasimare per quella reazione.

     Gojo Satoru e Akane Naora sono considerati come due stregoni più importanti e potenti del mondo della stregoneria. Sono conosciuti con vari soprannominati, soprattutto come lo <Stregone con i Sei Occhi> e la <Sovrana delle Ombre>.
     Ma vedere due leggende del genere comportarsi come dei bambini, poteva chiaramente immaginare che doveva fare una certa impressione, come una volta era accaduto a lui.

     "Non vi preoccupate. Vi ci abituerete col tempo alle loro pazzie" disse stoico come al solito Megumi.
     "Ma si comportano sempre così?" chiese la ragazza.
     "Sin da quando li ho conosciuti" - confermò - "Sono sempre stati così, anche se sono sicuro che vogliano uccidersi l'un l'altro"

     "Perché dici così? Insomma, è ovvio che lidigano pesantemente per piccole cose, ma non credo che possano arrivare al punto di ammazzarsi a vicenda" chiese il ragazzo dai capelli rosati, confuso e curioso allo stesso tempo, malgrado la sua stanchezza estenuante.

     "Sinceramente non lo so. Mi hanno sempre voluto nascondere le loro divergenze e motivi del loro odio. Ogni volta che è mi capitato di chiedere al riguardo, si sono irrigiditi e hanno cambiato argomento. Per questo ti dicevo" - disse mentre si rivolgeva a Nobara - "che è impossibile in un qualsiasi futuro che loro diventassero una coppia. Anche se..."

     "Hey da dove siete tornati voi tre?" interruppe Naora dietro di loro, mentre Gojo si trovava al suo fianco con una guancia arrossata e cercava di accarezzarla delicatamente, gemendo di dolore.
     Era chiaro che Naora era riuscita a prenderlo e dargli una bella lezione.
     "Da Ijichi, ci ha assegnato una serie missioni" rispose Nobara.

     "Che livello di missioni sono?" domandò la corvina, mentre il suo cervello era pronto per ricevere ed elaborare le informazioni.
     "Tra il secondo e terzo livello. Due sono verso la periferia della città e altre tre al centro" continuò la ragazza.

     A sentire quello, i due insegnanti esclamarono all'unisono: "Verremo con voi"
     "Basta che non lidigate" fece Megumi.

     "Oi, siamo noi gli adulti qua. Impara a rispettarli" rimproverò lo spilungone con il suo solito tono melodrammatico.
     "Allora imparate a comportarvi come tali. Le uniche persone che io tendo a rispettare sono Yuta sempai e Akane sensei, quando non ha a che fare con lei, ovviamente" gli rispose il corvino.

     Naora si commosse. "Sono così fiera di te"
     "È questo che gli hai insegnato quando restavi a Tokyo?" urlò Gojo.
     "Sei tu quello che non si è fatto rispettare, quindi non venire a piagnucolare da me" disse di rimando Naora.

𝑬𝒏𝒆𝒎𝒊𝒆𝒔 - |{𝒂 𝒈𝒐𝒋𝒐 𝒔𝒂𝒕𝒐𝒓𝒖 𝒙 𝒐𝒄}|Where stories live. Discover now