༆𝑺𝒄𝒂𝒄𝒄𝒐 𝑷𝒂𝒛𝒛𝒐༆

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     Gojo sospirò con un mix tra sollievo e irritazione.
     "È vivo, allora"
     Naora invece sembrò essere travolta dalla tristezza.

     Quando la faccia del preside di Kyoto riprese un po' di colore, disse alla corvina: "C-che cosa hai detto?"
     "Ho detto che ci sposeremo, come da condizione che ci avevi detto ieri" ridisse.

     In quel momento, Gakuganji si rese conto di aver appena scavato una fossa per sé stesso, nonostante fosse stato certo del fatto che avrebbero scelto di lavorare separatamente se l'alternativa era sposarsi.

     Non riusciva ancora crederci a ciò che aveva appena sentito.
     Dedusse che c'era siuramente qualcosa sotto, se avevano deciso una strada che evidentemente detestavano.
     Prese mentalmente nota di scoprire ciò che stavano tramando i due stregoni più imprevedibili della storia.

     Ma a prescindere da tutto questo, non poteva tirarsi indietro.
     Se Naora e Gojo avevano deciso di sposarsi, come da accordo, non poteva farci nulla per quanto l'idea di avere loro due insieme contro i piani alti lo infastidisse.

     "Siete sicuri della vostra scelta?" chiese scettico per assicurarsi di aver capito bene.
     "Nonnetto, le opzioni che ci hai dato erano o di lavorare in diverse scuole, oppure di sposarci per insegnare a Tokyo. Noi abbiamo scelto la opzione due, hai problemi anche con questo?" gli chiese lo spilungone.

     "Ovviamente no. Ma a parer mio, avete preso una pessima decisione. E tutto questo solo per un ragazzino" replicò.
     "Grazie, ma i tuoi pareri li puoi mandare a fanculo" gli rispose la corvina irritata.

     L'anziano fece un lungo sospiro. "Bene allora. Se è quello che volete, non possiamo farci nulla"
     "Non dovremmo firmare da qualche parte questo accordo che abbiamo stretto come da prassi?" chiese Naora leggermente confusa, rammentando tutte le procedure.

     "I documenti su cui firmerete saranno pronti per il giorno del vostro matrimonio" disse.
     Gojo rise prima di rivolgersi a Naora.
     "Mi sa che era così sicuro che tu saresti rimasta qui che il vecchio non aveva nemmeno preparato i documenti" sputò divertito per poi rivolgersi al preside dicendo: "Immagino di averti messo nella posizione di scacco pazzo"

     "È scacco matto" - lo corresse il preside - "Sai almeno giocare gli scacchi?"
     "Certo! Ero il migliore, come sempre dopotutto" disse.
     "Distruggere gli scacchi con le tue tecniche non è considerato giocare a scacchi. Te ne rendi conto?" gli chiese la corvina.

     Lui fece il broncio. "Non ha importanza"
     "E invece si" affermò contrariata, voltandosi verso di lui.
     "Invece no" disse Gojo facendo lo stesso.

     "Se avete intenzione di continuare questa discussione, potete farlo da qualche altra parte?" li domandò.
     I due riportarono la propria attenzione sul vecchio, ponendo fine ad uno dei loro soliti scontri verbali.

     Sbuffando, Naora lasciò la stanza senza nemmeno degnare di una parola a nessuno.
     "Non ti aspettare un invito del matrimonio" disse Gojo, a mo' di saluto, prima che se ne andasse anche lui.

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     Naora camminava silenziosamente tra i corridoi dell'edificio lasciando l'ufficio del vecchio Gakuganji, prima di chiudere la porta della stanza dove aveva passato la notte.

     Poi tutto ciò che fece era scatenarsi in un piccolo balletto di eccitazione, accompagnato da un ritornello con cui si congratulava con sé stessa.

     Persa nel suo entusiasmo però, la corvina non si rese conto che lo spilungone alto un metro e novanta l'aveva seguita per poi continuare ad osservarla divertito, fino a quando non fece un fischio di apprezzamento.
     "Vedo che fai ancora schifo a ballare" disse.

𝑬𝒏𝒆𝒎𝒊𝒆𝒔 - |{𝒂 𝒈𝒐𝒋𝒐 𝒔𝒂𝒕𝒐𝒓𝒖 𝒙 𝒐𝒄}|Where stories live. Discover now