26. Mi fidavo di te.

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Jungkook's pov

Un gran sorriso contorna il mio viso mentre osservo il mio riflesso allo specchio. Questa sera uscirò con Taehyung e l'idea di vederlo mi fa sentire al settimo cielo. Sistemo gli ultimi bottoni della camicia, la metto all'interno dei pantaloni e mi siedo sul letto aspettando il suo arrivo.
Il tempo passava e Jungkook continua a fissare lo schermo del suo cellulare con la speranza di ricevere un messaggio da parte di Taehyung. Dovevano vedersi ben due ore fa, ma di lui nessun segno di vita. Jungkook ormai si era rassegnato e sapeva com certezza che Taehyung non si sarebbe più presentato. In quel preciso istante però, sento bussare alla mia finestra e mi giro verso di essa col terrore dipinto sul volto. Mi alzo dal letto e mi avvicino lentamente. Sposto la tenda e con mia gran sorpresa mi ritrovo il viso di Taehyung da l'altro lato, la fronte appoggia alla superficie trasparente e il pugno che continuava a sbattere su di essa. Mi affretto ad aprire la finestra, ma nell'esatto momento in cui lo faccio, il corpo di Taehyung si accascia e io immediatamente lo afferro in modo che non cada a terra.

«T-Taehyung?» inizio a scuoterlo diverse volte, ma sembra come se sia in uno stato confusionale.

«J-Jungkook» la puzza d'alcool invade le mie narici non appena apre bocca. Istintivamente mi tappo il naso, poi però mi metto seduto e provo ad alzarmi rimettendolo in piedi. Peccato in queste condizioni mi viene difficile farlo visto il peso.

«Taehyung ti prego, prova ad alzarti». Lo sento mugugnare poi le sue braccia circondano la mia vita impedendomi di muovermi. Guardo il suo viso e noto un livido su un occhio e le labbra spaccate dove vi esce ancora un po' di sangue. «Che ti è successo?». Non so perché si trovi in questo stato così pietoso, ma non riesco a vederlo così. Provo a staccare le sue braccia dalla mia vita e con fatica mi rimetto in piedi, per poi abbassarmi e afferrarlo dalle braccia in modo da alzarlo. Riesco a sollevarlo e con fatica lo trascino verso il bagno dove lo spoglio in modo da fargli una doccia fredda e rianimarlo un po'. Solo dopo avergli tolto la felpa mi accorgo del collo segnato da una striscia rossa. Il suo corpo è coperto da diverse cicatrici, alcune sono quasi sparite e si vedono a malapena, altre sono ancora fresche di qualche giorno. Non riesco a capire come possa ridursi così, che frequenti brutta gente? Che tutto questo abbia a che fare davvero col suo lavoro?

«Dio Taehyung, ma chi ti ha ridotto così?» sussurro. Le lacrime iniziano a pizzicare i miei occhi e non riesco a smettere di pensare a quello che potrebbe essere successo. Finisco di spogliarlo e dopo averlo fatto entrare in doccia ─ cercando di tenerlo in piedi con le mie sole forze ─ gli faccio una doccia fredda. Inizia a tremare e a lamentarsi, ma io continuo senza ascoltarlo e dopo avergli messo qualcosa di pulito addosso lo faccio sdraiare sul letto.

«Hyung» sussurro, ma lui non risponde e si accoccola al mio petto sembrando un bambino bisognoso d'affetto. Ma forse è proprio quello che è in questo momento. Sussurra per un attimo il mio nome poi si addormenta.

[...]

Taehyung's pov

«JUNGKOOK» urlo mettendomi a sedere. Mi guardo intorno e riesco a riconoscere la stanza Jungkook. Una forte fitta alla testa mi costringe a buttarmi nuovamente sul letto e porto le mani alle tempie come se facendolo il dolore potesse calmarsi, poi lentamente mi rimetto seduto. Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e mi volto verso di lui che si trova al mio fianco. Mi guarda preoccupato, mentre mi massaggia il braccio per confortarmi.

«Sono qui» sussurra.

«Jungkook...mi dispiace così tanto» mi regala un dolce sorriso, un sorriso che sembra nascondere della delusione, e il mio battito accelera. «Cos'è successo? Che ci faccio io qui?»

«Sei entrato dalla finestra» dice indicandomela «Eri ubriaco e-»

«Che ci faccio con i tuoi vestiti addosso?»

L'assassino della notte ~ TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora