6. Ho solo voglia di...

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ATTENZIONE:
A inizio capitolo ci sarà una scena di morte. Se non vi va di leggere passate avanti la prima parte.

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Taehyung's pov

Rimango a fissare la mia figura davanti lo specchio. Sono chiuso in bagno da almeno una decina di minuti senza riuscire a muovere un muscolo. La mia immagine è riflessa danti lo specchio leggermente sporco, come il resto del mio corpo. Tengo stretto il lavandino come se non facendolo potessi cadere sul pavimento freddo. I miei capelli sono un disastro, il mio viso non è da meno, per non parlare dei vestiti che ho addosso. Come al solito indosso la mia uniforme, che poi è da stupidi definirla così, visto che ho solo un semplice paio di jeans, una maglietta, una felpa e degli anfibi completamente neri. I miei occhi sono contornati da un ombretto nero, cosa che faccio sempre quando esco per andare a lavoro. È come una maschera, che copre il contorno dei miei occhi come se potesse nascondere il mio vero volto. Abbasso la mascherina, oramai sporca e la lascio cadere sul pavimento. Lentamente mi sfilo la felpa, appoggiandomi al mobiletto del bagno, lo stesso faccio con la maglietta. Tolgo gli anfibi spingendoli via col piede e mi tolgo i pantaloni. Mi guardo ancora allo specchio, il colore dagli occhi sta andando lentamente via e le lacrime rigano il mio viso completamente sporco di sangue. Apro il rubinetto e cerco di togliere il sangue dalla mani. Mi sciacquo il viso e mi passo le mani bagnate fra i capelli, portandoli all'indietro. Ho davvero bisogno di fare una doccia, di levarmi il sangue e la puzza di dosso. Tutto questo sembra un dejavu. Ma del resto è così, visto che quasi ogni sera sono costretto a fare tutto ciò, ritrovandomi come sempre chiuso in questo piccolo bagno ripulendomi dal sangue di altre persone e sperando che mia madre dorma e non mi veda in questo stato.
Stringo la presa sul lavandino, abbasso lo sguardo e chiudo gli occhi cercando invano di cacciare via le lacrime. Non posso reggere tutto ciò ancora per molto, sono due anni che vivo questa vita di merda. Due anni della mia vita andati a puttane pur di proteggere e salvare la persona che più amo al mondo. Due anni di sofferenze e di dolore. Due anni che mi perseguiteranno per il resto della mia vita.
Mi lascio scivolare sul pavimento, continuando però a tenere le mani strette al lavandino. Inizio a piangere. Tremo e sembra che io non riesca più a controllare il mio corpo. Mi sdraio sul pavimento e stringo le gambe al petto. Mi manca il respiro e sento che potrei svenire da un momento all'altro. Mi sento vuoto, il mio corpo non risponde. Voglio che tutto questo dolore finisca. Voglio ritornare ad essere il ragazzo solare e spensierato di una volta. Voglio vivere la mia vita a modo mio, voglio essere libero. Ho solo...
Ho solo voglia di morire.

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Flashback

Mi trovo in una zona isolata praticamente dal resto del mondo, dove vi sono solo quattro piccole case. Sono corso qui non appena il mio capo mi ha contattato e sono qui fuori al freddo e al buio, dove vi è solo la fievole luce dei lampioni situati accanto ai cancelli delle abitazioni. Sono qui ormai da almeno una ventina di minuti. Come sempre ho addosso i miei soliti vestiti che solidamente tengo in auto insieme alle armi. Mi sono cambiato velocemente e adesso mi trovo davanti la piccola villetta dell'uomo di cui mi devo occupare. Porto le mani all'interno della felpa, cercando di riscaldarle almeno un po'. La sera fa particolarmente freddo e il fatto che io indossi solo una magliettina a maniche corte e una felpa non aiuta affatto. Guardo verso la casa e noto che finalmente le luci sono spente, segno che chi vive lì dentro sia andato a dormire. Dio quanto darei per essere sotto le mie calde coperte. Alzo la mascherina e scendo da sopra il muretto. Fortunatamente è buio e vi sono alti cespugli, quindi mi sono potuto nascondere da sguardi indiscreti, anche se a dir la verità da quando sono qui non è passata anima viva. Mi guardo intorno, sperando che nessun vicino stia curiosando. Mi avvicino silenziosamente alla casa camminando intorno al muretto per dare una veloce occhiata al cancello e assicurarmi non ci siano telecamere. Ma visto quanto sono sfigato, ne trovo una posizionata in un angolino accanto al cancello d'ingresso.

L'assassino della notte ~ TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora