30. Sei tutto ciò che mi rimane.

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Taehyung's pov

Mio padre aveva un hobby particolare, amava osserva le stelle e i pianeti attraverso il suo telescopio. Ricordo le sere passare nel suo ufficio ad ammirare il cielo e io amavo ascoltarlo quando mi parlava delle costellazioni e di come fosse sconosciuto a noi l'universo. Era convinto che esistessero altre forme di vita oltre noi ed io ero pienamente d'accordo. Ormai non ricordo più quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho guardato le stelle con lui. Il telescopio è andato distrutto tanti anni fa per un mio stupido errore. Ricordo ancora la delusione di mio padre e di come nonostante fosse arrabbiato con me, lasciò correre l'accaduto sapendo fosse stato un incidente. Da quel giorno mi sono sempre sentito in colpa e nonostante avessi voluto comprarne uno nuovo, non avevo la possibilità di farlo. Adesso dopo anni sento quella nostalgia e vorrei poter passare solo un altro giorno insieme a lui a parlare dell'universo, delle stelle, dei pianeti. Poter rivivere quei momenti felice. Peccato che quel giorno non arriverà mai.
Mentre osservo il cielo tingersi di un blu notte e iniziare a riempirsi di piccole lucine, sento il rumore del cancello aprirsi e una macchina uscire da esso. Vi guardo all'interno e gli occhi di Jeon si incrociano con i miei, vedo l'auto fermarsi proprio davanti a me e il padre di Jungkook uscire da essa. Sbatte con forza la portiera e fa il giro della macchina fino a fermarsi proprio davanti a me. Rimane in silenzio, semplicemente a fissarmi con quei suoi occhi gelidi. È strano quanto siano simili a quelli di Jungkook in vari aspetti.

«Cosa ci fai qui? Non ti sei ancora arreso?» sbraitò in preda alla rabbia «Non mi piace che gironzoli davanti casa mia. Sparisci».
Da quanto Jungkook ha scoperto la verità, ho deciso di sistemarmi per diverse ore fuori casa sua e assicurarmi che non venga nessun altro. «Ti ho visto in questi giorni»

«Non sto gironzolando. Sono semplicemente appoggiato alla mia auto a prendere un po' d'aria fresca» faccio spallucce e alzo gli occhi verso il cielo. «È una serata così bella. Non trova?»

«Sarebbe molto più bella se non ci fossi tu fra i piedi» ringhia stringendo le mani in due pugni «Mio figlio non vuole vederti»

«Lo so. Ecco perché non sa che sono qui»

«Allora cosa stai facendo? Vattene prima che chiami i miei uomini»

«Sono qui per sorvegliare Jungkook. Nient'altro» dico tranquillamente mentre mi guardo intorno. Anche se ho preso un accordo con Harris questo non vuol dire che lo rispetterà. Da quando ho lasciato quel posto ho il terrore che possa fare qualcosa e non posso permettermi che gli faccia del male.

«Sorvegliare? Non eri tu che dovevi ucciderlo?»

«Ho lasciato quella merda. Non ho più niente a che fare con Harris, ma sono preoccupato» sospiro.

«Pensi che manderà qualcun altro?» chiede serio.

«Non lo so, ma meglio prendere delle precauzioni e se non sono io a farlo, non credo lo faccia lei»

«Cosa vorresti insinuare» si avvicina a me e mi afferra per il colletto.

«Non gli è mai importato niente, quindi perché dovrebbe farlo adesso?» afferro la sua mano e la scanso bruscamente. Odio quando mi mettono le mani addosso, ne ho abbastanza. «Suo figlio è importante per me e non lascerò che qualcuno si avvicini a lui». Inizia a fissarmi scrutandomi attentamente come se cercasse di capire qualcosa. «La smetta» mormoro infastidito dal suo sguardo tagliente.

«Sei uno strano ragazzo» sospira «Una persona come te non merita di vivere ed è molto strano che tu sia ancora qui dopo aver abbandonato Harris»

«Siamo entrambe persone di merda signor Jeon, ma almeno io lo ammetto. Lei invece?». Alza un attimo gli occhi verso il cielo come se stesse pensando a qualcosa poi ritorna a guardare me.

L'assassino della notte ~ TaekookWhere stories live. Discover now