Come iniziò tutto;

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Zayn malik, è famoso, lavora in una band, gli one direction. Mentre stava facendo le prove gli arriva una telefonata:
"Pronto?" "salve, sei il signor malik?" "si sono io" "bene, è successa una cosa molto importante. Venga in comune al più presto possibile" "perché?" "non c'è tempo delle domande. Venga subito" "va bene...salve" chiuse la chiamata, era rimasto imbambolato. Poi decise di andarci; giusto per curiosità.
"Chissa che cavolo vogliono" era molto agitato. Continuava a pensare e ripensare ma non riusciva propio a capire che cosa cavolo volevano! Arrivato, aprì la porta principale e si recò all'interno dove un uomo appena lo vide gli andò in contro. "Salve...venga le dobbiamo dire una cosa" zayn annuì e lo trascinarono dentro una stanza. L'uomo di prima sospirò e si sedette su una poltrona, provocando un rumore con la stoffa. Zayn invece continuava a mangiucchiarsi le dita e ha passare la mano nei capelli; simbolo che è agitato.
"Allora..." iniziò il signore. La sua voce rimbombava nel piccolo metro cubo della stanza. "So che è una cosa un po difficile da accettare e, non so neanche come dirtela quindi, la dico come viene" fece una pausa, poi continuò "lei è padre, sua figlia e qui e sua madre è morta" disse tutto velocemente stringendo gli occhi. "Chii??" "hh...lei è padre, ha una figlia" zayn rimase ha bocca aperta e gli occhi diventarono grandi come tutta la faccia. "No aspetti, io non posso prendermi cura di lei, non posso, sarebbe solo un peso. Io non voglio una bambina tra i piedi!!" disse disperato. Il dottore iniziò ad alterarsi sulle stronzate che aveva appena detto. "Senta, signor malik , io conosco la bambina e sappi che è la più dolce che abbia mai conosciuto!" "non m' importa! Non la voglio! Mandatela in un orfano trofio o dove cazzo volete ma sono ancora troppo giovane per occuparmi di ste cose" iniziava ad agitarsi sulla sedia. "Malik! Allora la prossima volta pensaci, prima di fare sesso con una ragazza!!" "approposito, chi è sua madre?" "non sa nemmeno chi è sua madre?!" il signore lo fissava inarcando le sopracciglia. "No, io faccio l'amore con tante ragazze" disse in difesa zayn. Il dottore rise nervosamente "certo una botta e via..." continuò malik. "Senta, questa volta c'è una bambina di mezzo! Ed è importante mettere al mondo dei figli! E che lo voglia o no questa bambina almeno la dovrai vedere" zayn sbuffò. "È nella stanza 59 con una dottoressa, così potrai decidere se tenerla o no" zayn annuì e uscì dalla stanza. Tutto era illuminato da strane luci bianche che ti facevano girare la testa. Perfino il viso delle persone sembrava più pallido.
"57.....58.....59!" sussurrò arrivato alla porta. Bussò due volte, finche non sentii un avanti della dottoressa. Aprì piano la porta, alzò lo sguardo e vide una bambina molto carina seduta su un divano a gambe incrociate e sguardo basso, con un vestitino blu e delle ballerine viola. Si avvicinò alla dottoressa, però, avendo sempre lo sguardo proiettato sulla piccola creatura. "Salve signor malik" "oh salve" si strinsero la mano. "Quindi, quella è mia figlia?" la dottoressa sorrise e la guardò. "Certo" zayn si alzò e gli andò di fronte prima di abbassarsi al suo livello. "Ciao piccolina" lei alzò subito lo sguardo. Lo studiò per bene. Alzò la piccola manina e gli iniziò ad accarezzare la fronte e sussurrò :"stessi occhi...- poi passò al naso- stesso naso....-poi alla bocca- stessa bocca....papà" "eh si sono il tuo papà tu come ti chiami?" "elisabeth" "io zayn" la bambina gli sorrise. "Quanti anni hai?" gli chiese il padre. Lei fece segno con la mano il numero tre. "Io diciannove" disse zayn. La bambina prese la mano del padre e iniziò a parlare. "So che sei ancoa giovane per plendelti cula di me, ma non ti pleoccupale, ti capisco. Non sei costletto, solo...tieni" gli passò una collana al quale aveva un ciondolo che si apriva e spunatava una foto di elisabeth e sua madre. Glie la mise nella mano e disse "non voglio che tu ti dimentichi di me" zayn iniziarono a bruciragli gli occhi e scese una lacrima. Aprì il ciondolo e...no! Non ci poteva credere...quella donna...era l'unica che aveva mai amato veramente. Non era una botta e via era vero amore. Strinse la collana e scesero diverse lacrime. Andò vicino alla piccola e l'abbracciò. Poi gli sussurrò all'orecchio:"non ti preoccupare piccola. Tu vieni a casa con me" la bambina lo strinse ancora si più a se.

Papà, sei speciale per me/Z.M.Where stories live. Discover now