23 capitolo

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"Stanno dormendo tutti..."
"Lo so Ní"
Dissi incorciando le gambe.
"Ma sono le 4:00 di notte Lizzie come cavolo fai a non avere sonno?" emise un verso di lamento Niall.
Mi ero svegliata qualche minutino fà perché avevo un pò di mal di pancia. E lo ho ancora.
"Ní, mi fa male la pancia..."
Dissi sbuffando.
Lui schiuse la bocca.
"Davvero?"
"Si. Credo per la fame, ieri non ho mangiato niente"
Spiegai col broncio.
"Oh piccolina, vieni, andiamo nella Hall che ho visto una macchinetta delle merendine. E già che ci sono ne prendo una anch'io"
Disse sorridendo mentre tirava fuori dalla tasca 5$

Mi prese la mano e iniziammo a camminare per il corridoio dopo averci chiuso la porta alle spalle.
"Niall, ma è tutto buio" sussurrai stringendomi alla sua mano.
"Lo sò. Stai attaccata a me"
Non me lo feci ripetere due volte e circondai il suo busto con le mie braccia.

"Okay"
Disse una volta giunti davanti alla macchina.
Mise dentro una monetina e caddé una briosche.
Fece la stessa cosa per due volte.

"Ní, devo andare in bagno"
Dissi.
"Allora andiamo"

La Toilette si trovava di fianco al bancone.
Aprì la porta e accesi la luce.
C'era un silenzio che ti metteva i brividi.
Si sentiva solo il respiro mio e di Niall.

"Che state facendo qui?"

"AAAHH!!"
Urlammo all'unisono io e Niall mentre sobbalzavamo all'indietro.
Dopo aver messo a fuoco, mi accorsi che era mio padre; che appunto ci fissava strabigliato.
"Ma papà!"
Esclamai alterata.
"Ragazzi che state facendo?"
Chiese il diretto interessato.
"Avevamo fame e lei doveva fare pipì...o cacca?" parlò Niall prima di girarsi verso di me.
"Pipì" affermai.
"Doveva fare pipì"
Sorrise.
"Ah. Mi avete fatto prendere un colpo non vi trovavo in stanza"
Mentre parlavano decisi di andare in bagno visto che avevo la vescica gonfia.
Mi chiusi la porta alle spalle.

"Bella bambina che ci fai qui...?" una voce roca e profonda mi fece bloccare sui miei stessi passi.
"S-serve qualcosa s-signore...?" balbettai voltando lo sguardo verso di lui.
Era l'uomo del bancone!
Quello che ci ha accolto all'inizio.
"Beh,"
Si avvicinò e iniziai a tremare impallidendo.
"Prima di tutto questo bel vestitino lo togliamo, e poi vedremo che possiamo fare"
Disse.
Perché voleva che mi toglievo il vestito?!
Io non voglio togliermelo!
"I-io, no non voglio"
"Lo faccio io allora!"
Esclamò a denti stretti.
"G-guardi, che lí fuori c'è papà!"
Dissi indicando la porta.
"Provvederemo!"
Disse prima di mettermi uno straccio sulla bocca legandomelo stretto per non farmi parlare.
Il battito del cuore accellerava.
"Mmmhhhmhhh!"
Iniziai a urlare invana.
Usciva solo un mugulio dalla mia bocca.
Mi prese le braccia e iniziò a spingermi nel camerino dove c'era il water.
Mi dimenai, cercai di togliermelo di dosso con tutta me stessa.
Lo odiavo non mi doveva toccare quel lurido. Iniziai a piangere, piansi con tutta me stessa.
Mi alzò il vestito fino alla vita e mi abbassò le mutandine.
"Mamà!"
Cercai di urlare papà mentre il viso mi diventava rosso per il pianto.
Urlai molto forte quando sentì un fortissimo dolore al sedere.
"AAAHAAHHH MASTA! MASTA!"
Cosa ne stava facendo di me?
Continuai a urlare e dimenarmi mentre l'uomo a spingeva contro il mio bacino procurandomi dolore. Non sò come, ma faceva malissimo.
Mi sentivo una schifezza volevo morire.
Perché propio a me.
L'uomo iniziò a toccarmi il ventre mentre faceva dei rumori strani. Strinsi le mie mani in pugno mentre strizzai gli occhi cercando di sopportare il dolore.

"Lizzie?"
Sgranai gli occhi nel sentire la voce del mio papà.
"P..."
Non riuscì a finire, che svenni priva di forze.
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"Bip....bip.....bip"
Un rumore costantantemente fastidioso, mi fece svegliare dal mio sonno così.... Tranquillo.
Schiusi gli occhi e vidi solo bianco.
Misi a fuoco l'immagine, era solo un soffitto.
Abbassai lo sguardo; ero sdraiata su un lettino con un filo legato al polso e al gomito. Da quanto dormivo?
E che ci facevo all'ospedale?!

Iniziai ad andare il panico non avendo la mia fonte di priorità: papà.
Il bip iniziò ad essere più veloce attirando l'attenzione di un'infermiera che entrò dalla porta.
"Tesoro ti sei svegliata?"
Chiese, forse la sua voce così dolce e tranquilla mi fece calmare.
"Papà?" chiesi.
"Lo faccio entrare ora"
Sorrise.
Poco dopo dalla porta entrò Liam e Niall che mi vennero ad abbracciare.
"Piccola, sei sveglia!"
"Da quanto sto dormendo?" chiesi.
"Da un giorno amore, solo da un giorno"
Rispose Niall.
"Ma che è successo?"
"N-non ricordi?"
Scossi la testa.
"Beh,"
Si guardarono.
"Sei scivolata"
Esclamò Liam.
"Oh."
Dissi solo, messaggiandomi la testa.
"Papà?" chiesi.
"Vedi tesoro, papà è....in un posto dove deve dire una cosa importante"
Spiegò Niall impallidito.
Corrucciai le labbra.
"Dimmi cos'è successo Niall!" lo sgridai.
"Allora, vedi...tuo papà è in tribunale. Perché devono decidere se mandarlo... Per un periodo in prigione o-o lasciarlo andare.."
Spiegò grattandosi il retro del collo.
Sgranai gli occhi e alzai di scatto il busto.
"Perché??!"
Urlai.
"Ha, h-ha fatto una cosa che non si doveva fare a un uomo che però se lo meritava"
Spiegò. Sembrava a disagio.
Lo guardai pensierosa.
Zayn'pov.
"Cazzo glie'lo già detto quel lurido uomo ha violentato mia figlia!" urlai a squarciagola mentre tiravo le manette ai polsi dal nervoso.
"Lei lo ha quasi ucciso!"
Mi riprese il giudice.
"Non ciò visto più dalla rabbia mia figlia ha solo 4 anni cazzo"
Gridai prima di scoppiare a piangere sbattendo i pugni sul ripiano di legno posto davanti a me.
"Onorevole!"
Fece per prendere attenzione, Louis.
"Zayn non centra niente, lui ha solo difeso sua figlia"
"Senta signor Tomlinson, la capisco ha tutta la ragione di questo mondo ma, ha quasi ucciso una persona.
Pur avendo ragione 6mesi di pena li dovrà scontare"
Esclama prima di battere il martellino.
Due guardie mi presero i gomiti e mi trasportarono in cella.
Niall' s pov
"Pronto Louis come è andata?"
Chiesi nervoso al telefono.
Sentí un sorpiro dall'altra parte.
"Lo hanno sbattuto dietro le sbarre. Per 6 mesi"
Sgranai gli occhi e impallidì.
"Cazzo" sussurrai tirandomi i capelli.
Lanciai il telefono a terra e scivolai sul muro per poi sedermi e tirare le gambe al petto.

Lizzie non si ricorda Nulla..
Non sà che le è stata tolta la verginità a soli 4 anni e che suo papà l' ha difesa a costo di finire in prigione.
Quando lo scoprirà, non avrà che lodarlo.

Papà, sei speciale per me/Z.M.Where stories live. Discover now