9. Visita inaspettata

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Capitolo nove

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Capitolo nove

Aprii gli occhi e capii subito che quella non era la mia camera, non ero a casa mia.
Mi guardai intorno, vidi che ero da sola nel letto, lui non era accanto a me, però il suo odore mi invase lo stesso le narici.
Mi stropicciai gli occhi per vedere meglio e notai che era nel balcone che era esattamente a lato del letto.
Stava ammirando la splendida vista della città di Torino appoggiato alla ringhiera del balcone e decisi di raggiungerlo.

- Buongiorno... - Mormorai con la bocca impastata.

Lui si girò di scatto, mi guardò e sorrise ampiamente. - Buongiorno. - Mi appoggiai alla ringhiera accanto a lui ed ammirai il paesaggio. - Dormito bene? - Mi chiese.

- Si, tu? -

- Si. -

- Che ore sono? - Domandai.

- Le nove, a che ora devi andare a lavoro? -

- Alle tredici. -

- Beh, allora pranzi qui. -

- Fede devo tornare a casa a prepararmi. Non posso presentarmi a lavoro così. - Avevo i capelli tutti scompigliati, i vestiti mi facevano sembrare una senzatetto e sicuramente puzzavo da morire, dovevo farmi una doccia a tutti i così. - Puzzo e questi vestiti fanno schifo. -

- Fatti una doccia qui, c'è l'ho il bagno sai? -

- E per i vestiti come facciamo? -

- Perché mai dovresti cambiarli? Tanto in ospedale ti metti quella tutina sexy azzurra. - Disse con tono ironico.

- Fanculo, mi obbligano a metterla! -

- Poi con le crocs ai piedi, sei una modella a tutti gli effetti. - Rise.

- Ah, ah, ah. Non sei simpatico Chiesa -

- Dai.- Si avvicinò. - Resta. - Fece gli occhi da cucciolo. - Anche se ti prendo in giro. -

Non potei non nascondere un sorriso, feci congiungere le nostre labbra per la prima volta dopo ieri sera e decisi di restare. - Resto, però - Marcai quest'ultima parola. - Mi porti te con la macchina. -

- Neville ti porta ovunque tu voglia. - Sorrise e mi baciò. - Vuoi fare colazione, la doccia o... -

- Colazione, grazie. - Lo interruppi. Mi piaceva vederlo un pochino "in panico" su cosa volessi fare, voleva farmi sentire a mio agio e l'apprezzavo parecchio.

- Vieni. - Mi guidò fino alla cucina, al piano di sotto. - Cosa mangi solitamente? -

- Latte e cereali? - Dissi con tono interrogativo mentre mi sedevo su una sedia dell'isola della cucina.

- Latte freddo o caldo? -

- Freddo. -

- Brava! Anche io lo bevo freddo. - Sorrise mentre versava il latte in due tazze. - Caldo lo odio. -

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESAHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin