13. Tu sei pazzo

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Capitolo tredici

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Capitolo tredici

- Cinque! Quattro! Tre! Due! Uno! - Urlavano le mie amiche mentre sono stava facendo il countdown per il mio compleanno. - Auguri!! -

Così stappai lo spumante ed iniziai a bagnare tutti i presenti nella saletta che avevo prenotato per i miei vent'anni.
C'erano tutti i miei amici, molti dei quali non vi ho mai nominato, perché non fanno più parte della mia quotidianità, ma alla quale tengo lo stesso tantissimo.

Vi starete chiedendo di Federico... Dopo quel quasi bacio dopo la vittoria contro la Svizzera a Roma, l'avevo rivisto solamente ad una partita della Juventus contro la Lazio, dove oltretutto avevano pure perso.
Quella sera mi aveva salutato, con un banalissimo "ciao" distratto come se fossi un medico qualunque lì per lavoro. Evidentemente non ero importata nulla... D'altronde ci eravamo solo scambiati qualche bacetto.

Le cose tra lui e la sua fidanzata sembrano andate a gonfie vele, di nuovo, così tanto al punto di creare il contenuto in evidenza su Instagram per lei e scrivere sulle foto "anima gemella" o "amore mio ti amo".

Anima gemella con le corna, aggiungerei.

- Grazie ragazzi! - Esclamai iniziando a versare lo spumante nei bicchieri dei miei amici.

La festa procedeva per il meglio e tutti si stavano divertendo parecchio. Tra gli invitati c'era anche Mattia, il mio ex, dai comportamenti indecifrabili. Le mie amiche dicevano che lui mi voleva ancora, ma anche se fosse così, ormai il mio cuore era occupato da quello scemo di Chiesa.
La mia attenzione venne catturata da un messaggio di tanti auguri da parte della sorella di Federico, Adriana.

"Auguri bellissima! Mi devi raccontare con quel deficiente..."

"Grazie bella! Lui ti ha detto qualcosa?" Le risposi subito con un gran piacere.

"È stato vago. Vacci a parlarle" È impazzita per caso? Federico non si merita le mie attenzioni nemmeno per sbaglio.

"Sei pazza? Non se lo merita"

"Lo obbligo a parlarti entro oggi sappilo"

"Adri ti prego lascia perdere, ho solo perso tempo"

Detto questo posso il telefono e continuai a divertirmi con i miei amici.

**

Pov's Federico

Oggi era il compleanno di Alessandra, il ventuno novembre, erano esattamente le due di notte ed accanto a me c'era Benedetta, nuda, che si era appena addormentata.
Solo Dio sa quanto fossi stato falso anche quella notte e mi odiavo, detestavo illuderla e raccontarle bugie, quando in realtà ero in pena per un'altra.

- Amore... - Mormorò. Ah, quindi era sveglia? - Abbracciami dai. -

Annuii semplicemente ed avvolsi il suo corpo tra le mie braccia.

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESAWhere stories live. Discover now