35. Famiglia Chiesa

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Capitolo trentacinque

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Capitolo trentacinque

- So che sei troppo giovane, ma io li vorrei con te dei piccoli Chiesa. Aspetterò fino a quando non ti sentirai pronta. -

Le parole del calciatore bianconero rimbombavano nella mia testa e non riuscivo a non pensare ad altro.

Lui voleva costruirsi una vita "da adulti" con me.

Appoggiai la testa sul vetro del treno godendomi la musica dalle mie AirPods. Stavamo tornando a Torino dopo qualche giorno di svago a Forte Dei Marmi, il mio
lavoro al J Medical mi stava aspettando e non potevo vivere in una vacanza continua, dovevo ritornare alla vita normale.

- Io dormo... - La voce di Chiara interruppe i miei pensieri. - Non addormentarti, non voglio essere svegliata dalla sicurezza come l'altra volta. -

Mi lasciai sfuggire una risatina ed annuii alle sue parole.

"Siete arrivate?" Il messaggio del mio fidanzato attirò la mia attenzione.

"Non ancora, siamo all'altezza di Genova. Come procede lì?" Risposi digitando velocemente sulla tastiera del mio telefono.

Federico e gli altri azzurri avrebbero continuato la loro permanenza a Forte Dei Marmi ancora per un qualche giorno.

"Tutto bene, adesso vado a fare un bagno. Quando arrivi a casa chiamami."

"Ok amore."

Fede mi promise che, una volta tornato a Torino, mi avrebbe aiutato a riportare le mie cose a casa sua che sarebbe tornata ad essere casa nostra.
Il fatto che lui volesse dei figli con me mi rese parecchio felice, ma d'altronde avevo solo vent'anni. Forse non ero un pelo troppo giovane? Aspettare sarebbe stata la cosa migliore, no? Con un bambino le responsabilità aumentano ed avrei dovuto dire ciao ciao a qualsiasi tipo di divertimento ed azione irresponsabile. Ormai non eravamo più degli adolescenti e dovevo prendere seriamente questo discorso di mettere su famiglia.

- Ti vedo pensierosa... - Parlò Chiara.

- Non stavi dormendo? - Domandai.

- Non ci riesco. Dai, dimmi. È per il bambino, vero? -

Annuii. - E se poi Federico si pentisse? Cazzo, siamo tornati insieme da un paio di giorni e la nostra storia è stata tutto fuorché calma. E se non durasse tra me e lui? Nemmeno siamo sposati! Cazzo, un figlio ti cambia la vita. -

- Vuoi sapere come la penso, Ale? -

Annuii facendole cenno di sì con il capo.

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESAजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें