45. Tutto perfetto

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Capitolo quarantacinque

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Capitolo quarantacinque

Tre anni dopo...
Mi infilai i guanti attentamente ed indossai la mascherina per entrare in sala operatoria. Provai con tutta me stessa a non farmi tremare le mani, ma era molto difficile. Avrei dovuto operare una signora al cuore accanto a Chiara, il giorno del mio venticinquesimo compleanno. Non avrei mai sopportato di lasciarla morire, avrei fatto il possibile per regalarle una lunga vita sana.
Lei aveva 63 anni, se non sbaglio, ed aveva passato i suoi ultimi mesi qui, al J.
Era la mamma di Re Giorgio, il mitico difendo se bianconero Chiellini e tutto era nelle mie mani. La vita della donna che l'aveva messo al mondo dipendeva da me e dalle mie abilità.
Giorgio aveva insistito per far sì che fossi io la dottoressa che l'avrebbe seguita in questa lunga e difficile operazione, così accettai. Non potevo tirarmi indietro dinanzi ad un incarico così importante. Un mio amico aveva bisogno di me ed io avrei fatto qualsiasi cosa per garantire la sua felicità e quella della sua famiglia.

- Sei pronta, Ale? - Mi domandò la mia migliore amica sistemandosi la mascherina.

Annuii semplicemente rimanendo seria e composta avvicinandomi verso l'ingresso della sala operatoria. Era un'operazione troppo importante.

- Andrà tutto bene. - Disse lei afferrandomi il polso notando il mio nervosismo. - Adesso fai un bel respiro e vedrai che andrà tutto bene. Non pensare a Chiello adesso, pensa solo all'operazione. -

- Non voglio fargli perdere sua mamma... Per di più il giorno del mio compleanno. - Sentenziai. - Giorgio non si merita niente di tutto quest... - La voce mi si spezzò ed i miei occhi diventarono di colpo lucidi.

Medicina e sentimenti non sono mai andati bene insieme, ed io oggi mi ero mostrata debole. Non andava affatto bene.

- Ehi, ehi amò. - Lei capì subito che stavo per avere un crollo emotivo e mi avvolse con le sue braccia accarezzandomi prima i capelli e poi la schiena. - Sei un'ottimo chirurga. Adesso tu entri in quella sala operatoria e lotterai per la sua vita, insieme a me. Siamo tutti con te, Ale. -

- Si. - Provai a sorridere, sforzandomi e tirando indietro le lacrime. - Andiamo. - Feci un ultimo bel respiro profondo.

Varcai la soglia della sala, seguita dalla mia migliore amica, e mi concentrai il più possibile provando ad evitare gli sguardi dei miei colleghi ed ad eliminare dalla mia mente qualsiasi idea e scenario negativo che avevo immaginato.

- È pronta dottoressa Milani? Possiamo cominciare? - Mi chiese la mia aiutante, Eva, che lavorava da poco al J.

- Si, sono pronta. - Annuii. - Ci prepariamo ad incidere. - Spiegai ai presenti in sala cosa stavo per fare e provai con tutta me stessa a non guardare il volto della signora alla quale mi ero affezionata tantissimo in queste settimane. Vederla così, pronta per essere operata, mi faceva molto male al cuore. - Lama da dieci. -

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESAKde žijí příběhy. Začni objevovat