12.Ubriaca a Roma

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Capitolo dodici

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Capitolo dodici

La partita era zero a zero da un pezzo ed eravamo a metà del secondo tempo. Volevo con tutta me stessa la vittoria degli azzurri, volevo passare con loro la serata e divertirmi e far rosicare per bene Federico.
Eravamo in una delle tribune più vicine al campo e notai più volte alcune fidanzate dei calciatori urlare a qualche metro da noi, tra quelle poche che erano presenti non notai Benedetta. Forse per questo Nicolò ci aveva chiesto di stare con loro.
Potei giurare di aver notato Chiesa guardarmi più volte ed anche Chiara se n'era accorta.

- Oddio Chiesa. - Iniziò a dire Denise mentre mi stringeva così tanto forte il braccio da rompermi le ossa. - ODDIO CHIESA! - Si stava avvicinando pericolosamente alla porta della Svizzera sfrecciando come un matto nel campo.

- Aiuto, non voglio guardare! - Disse Sofia coprendosi gli occhi con le mani.

Continuavo a ripetermi che ce l'avrebbe fatta e non smisi di guardarlo un solo istante. Era affascinante il suo amore per il calcio, non era solo uno sport per lui. Anche solamente il modo in cui guardava il pallone, si vedeva che era innamorato del suo lavoro e mi riempiva il cuore.

- E POI CHIESA! - Urlò Chiara riportandomi alla realtà. - LA CHIESA AL CENTRO DEL VILLAGGIO!! -

- DI NUOVO AL CENTRO!!! - Sbraitò Denise abbracciandoci.

Aveva fatto un gol strepitoso, tutti suoi compagni corsero ad abbracciarlo e successivamente si buttò per terra sulle ginocchia come faceva sempre, però questa volta mi guardò dritto negli occhi. O almeno, mi sembrava che stesse fissando me.

- Sono io strabica o ti sta guardando? - Mormorò Chiara.

- Non voglio saperlo... - Continuai a tenere il contatto visivo con lui.

Alla fine la partita finì uno a zero per l'Italia, gol di Federico Chiesa all'ottantunesimo.

- Dai che stasera ci si diverte! - Esordì Sofia mentre uscivamo dallo stadio per aspettare davanti all'entrata principale gli azzurri.

Stavamo aspettando da circa un quarto d'ora e poi arrivarono, in tutto il loro splendore che camminavano verso di noi. Sembrava letteralmente una di quelle scene nei film che ti fanno sbavare, una di quelle in slow motion che guardi tremila volte.

Iniziarono a presentarsi tutti e dopo poco arrivarono anche alcune fidanzate, tra cui quella di Emerson, Barella e Di Lorenzo.

- Andiamo al Cocktail Bar. - Propose Bernardeschi.

- Dove si trova? - Domandò Sofia avvicinandosi a lui, avevo notato che la mia amica l'aveva adocchiato da stamattina.

- Dieci minuti a piedi da qui. - Rispose e così ci avviammo.

Venimmo travolti letteralmente dai tifosi impazziti dalla gioia a causa della vittoria. Ci fermammo almeno venti volte perché tutti volevano degli autografi ed invece di metterci dieci minuti ce ne abbiamo messi trenta abbondanti.

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESAWhere stories live. Discover now