14. Sarà il postino

7.4K 134 11
                                    

Capitolo quattordici

¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.

Capitolo quattordici

Mi svegliai la mattina tra le braccia di Federico che stava ancora dormendo beatamente. Mi soffermai a guardare il suo viso angelico. Era perfetto per me. Ero come incantata nel guardarlo, come se fosse stato creato apposta per me; aveva tutto quello che volevo ed il fatto che uno come lui volesse me mi lasciava ancora incredula e senza parole. Alla fine, lui poteva ottenere tutto ciò che desiderava e bramava...

Iniziai a massaggiargli ed accarezzargli i capelli che gli ricadevano dolcemente sulla fronte, ma purtroppo lo svegliai. Avrei voluto bearmi di quella visione ancora per qualche minuto.

Strizzò gli occhi e all'inizio parve abbastanza confuso. - Ehi. - Mormorò capendo dove si trovata e mi stampò un bacio sulla fronte.

- Buongiorno. - Sorrisi e stavolta lo baciai sulle labbra. - È stato... -

- Fantastico. - Finì la frase al posto mio. - Sei stata fantastica Ale. -

- Anche tu. - Sussurrai mentre gli facevo i grattini sulla pelle liscia.

- Starei così tutta la vita. - Mi baciò attirandomi ancora di più a se stesso.

- Che bel compleanno. -

Inspirai il suo profumo e non mi sentii mai così tanto bene, come se il senso di vuoto che avevo provato in tutti quei giorni fosse scomparso ed era stato colmato da un sentimento fin troppo forte per il calciatore che mi stava stringendo forte tra le sue braccia.
Poi, quel nostro momento a dir poco paradisiaco, venne interrotto dal citofono.

- Chi cazzo è che è il mio giorno libero? - Sbuffai alzandomi dal letto e coprendo il mio corpo con la felpa larga di Federico.

- Sarà il postino. -

- Il postino? - Risi, non so perché ma quell'affermazione mi aveva fatta ridere.

Andai al citofono, ma non trovai nessuno, allora guardai fuori dalla porta e trovai mio fratello maggiore, Enzo. Enzo Milani.

- Enzo che ci fai qui? - Per poco non mi strozzai con la saliva nel vedere il mio fratellone davanti a me,
mentre avevo un calciatore in casa.

- Buon compleanno sorellina e si, sono felice anche io di vederti. - Mi abbracciò ed entrò in casa come se fosse la sua. - Un po' di disordine qui. -

- Eh non ho avuto molto tempo, sai con medicina, ho un esame ogni due per tre... -

Dovevo fare uscire Enzo subito da questa dannatissima casa.

- Va bene tranquilla, scusa se non te lo detto ma volevo farti una sorpresa. - Iniziò a camminare verso la camera che gli riserbavo ogni volta che veniva. - Arriveranno anche gli zii in città ed andremo a cena con anche mamma, papà, Ivan, Giulia, Sara e Serena. - Iniziò come a fare la lista di tutta la famiglia, partendo dai nostri zii per finire con i nostri cugini.

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESADonde viven las historias. Descúbrelo ahora