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Charlotte presentò il suo ragazzo ai suoi amici. Aveva organizzato un'uscita, il venerdì sera, apposta per quell'occasione.

Alexander si era portato dietro il suo gruppo d'amici e con loro c'erano anche Daphne e le sue amiche.

Di male in peggio.

Jack e Perla tenevano entrambi le braccia conserte, mentre squadravano con diffidenza tutti quei volti sconosciuti.

Charlotte lanciò un'occhiataccia ai due, incitandoli a presentarsi.

Jack si riscosse, sospirando silenziosamente. Allungò la mano verso il ragazzo, che ricambiò la stretta prontamente <<Piacere, io sono Jack.>>

Perla aveva una smorfia poco divertita sulle labbra.
Strinse la sua mano, fulminandolo sul posto <<Io sono Perla>> non era per lei un piacere conoscerlo.

Entrambi si fissarono rabbiosamente negli occhi.

La ragazza circondò il suo braccio muscoloso con le mani e sorrise calorosamente alla sua amica.

Gli amici si presentarono uno ad uno e Perla non ricordò neanche un nome. Jack provava la stessa sensazione. Erano in troppi.

Si avvicinò a Charlotte <<Tu sei una stronza. Non mi hai detto che c'era pure Daphne con noi>> asserì a denti stretti.

Charlotte si morse la lingua, a disagio <<Scusa. Se te l'avessi detto non saresti mai venuta.>>

Perla la fulminò con gli occhi <<Mi hai mentito!>>

<<Ti ho detto una piccola bugia. Era per una buona causa comunque.>>

Sbuffò, alzando gli occhi al cielo per poi puntare lo sguardo sulla sorella, che rideva assieme alle ochette delle sue amiche. Proprio non le sopportava.

<<Allora... entriamo?>> indicò il bar alle loro spalle.

Alexander rispose <<Sì. Ho prenotato dei posti per noi.>>

Si avviarono all'interno del bar.

Perla e Jack rimasero in disparte. Si lanciavano occhiate poco convinte.

<<Non mi piace per niente.>>

<<Jack, meglio essere pazienti e sperare che questa serata passi in un attimo>> entrarono insieme, non spiccicando più una singola parola.

Li raggiunsero e presero posto. In seguito arrivò il cameriere per chiedere le ordinazioni <<Che cosa vi porto, ragazzi?>>

<<Un'apericena>> parlò un ragazzo dai capelli ramati e dallo sguardo sicuro.

<<E da bere?>>

Tutti si guardarono. <<Del vino bianco>> rispose sempre quel ragazzo.

<<Arrivano subito>> il cameriere si congedò, lasciandoli agli affari propri.

<<Sorellina tu non dovresti bere.>> Daphne sorrise sprezzante nella sua direzione.

Perla alzò gli occhi al cielo <<Non ti stanchi mai di rompere le palle?>>

<<Se mamma e papà lo scoprissero ti farebbero fuori>> la provocò, fissandola negli occhi.

La ragazza sorrise scaltra <<Puoi anche farmi mettere in punizione, ma non mi importa ne di te ne di loro. Quindi stai zitta e fai finta che io non esista.>>

Alexander Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora